Qualità dell’aria – Più chiarezza in Francia con l’indice Atmo

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È calcolato sulla base di 4 sostanze inquinanti le cui concentrazioni sono monitorate dalle centraline di rilevamento: il biossido di azoto, il biossido di zolfo, l’ozono e le particelle in sospensione considerato in un arco temporale e in una zona geografica specifica

Mobilità sostenibile – Torino si conferma al primo posto

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A seguire Brescia e Parma. Al quarto posto Milano, subito dopo Bologna. Roma arretra addirittura al ventiseiesimo posto, mentre al ventunesimo posto è Napoli la prima città del sud. Ancona e Prato per la prima volta nella top ten. Le più insostenibili sono L’Aquila, Catanzaro e Reggio Calabria. Car sharing di nuovo in aumento. Per il trasporto pubblico, la maggiore offerta a Milano e Cagliari

Particolato – La scienza mette a confronto ricerca e decisori

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«Sarà un convegno dove sperimenteremo il confronto diretto con i decisori, valuteremo le forme di comunicazione opportune, perché le informazioni a nostra disposizione possano essere efficacemente utilizzate nella gestione del territorio. Probabilmente sfateremo molte leggende metropolitane, di riferimento per gli amministratori italiani…»

La qualità dell’aria nell’Area metropolitana fiorentina

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Quanto pesano le condizioni atmosferiche e il parco auto circolante. Gli inquinanti che ancora preoccupano: PM10, biossido di azoto (NO2), benzene e ozono (O3)

Ma come si calcola l’inquinamento da PM?

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Spesso le semplificazioni giornalistiche non fanno giustizia delle metodologie corrette che vengono applicate

Particolato e polveri – Un mix pericoloso da «guardare a vista»

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Luigi Campanella, Presidente della Società chimica italiana: «una miscela tanto numerosa quanto complessa, le cui conseguenze (per di più tenendo conto che la provenienza del particolato può anche essere di tipo industriale e civile) sull’ambiente e la salute possono essere molto gravi (malattie broncopolmonari, infezioni, pericolo per alberi e vegetazione, inquinamento degli alimenti)»

Qualità dell’aria – Domani la Toscana a piedi

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Iniziativa promossa dalla Regione insieme con i Comuni che hanno sottoscritto l’Accordo 2007-2010 per la riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti e la prevenzione di fenomeni di inquinamento atmosferico

In Piemonte l’aria migliora ma è ancora fuori dai parametri europei

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L’assessore De Ruggiero presenta i dati relativi ai primi nove mesi dell’anno 2007. Situazione grave ma in miglioramento rispetto al 2006 in tutta la Regione. Fa eccezione Vercelli dove aumentano i giorni di superamento dei limiti di PM10

Simposio – Advanced Atmospheric Aerosol Symposium (12-15/11/06)

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Il dibattito sul ruolo degli aerosol nell’inquinamento atmosferico si svolgerà presso l’Atahotel Executive in Viale Don Luigi Sturzo, 45

In Toscana dal 1° gennaio nuove restrizioni

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Rispetto ai valori predisposti dalle Direttive europee emanate, gran parte delle città europee si trova in situazione di non conformità e le autorità competenti devono agire per conseguire, possibilmente nei tempi previsti, il rispetto dei livelli di qualità ambientale fissati al fine di mitigare l’effetto negativo sulla salute umana e sull’ecosistema in generale

Qualità dell’aria – Nuovi limiti per le polveri

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La nuova direttiva riunisce in un solo testo i cinque strumenti giuridici vigenti, integrando gli ultimi sviluppi in ambito medico e scientifico nonché le esperienze più recenti acquisite negli Stati membri sulla qualità dell’aria e rivedendo in profondità le disposizioni attuali

Le città sempre più inquinate

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L’ecosistema urbano di oggi rispecchia pienamente la poca lungimiranza e eccessiva superficialità dell’apparato amministrativo, che condizionata dal fattore «crisi economica», mal gestisce certe problematiche, che innescano, poi, circoli viziosi complessi da controllare e difficili da fermare

