Gas serra – In Italia inquina più l’energia

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Commenti e giudizi della Unfccc, sul rapporto relativo al 2001. Il settore dell’energia (produzione ed uso) è stato quello che ha maggiormente contribuito alle emissioni di gas serra con una percentuale pari a 83,3% delle emissioni totali. L’agricoltura ha contribuito per un 7,8%, i processi industriali per il 6,3% ed i rifiuti per il 2,4%

Inquinamento indoor – Il 20,4% non si sente sicuro in casa

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…più di un quinto dei soggetti intervistati. Oggi a Roma verrà presentato il primo rapporto sulla percezione del rischio da inquinamento tra le mura domestiche

Puglia, in Rete l’inventario delle emissioni

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I dati elaborati sono disponibili e scaricabili dal sito con diversi dettagli di aggregazione territoriale (Regione, Province, Comuni) e suddivisi per comparti produttivi o macrosettori

A Napoli Pianura infrarossi sulla bonifica di 5 discariche

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I militari del Noe di Napoli insieme agli assetti tecnico-specialistici del Ced del Comando CC per la Tutela Ambientale, con il supporto del 7° Nucleo elicotteri Carabinieri, hanno eseguito rilievi video-fotografici delle aree interessate, con strumentazione all’infrarosso e di natura volumetrica con l’impiego di scanner ad alta risoluzione

Pfas, l’inquinamento si poteva fermare sin dal 2006

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Rivelazione da un rapporto di Greenpeace che è una sintesi dell’annotazione di polizia giudiziaria redatta dal Comando Carabinieri per la Tutela Ambientale Nucleo Operativo Ecologico (Noe) di Treviso. Iil ruolo dei tecnici Arpav è più volte al centro dell’annotazione del Noe tanto che gli investigatori del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri di Treviso formalizzano, nero su bianco la «volontà dei tecnici Arpav di non voler far emergere tale situazione» di inquinamento

Qualità dell’aria, appello di medici ai sindaci

Tempo di lettura: 3 minuti Sale a 14mila il numero di pediatri e neonatologi che si appellano di nuovo ai sindaci. «Agite subito contro l’inquinamento dell’aria». I più a rischio sono i bambini

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Biossido di azoto, il programma di Bolzano per la riduzione sino al 2023

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La Giunta approva il programma NO2 2018-2023. Obiettivo ridurre il biossido di azoto del 10% entro il 2020, rispetto del valore limite entro il 2023

Inquinamento, trascurata la salute dei cittadini europei

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La Corte dei conti europea avverte che la salute dei cittadini dell’Ue non è ancora sufficientemente protetta. Ogni anno, l’inquinamento atmosferico provoca nell’Ue circa 400.000 decessi prematuri e comporta diseconomie legate alla salute per centinaia di miliardi di euro

Amianto, l’Ona traccia la mappa del rischio per Roma Capitale

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Convegno organizzato dall’Osservatorio nazionale amianto. Svetlana Celli e Andrea Costa: «sui temi salute e ambiente non ci siano schieramenti politici». Fabrizio Santori: «i cittadini devono avere a disposizione un servizio di segnalazioni efficiente e in ogni quartiere della città»

La Toscana ha trasformato i rumori in… mosaico

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Azioni di monitoraggio e presidio del rumore per un’efficace pianificazione acustica in occasione di 20 anni della Legge Regionale n. 89 del 1998. L’Oms ha classificato il rumore da traffico come il secondo peggior fattore ambientale di stress per la salute umana (dopo l’inquinamento atmosferico)

Nano polveri a Venezia

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Il 9% viene dal traffico marittimo. Dal progetto Interreg Ecomobility il primo studio sull’impatto delle nanoparticelle e una app per la mobilità

Il particolato fine in atmosfera (11-13/10/06)

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Il Corso si propone di fornire un quadro aggiornato di tutti i principali aspetti del problema particolato fine e si avvarrà della presenza di due ricercatori statunitensi, riconosciute autorità internazionali nel settore

Ue – Le centrali elettriche uccidono più di 22mila persone

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Secondo il rapporto, nel 2010 il carbone ha causato in Italia 521 morti premature, equivalenti a 5.560 anni di vita persi, e determinato la perdita di 117mila giornate di lavoro. Enel, la grande multinazionale elettrica italiana, è la quinta peggior compagnia a livello europeo, in termini di impatti sulla salute, se si includono anche le emissioni delle centrali della Slovenské Elektrárne, controllata da Enel per il 66 per cento

Nella Valle del Sacco si muore di PM

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Appello dell’Associazione medici di famiglia per l’ambiente di Frosinone e Provincia

Denunciate le ripercussioni sulla salute della popolazione. Proposto un nuovo modello di rilevazione delle PM. Inviata anche una lettera ai Ministri Roberto Cingolani e Roberto Speranza. Aumentano i pazienti colpiti da malattie a cuore, polmoni e cervello. «Nella Valle del Sacco sono emersi dei quadri clinici preoccupanti: un aumento delle patologie respiratorie, cardiovascolari e cerebrali; più frequenti riacutizzazioni bronchitiche e crisi d’asma; malattie cardiovascolari ipertensive, ischemiche, aritmiche», sottolinea Teresa Petricca, specialista pneumologo

Riduzione gas serra – L’Italia precipita al 44° posto

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Svezia, Germania e Francia sono il terzetto di testa. Grazia Francescato: «Berlusconi ci dica se in materia ambientale e nella lotta ai cambiamenti climatici in atto i nostri riferimenti sono Polonia e Cina»

Col 2007 il giovedì antismog emiliano

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Inaspriti al giovedì i provvedimenti di blocco selettivo del traffico nelle città emiliane. Dalle 8,30 alle 18,30 possono circolare solo gli euro 4 benzina e diesel (solo col filtro antiparticolato)

Ancora troppe auto nelle città

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Si riducono le concentrazioni di PM10 ma a Roma, Milano, Napoli e Torino circolano ancora un gran numero di auto. Più diffuso il superamento dei valori soglia per l’ozono, per il quale non si rileva alcuna tendenza alla diminuzione delle concentrazioni in aria. La Puglia è la regione più «dipendente» per l’acqua potabile. È il nord Italia a consumare più acqua (274 litri per abitante al giorno). I dati

Il PM10 ha causato circa 373.000 morti premature nel 2005

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Un europeo su dieci è stato esposto durante l’anno a livelli medi di concentrazioni di particolato PM10 superiori al limite previsto dalla Ue. Il rapporto registra situazioni analoghe per i livelli di ozono, con più di un terzo della popolazione europea esposta a livelli di ozono superiori al limite obiettivo previsto

Plastica, quali paesi nel mondo stanno intervenendo?

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L’abbandono dei rifiuti, soprattutto in plastica usa e getta, è uno dei problemi ambientali più sentiti, infatti, ogni anno più di 8 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica finiscono negli oceani creando problemi all’habitat marino, ai pescatori e al turismo, con un danno all’ecosistema stimato in 8 bilioni di dollari

Le tecniche analitiche: un supporto alla sostenibilità ambientale (15/06/06)

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All’Università Bicocca, Dipartimento Scienze dell’Ambiente e del Territorio, Piazza della Scienza, 1