Olio di palma: chi distrugge la foresta?

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Due anni fa la gran parte dei grandi marchi ha fatto a gara nell’impegnarsi a proteggere le foreste pluviali. Ma solo alcuni di questi ha mantenuto la propria promessa di utilizzare solo olio di palma di origine sostenibile. La maggior parte infatti non ha fatto nulla, o ha avviato progressi lenti, che ancora non sono attuati. Sembra quasi che la promessa da sola possa bastare a darsi un’immagine vera: mantenerla non è poi così importante. Il risultato è che l’industria dell’olio di palma è ancora la principale causa della distruzione di queste foreste

Non erano estinte, recuperate 17 piante europee

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Un team internazionale di ricercatori ha riabilitato 17 specie di piante considerate estinte in Europa da molti decenni attraverso una revisione tassonomica e una verifica della loro riscoperta in natura o della presenza di esemplari negli orti botanici mondiali. Ciò permetterà di attuare programmi di conservazione per molte di queste specie, comunque rare e/o minacciate di «nuova» estinzione

In pericolo oltre il 50% della biodiversità dell’Italia

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Ancora a rischio specie e habitat marini e terrestri. Necessari interventi di contrasto per il 35% delle specie esotiche più pericolose. È online il Rapporto Ispra sulla biodiversità in Italia

Ecco come muore una foresta

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Cronaca della distruzione del bacino del Congo. Si distruggono alberi plurisecolari per fabbricare bare di mogano e parquet nelle case del civile Occidente

Nuova tutela per la Rete Natura 2000

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Pubblicate nuove linee guida per la tutela della Rete Natura 2000 e salvaguardare meglio la biodiversità. Lipu e Wwf: «Passo avanti di grande rilievo nella tutela della biodiversità. Ora applicarle rigorosamente in tutte le regioni, per fermare il declino di specie e habitat»

L’«Isoëtes malinverniana» riportata nella valle del Ticino

Tempo di lettura: 2 minuti È una delle piante più minacciate d’Italia ֎La rara felce acquatica di origine mesozoica esclusiva di Piemonte e Lombardia è stata reintrodotta in natura grazie ad un progetto europeo di […]

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La ricchezza che si nasconde nelle foglie secche

Tempo di lettura: 4 minuti ֎Foglie e ramaglie in decomposizione insieme con l’humus costituiscono uno dei maggiori serbatoi di carbonio organico. Loro, in buona sostanza, sono piccole riserve di carbonio costituite in gran parte da […]

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Fukushima, il danno alla Natura

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L’intera vita acquatica e gli ecosistemi di un vasto tratto di oceano rischiano di essere contaminati per sempre ricreando una Cernobyl sottomarina

Foreste? C’eravamo sbagliati! Nessuna buona notizia…

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La riforestazione non sostituisce la deforestazione. Il Global Forest Resource Assessment nel 2010 aveva compreso all’interno della definizione di «foreste» le aree coperte da piantagioni o riforestate. Da questi trend positivi si era frettolosamente concluso che nel decennio 2000-2010 il tasso di deforestazione fosse diminuito

Una via di fuga per il panda rosso

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Ventidue acri di foresta e 20mila alberi per il panda rosso: posto il primo tratto del corridoio verso l’India. La specie è in forte pericolo per la riduzione dell’habitat

Foreste, serve un nuovo patto tra la natura e l’uomo

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L’espansione dell’agricoltura commerciale, sia su grande sia su piccola scala, e le colture arboree sono di gran lunga le maggiori cause di deforestazione, con la speculazione fondiaria che gioca sempre di più un’importanza determinante. Infrastrutture e attività estrattive, in particolare l’espansione del settore minerario, sono cause di deforestazione sempre più impattanti

In Wikiplantbase c’è anche la Sardegna

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Il progetto di un data base collaborativo per mappare le specie botaniche fu lanciato dai ricercatori dell’Università di Pisa si è ora esteso. Attualmente, i collaboratori sono oltre 50, da ricercatori di professione nell’ambito della botanica sino a semplici appassionati di flora, e grazie al contributo di tutti sono state inserite circa 98.000 segnalazioni per la Toscana e circa 38.000 per la Sardegna

La Finlandia minaccia la Grande foresta e la terra di Babbo Natale

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La corsa allo sfruttamento dell’Artico minacciano le foreste intatte essenziali all’allevamento tradizionale delle renne, di cui vivono da secoli gli indigeni Sámi. Una nuova linea ferroviaria dovrebbe unire il Mar Glaciale Artico a Rovaniemi, in Lapponia

Ecco perché tanti lupi… fuori zona

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Dall’inizio dell’anno rinvenute 10 carcasse, sono i cosiddetti elementi in «dispersione», cioè quegli esemplari che si distaccano dal branco per competizione sociale. Manca una rete ecologica. Necessario imparare a convivere con i lupi

Per favore non «gestite» le foreste

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Bisogna gestire le foreste o la natura è in grado di fare da sé? Un analisi dell’impatto umano sugli ecosistemi forestali da un punto di vista olistico