…ma educando i Filistei. Pensare di risolvere problemi causati dall’uomo, come il trasporto transoceanico di specie aliene, l’abbattimento venatorio dei grandi predatori, la frammentazione, la distruzione e l’inquinamento degli habitat e l’occupazione di territori un tempo selvatici, attraverso una serie di altri interventi diretti sulle conseguenze naturali è quanto di più insensato si possa proporre
La Finlandia minaccia la Grande foresta e la terra di Babbo Natale
La corsa allo sfruttamento dell’Artico minacciano le foreste intatte essenziali all’allevamento tradizionale delle renne, di cui vivono da secoli gli indigeni Sámi. Una nuova linea ferroviaria dovrebbe unire il Mar Glaciale Artico a Rovaniemi, in Lapponia
È salva la foresta dell’Orso spirito
Storico accordo dopo venti anni di battaglie. Sostenuto da Greenpeace, Forest Ethics, Sierra Club British Columbia e imprese forestali, sancisce la protezione di tre milioni di ettari di foresta, un territorio grande approssimativamente quanto il Belgio, nonché habitat di lupi, grizzly, uriette marmorizzate, salmoni, rane e del rarissimo orso kermode o «orso spirito», una sottospecie di orso nero che vive lungo le coste centro-settentrionali della Columbia Britannica
Nuova tutela per la Rete Natura 2000
Pubblicate nuove linee guida per la tutela della Rete Natura 2000 e salvaguardare meglio la biodiversità. Lipu e Wwf: «Passo avanti di grande rilievo nella tutela della biodiversità. Ora applicarle rigorosamente in tutte le regioni, per fermare il declino di specie e habitat»
Impresa austriaca compra legno illegale
Avrebbe anche tentato di affondare la legge forestale. Se continueranno a lavorare gli impianti della Schweighofe processeranno 320mila ettari di foreste nella sola Romania. Il disboscamento illegale minaccia le ultime foreste primarie d’Europa, il 60 per cento delle quali si trova in Romania. Queste foreste incontaminate ospitano più mammiferi di grandi dimensioni (orso bruno, lupo, lince) dell’intera Unione europea
Amazzonia, la deforestazione sotto l’occhio dei satelliti italiani
La notizia arriva da Rio de Janeiro, dove e-Geos (società partecipata da Finmeccanica-Telespazio e dall’Asi), con la brasiliana Geoambiente, si è aggiudicata la gara indetta dal Centro di gestione per la protezione dell’Amazzonia. Il contratto, valido per il 2016 e rinnovabile per un secondo anno, prevede l’acquisizione mensile dei dati satellitari provenienti dai Cosmo-SkyMed, relativi a una superficie pari a un milione di chilometri quadrati del territorio dell’Amazzonia
La Rete Ecologica: La vita e le sue infinite connessioni
Il mantenimento della vita implica elevati costi energetici, che non potrebbero assolutamente essere sostenuti se non vi fosse una «multiapplicata» serie di relazioni tra le parti
La biodiversità passa dalla protezione del lupo
È necessario un confronto tra Enti che hanno le stesse difficoltà gestionali su territori diversi, quali gli Enti Parco, e dove la gestione della fauna è un insieme di azioni derivanti dall’analisi interdisciplinare tra gli studiosi di scienze naturali e sociali, analisi che assicurino vitalità a lungo termine degli ecosistemi ed il mantenimento dei processi ecologici
A rischio metà dei patrimoni naturali mondiali
Nel rapporto il Wwf denuncia che «siano minacciati da attività industriali di varia natura tra cui esplorazioni di petrolio e gas, attività minerarie e taglio illegale di legname. Il danno è ancora maggiore se si considera che queste aree forniscono servizi “naturali” e sostentamento a molte popolazioni». Le Aree creano benefici per 11 milioni di persone grazie ai servizi naturali come turismo, attività ricreative, pesca, prodotti
Contro i conflitti Corridoi Ecologici per la Pace
Il nostro mondo in costante conflitto ne ha urgente bisogno
֎Il professore di conservazione biologica dell’Università di Bologna, Roberto Cazzolla Gatti, propone una nuova strategia fondamentale per proteggere sia la Pace sia la Natura. «La natura non conosce confini. Ciò che gli esseri umani dividono, tutti gli altri esseri viventi uniscono»֎
Biodiversità, Europa, Regioni e… natura
Il recepimento sull’applicazione delle linee guida dell’ex ministero dell’Ambiente sulla procedura di valutazione di incidenza. L’assenza di una visione strategica della valutazione di incidenza si accompagna all’assenza di gestione dei Siti Natura 2000 in gran parte delle Regioni le quali, per togliersi di mezzo la rogna mantenendo però la titolarità gestionale dei Siti (solo formale e più che altro per drenare risorse economiche comunitarie), delegano la procedura a Province e Comuni che non hanno né personale competente né interesse a rendere un buon servigio alla protezione della biodiversità
Non erano estinte, recuperate 17 piante europee
Un team internazionale di ricercatori ha riabilitato 17 specie di piante considerate estinte in Europa da molti decenni attraverso una revisione tassonomica e una verifica della loro riscoperta in natura o della presenza di esemplari negli orti botanici mondiali. Ciò permetterà di attuare programmi di conservazione per molte di queste specie, comunque rare e/o minacciate di «nuova» estinzione
Europa, lasciato indisturbato solo il 4% delle foreste
Il restante 96% è costituito da foreste con più bassi livelli di naturalità, con diverso livello di gestione antropica, dalle foreste semi-naturali a quelle artificiali. La malattia dell’olmo olandese ha dimostrato di essere altamente contagiosa e letale per tutti gli olmi europei; più di 25 milioni di alberi sono morti nel Regno Unito solo a causa di questa malattia arrivata in Europa nel 1967, a bordo di navi fatte con tronchi di olmo dal Nord America
Olio di palma: chi distrugge la foresta?
Due anni fa la gran parte dei grandi marchi ha fatto a gara nell’impegnarsi a proteggere le foreste pluviali. Ma solo alcuni di questi ha mantenuto la propria promessa di utilizzare solo olio di palma di origine sostenibile. La maggior parte infatti non ha fatto nulla, o ha avviato progressi lenti, che ancora non sono attuati. Sembra quasi che la promessa da sola possa bastare a darsi un’immagine vera: mantenerla non è poi così importante. Il risultato è che l’industria dell’olio di palma è ancora la principale causa della distruzione di queste foreste
Ecco perché tanti lupi… fuori zona
Dall’inizio dell’anno rinvenute 10 carcasse, sono i cosiddetti elementi in «dispersione», cioè quegli esemplari che si distaccano dal branco per competizione sociale. Manca una rete ecologica. Necessario imparare a convivere con i lupi
In pericolo oltre il 50% della biodiversità dell’Italia
Ancora a rischio specie e habitat marini e terrestri. Necessari interventi di contrasto per il 35% delle specie esotiche più pericolose. È online il Rapporto Ispra sulla biodiversità in Italia