L’impronta dell’uomo sul clima

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Le emissioni di gas serra prodotte dall’uomo continuano a crescere e sono la causa del riscaldamento climatico. Parla il glaciologo dell’Enea, Massimo Frezzotti, sul 5° Rapporto dell’Ipcc, il gruppo di esperti dell’Onu.

Di L. Moretti, S. Marconi, R. Ciardi – Enea WebTV

E riemerse il ponte sullo stretto

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Fabrizio Antonioli, geomorfologo dell’Enea, e Maria Rita Palombo, paleontologo e direttore del Museo di Paleontologia dell’Università di Roma «Sapienza», raccontano la loro esperienza nel gruppo di ricerca che ha scoperto come Homo sapiens è arrivato in Sicilia alla fine dell’epoca glaciale.

Servizio di F. L. Falconieri e R. Ciardi

Murgia militare

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No del parco a quelle esercitazioni. La Guerra fredda e l’Alta Murgia: quale binomio lega un periodo storico così controverso al territorio murgiano a cavallo tra Puglia e Basilicata? Una vicenda dimenticata, e silenziata per molti versi, vecchia di decenni: 10 cittadine per dieci basi della Nato, nelle quali, negli anni Sessanta, furono impiantati 3 missili con testate nucleari per ogni base. Ogni testata atomica aveva una potenza cento volte superiore alla bomba sganciata a Hiroshima in Giappone al termine della Seconda Guerra Mondiale dagli americani.

Il biodigestore dei ragazzi dell’Istituto Agrario Navarra di Ferrara

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Si aggiudica un premio internazionale come miglior progetto straniero il biodigestore anaerobico della classe 5° dell’Istituto Navarra di Ferrara, progettato e realizzato con la collaborazione dell’Enea.

Acqua e beni comuni

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Intervento del professor Riccardo Petrella, dell’Università di Locarno, promotore ed estensore del Nuovo Manifesto dell’Acqua e dei Beni Comuni abbozzato dal professor Riccardo Petrella.

Il benessere organizzativo

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L’Enea presenta i risultati della prima indagine sul benessere organizzativo del personale. La rilevazione sarà periodica come prevede il Decreto Legislativo 150 del 2009, che detta una serie di norme per l’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico, l’efficienza e la trasparenza delle pubbliche amministrazioni.

More than simply meteorology science

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Antonio Navarra, presidente della Società Italiana per le Scienze del Clima (SISC), spiega in un video perché abbiamo bisogno che le tradizionali discipline che studiano i cambiamenti climatici convergano in una nuova disciplina integrata e vi invita a partecipare alla Prima Conferenza Annuale della SISC, a Lecce 23-24 settembre.

«Climate Science is much more than simply meteorology or atmospheric sciences. Climate Sciences have become very diffused in our society and impact different fields of knowledge and human activities.

«We are imprisoned within the boundaries of the traditional scientific disciplines of the XIX Century.
«We need an interdisciplinary dialogue, a convergence of traditional disciplines in something new that we may call Climate Sciences.
«That’s why we have established the Italian Society for Climate Sciences (SISC) that aims at forging a new, integrated discipline on Climate Change».

La nuova frontiera dell’illuminazione

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Gli Oled e gli Olet costituiscono la nuova frontiera dell’illuminazione. Ma la ricerca è solo all’inizio. È per questo che l’Unione europea ha deciso di investire 3 milioni di euro in questo settore di ricerca. Il progetto si chiama Lamp e lo coordina l’Enea.

Gestire gli idrocarburi

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Realizzato dall’Enea in collaborazione con il ministero dello Sviluppo Economico, I-Sisen è il nuovo sistema informatico italiano per il tracciamento degli idrocarburi. Attivo dal primo gennaio 2013, I-Sisen mette direttamente in contatto gli operatori petroliferi con il Ministero, per fornire dati più attendibili e utili al progresso del Paese.

Greenpeace: ripuliamo le industrie tessili inquinanti

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Il ministero dell’Ambiente cinese ha diffuso una lista di oltre 400 villaggi dove l’inquinamento dovuto alla produzione industriale ha causato un’impennata delle vittime per tumore. Questa cifra supera la precedente stima di Greenpeace e di altre associazioni ambientaliste, che ne avevano identificati un centinaio. Pechino ha reso nota anche una mappa dei «villaggi del cancro», ma i dati sulla presenza di sostanze pericolose e metalli pesanti nel suolo e nell’acqua sono ancora secretati

Le più belle foreste del mondo

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CamerooncanadaCongoGermaniaIndonesia1Indonesia2indonesiapapua-nuova-guinea1papua-nuova-guineaSiberiaOggi, 21 marzo, è la Giornata internazionale delle Foreste, proclamata lo scorso novembre dall’Assemblea generale delle Nazioni unite.