Come si respira ad Arezzo

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Come si respira ad Arezzo

La diagnosi dell’Arpat relativa alla qualità dell’aria ad Arezzo per l’anno 2008 mette in evidenza una situazione con luci ed ombre poiché se da un lato si assiste ad una riduzione del numero di superamenti del materiale particolato PM10 e dei livelli annuali di benzene, nelle zone urbane interessate da elevati flussi veicolari, persiste ancora un elevato rischio di superare i valori limite dei livelli di concentrazione di biossido di azoto, che saranno in vigore nel 2010.
La tendenza per il biossido di azoto è sfavorevole in quanto negli ultimi quattro anni l’indicatore annuale di questo parametro presenta mediamente un incremento dei livelli di concentrazione.
L’Arpat è giunta a questa conclusione sulla base dei risultati ottenuti dalle rilevazioni fornite dalle tre stazioni di misura situate nella città di Arezzo in: piazza della Repubblica (stazione da traffico), via Fiorentina (stazione da traffico) ed Acropoli (stazione di fondo urbano).
Le stazioni hanno fornito nel 2008 ottimi rendimenti annuali, oscillando tra il 96 % ed il 100 % (la legge li fissa al 90%). I risultati sono pertanto attendibili e affidabili sia per l’aspetto quantitativo (efficienza annuale), sia per l’aspetto rappresentativo del contesto rilevato (distribuzione omogenea dei dati validi in tutto l’anno).
Entro l’anno 2009, la rete di monitoraggio di Arezzo sarà rimodernata con la sostituzione dell’analizzatore di PM10 installato in P.zza della Repubblica con un nuovo strumento bicanale che effettua la misura sia del PM10 (frazione inalabile), sia del materiale particolato PM2,5 (frazione respirabile), mediante un principio di misura conforme a quello di riferimento definito dall’attuale normativa vigente.
Nelle suddette stazioni di monitoraggio il monossido di carbonio è a livelli significativamente inferiori al valore limite.
Per l’indicatore della media annuale di biossido di azoto, il valore limite di 40 µg/m3, che entrerà in vigore nel 2010, è già rispettato nelle stazioni di Acropoli (24 µg/m3) e di via Fiorentina (37 µg/m3), mentre una situazione di difformità è stata riscontrata in piazza della Repubblica.
È in corso un’evoluzione della normativa che disciplina la qualità dell’aria con la Direttiva 2008/50/CE sul riordino in materia di qualità dell’aria, che relativamente al PM10 supera la fase 2 prevista dal DM 60/02 ed introduce nell’allegato XIV, nuovi valori obiettivo e valori limite per il PM2,5 (valore limite media annuale a regime il 1° gennaio 2015 = 25 µg/m3). La Direttiva in oggetto, pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il giorno 11 giugno 2008, non è stata ancora recepita dallo Stato italiano. Il PM10

Per l’indicatore relativo alla media annuale di PM10, in relazione ai valori limite definiti dalla fase 1 della legislazione italiana (per effetto della Direttiva 2008/50/CE),


i valori sono inferiori al valore limite annuale (40 µg/m3). L’altro indicatore del PM10 riguardante il numero di giorni in cui si verifica il superamento del valore limite della media giornaliera (50 µg/m3), registra nell’anno 2008 un calo rispetto all’anno precedente.
Nella stazione di P.zza Repubblica (superamenti VL della media giornaliera: 17 giorni nell’anno 2008, 23 nell’anno 2007 e 20 nel 2006); nella stazione in Via Fiorentina (superamenti VL della media giornaliera: 44 giorni nell’anno 2008, 55 nell’anno 2007 e 44 nel 2006). Rispetto al numero di superamenti all’anno consentiti dalla normativa (35/anno), la stazione di P.zza della Repubblica (17 superamenti) è conforme mentre quella di Via Fiorentina è difforme in quanto registra 44 casi distribuiti nei mesi di gennaio, febbraio, novembre e dicembre 2008. Il benzene

Per quanto riguarda il benzene, rilevato mediante campagne di misura discontinue con l’impiego di campionatori passivi, il valore più elevato per l’indicatore della media annuale è registrato dalla stazione di monitoraggio in Piazza della Repubblica il quale si assesta su livelli inferiori al 24 % del valore limite di 5 µg/m3 che entrerà in vigore nel 2010; nelle restanti stazioni si registrano valori significativamente inferiori.
Gli andamenti annuali dell’ultimo triennio di questo agente inquinante forniscono evoluzioni in decrescita, che in relazione all’anno precedente si realizza con diminuzioni in alcuni casi significative fino al 37 % (stazione di fondo di Acropoli).
La stazione rurale di fondo di Casa Stabbi, ubicata nell’alpe di Catenaia nel Comune di Chitignano, è finalizzata a monitorare i livelli di fondo regionali nel quale le attività antropiche hanno influenze trascurabili sulla matrice ambientale aria. I livelli di concentrazione degli ossidi di azoto totali, del biossido di azoto, e del PM10 sono significativamente inferiori ai valori limite.

Le zone sotto indagine

Nell’anno 2008, si sono concluse le campagne di rilevamento effettuate con l’autolaboratorio in dotazione al Dipartimento Arpat di Arezzo nei comuni di:
Laterina: postazione di P.zza Grèasque (zona Porta Rossa) – Valutazione della qualità dell’aria della zona urbana limitrofa alla zona industriale di Laterina, dal quale sono state effettuate segnalazioni in merito situazioni problematiche connesse ad episodi acuti di inquinamento atmosferico.
La prevalenza degli inquinanti è inferiore ai rispettivi valori limite. Il PM10 registra dati simili a quelli dell’area urbana di Arezzo.
Castiglion Fiorentino: postazione di Corso Italia – Valutazione della qualità dell’aria nel centro storico soggetto a Ztl.
La prevalenza degli inquinanti è inferiore ai rispettivi valori limite. Il PM10 registra dati peggiori a quelli dell’area urbana di Arezzo.
Cortona: postazioni della Fratta (presso ospedale S. Margherita e di Camucia P.zza Sergardi) – Analisi dell’evoluzione dei livelli degli agenti inquinanti in relazione alla precedente campagna effettuata nel periodo 2004-2005, in particolare per la postazione della Fratta, valutazione dei livelli relativi alle situazioni ante e post operam, per osservare l’eventuale contributo del traffico veicolare afferente al nuovo plesso Ospedaliero «Santa Margherita» costruito recentemente presso l’abitato della Fratta.
La prevalenza degli inquinanti è inferiore ai rispettivi valori limite. Il PM10 registra dati, in un caso equivalenti (Fratta), e nell’altro peggiori (Camucia) a quelli dell’area urbana di Arezzo. L’attivazione della nuova struttura ospedaliera, in relazione ai dati registrati nelle campagne di monitoraggio ante e post operam, non ha prodotto in questa prima fase variazione sostanziali. Rispetto alle misure del periodo 2004-2005, la postazione di Camucia presenta un peggioramento per il biossido di azoto ed il materiale particolato PM10.
Per quanto riguarda il benzene, è stata effettuata una campagna di monitoraggio del territorio provinciale mediante campionatori passivi nei territori dei Comuni di Bibbiena (SR71), Cortona (Camucia ? Via Regina Elena, incrocio SR71), Montevarchi (Via del Tiglio, incrocio Ipercoop), e Sansepolcro (SP 43).
Tutte le postazioni di misura registrano valori inferiori al valore limite di 5 µg/m3 che entrerà in vigore nel 2010. Le postazioni di Bibbiena e Camucia presentano i valori più elevati dell’indicatore delle altre postazioni valutate.
Il monitoraggio del PM2,5 (frazione respirabile delle polveri) è stato effettuato mediante campagne di misura con l’autolaboratorio nelle postazioni di Via Fiorentina (postazione adiacente alla stazione di misura fissa) e di San Zeno (zona Industriale strada A) ed ha fornito valori medi di tutto il periodo di osservazione (39 giorni Via Fiorentina, 87 giorni San Zeno) pari a 23 µg/m3 in Via Fiorentina e 16 µg/m3 a San Zeno. Questi valori, puramente indicativi per la limitata copertura temporale del monitoraggio, sono inferiori al valore limite fissato dalla Direttiva 2008/50/CE pari a 25 µg/m3 che sarà in vigore nell’anno 2015.

(Fonte Arpat)

(13 Maggio 2009)

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