Senza le foreste non ci sarebbe vita sulla Terra. In tempi di cambiamenti climatici le foreste trattengono circa 300 miliardi di tonnellate di carbonio, ovvero 40 volte le emissioni di gas serra che emettiamo ogni anno a livello globale. Sono la casa di milioni di persone che vivono delle foreste, ma anche mammiferi, uccelli, rettili, insetti, alberi, fiori e pesci.

«La distruzione di una foresta in una parte del globo può avere un impatto disastroso dall’altra parte del Pianeta. Alcuni scienziati hanno recentemente dimostrato come la perdita di foreste in Amazzonia e in Africa centrale riduca notevolmente le precipitazioni nel Midwest negli Stati Uniti», spiega Chiara Campione, responsabile campagna Foreste Greenpeace Italia.

Dall’Amazzonia all’Africa Centrale, dal Canada alla Siberia, dalla Papua Nuova Guinea all’Indonesia, da Sumatra alla nostra Europa Greenpeace diffonde oggi immagini delle foreste più belle del mondo, con l’auspicio di raggiungere presto l’obiettivo Deforestazione Zero e conservare questi preziosi ecosistemi. 

Amazzonia1

 

Amazzonia2

 

Amazzonia3

Brasile

Mediterraneo bollente

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«Il Mediterraneo è un oceano in miniatura, un piccolo bacino chiuso che ha cullato la storia dell’umanità e che da millenni accompagna l’evoluzione biologica e culturale della nostra specie. Ci sono sintomi evidenti del suo drammatico cambiamento. Ciò che noi vediamo oggi è il futuro degli oceani del globo».

Vincenzo Artale è un oceanografo e lavora presso l’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.

Anno europeo dell’Aria

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L’inquinamento atmosferico nuoce all’ambiente e alla salute umana e nelle regioni più inquinate, riduce in media di due anni l’aspettativa di vita. Un problema cruciale tanto che la Commissione europea ha deciso di dichiarare il 2013 Anno europeo dell’Aria.

Sotto accusa le polveri sottili che per le loro dimensioni sono le più dannose per la salute, come spiega Hans Guido Mucke, dell’Agenzia federale tedesca per l’Ambiente.

Impianti chimici a rischio terremoto

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In Italia sono oltre 1.100 gli impianti industriali a rischio di incidente, soprattutto chimici e petrolchimici. Se consideriamo, poi, che il nostro è un Paese sismico, ci rendiamo conto di quale pericolo corriamo, visto che nessuna struttura industriale è stata costruita per resistere al terremoto. Ecco quindi l’appello dell’Enea e di tutta la comunità scientifica per avviare al più presto una valutazione della vulnerabilità degli impianti industriali e un programma di adeguamento antisismico.

7 anni di Certificati Bianchi

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17 milioni di titoli di efficienza energetica erogati, per un totale di circa 1,7 miliardi di euro, questi i numeri relativi ai risultati dei primi 7 anni di vita dei Certificati Bianchi. Un successo tutto italiano che ha prodotto un aumento dell’efficienza energetica connotandosi tra gli strumenti più idonei a raggiungere gli obiettivi di riduzione dei consumi energetici europei al 2020.

Studio dei materiali per rinnovabili

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Interviste a Robert V. Duncan, Vice Rettore per la Ricerca, University of Missouri, e Michael McKubre, Direttore dell’Energy Research Center – SRI International, California, entrambe realizzate durante il workshop sul progetto bilaterale Italia/Usa «Trasporto di idrogeno attraverso elettrodi per applicazioni energetiche: stato dei lavori e prospettive», che ha avuto luogo presso la sede Enea di Roma.

La Terra brucia

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Secondo gli scienziati Nasa del Goddard Institute for Space Studies (Giss) di New York, la temperatura media nel 2012 era di circa 58,3 gradi Fahrenheit (14,6 gradi Celsius), che è di 1,0 F (0,6 C) più caldo della metà del 20° secolo. La temperatura media globale è aumentata di circa 1,4 gradi Fahrenheit (0,8 C) dal 1880, secondo la nuova analisi.

Il 2012 dell’Arpat

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Le attività a difesa dell’ambiente e del territorio svolte dall’Agenzia regionale per l’ambiente della Toscana

La strage delle Isole Fær Øer

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Si chiama «Grindagrap», il brutale spargimento di sangue dei delfini globicefalo che ogni anno, in questo periodo, si svolge nelle isole danesi delle Fær Øer.

Enea – La conferenza Onu

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I cambiamenti climatici sono una realtà planetaria. Bisogna agire subito per mantenere l’aumento della temperatura della Terra al di sotto dei 2°. Dal 26 novembre al 7 dicembre a Doha, nel Qatar, 194 Paesi si sono dati appuntamento per cercare di trovare un nuovo accordo per la riduzione delle emissioni inquinanti e la lotta ai cambiamenti climatici.

Ma la conferenza ha deluso.