10 i Parchi più belli d’Italia

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Nel corso delle scorse settimane il Comitato Scientifico del Parco Più Bello si è riunito per decretare la Top Ten delle bellezze paesaggistiche italiane 2016, un inestimabile patrimonio pubblico e privato costituito da splendidi giardini, parchi, orti botanici, distese verdi progettate e impreziosite da veri e propri tappeti di fioriture, sculture vegetali, labirinti di siepi e filari alberati di ogni specie

Bocciati i mega elettrodotti nel parco nazionale del Pollino

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Per la Ola questa vicenda fa emergere vistose incongruenze e incapacità da parte degli organi di gestione del Parco nazionale del Pollino, di cui si chiede nuovamente il commissariamento da parte del ministero dell’Ambiente, anche in considerazione dell’analoga vicenda che interessa la lunga storia della centrale Enel del Mercure, strettamente connessa a quella degli elettrodotti nel parco, anche per il collegamento elettrico previsto da Terna con la centrale Enel

Il mare siciliano è una ricchezza da tutelare

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Presentati a Palermo i risultati dell’Osservatorio regionale per la Biodiversità. I monitoraggi dell’Ispra hanno anche consentito di valutare che i fondali prospicienti la zona tra la foce del Fiume Platani e la Scala dei Turchi e quelli di Capo Milazzo, hanno i requisiti idonei per essere proposti come Siti di importanza comunitaria

Salviamo il Parco nazionale dello Stelvio

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Cts, Fai, Federazione Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness, Touring Club Italiano, Wwf incontreranno martedì 17 novembre il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti

Il lento deterioramento del Parco d’Abruzzo

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Con la denuncia il Comitato spera di «scongiurare la catastrofe, il cui simbolo evidente sta oggi nel progressivo declino delle preziosissime specie animali per cui all’inizio del secolo scorso questo parco era stato istituito: l’Orso marsicano e il Camoscio d’Abruzzo»

Il Pino loricato, la natura che sfida il tempo

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Largamente diffuso centinaia di migliaia di anni fa, il Pino loricato è un solenne «paleoendemita», che sopravvive in Italia solo nel Parco nazionale del Pollino. Gli aggruppamenti che lo ospitano rappresentano il rifugio di un elemento balcanico relitto delle glaciazioni, presente unicamente in questa parte dell’Italia meridionale a testimonianza di una ben più ampia distribuzione durante le alterne vicende determinate dalle glaciazioni quaternarie. È una specie molto longeva; studi pregressi condotti su un esemplare posto ad una quota di 1.908 m s.l.m. sul versante sudoccidentale del Pollinello, hanno stimato un’età di 920 anni

Grazie ai Parchi 4 specie sono salve

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Senza la tutela sarebbero in estinzione, sono: moretta tabaccata, occhione, nibbio bruno e grillaio. Buone notizie anche per l’avifauna, e per l’Italia che detiene il record europeo della biodiversità, in una superficie pari a un trentesimo di quella europea, con 55.600 specie animali (pari al 30% delle specie europee) e 7.636 specie vegetali (pari al 50% delle specie europee), la notizia sull’avifauna è un’ulteriore conferma che premia il contributo dei parchi e delle aree protette per la tutela della biodiversità. Giampiero Sammuri rieletto presidente di Federparchi

Il paesaggio identitario del Pollino

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La conservazione della biodiversità, che è la «trama della vita», come il Pollino l’ha vissuta nelle settimane scorse, rappresenta la missione fondamentale del parco, la finalità delle finalità istituzionali, l’azione di tutela e valorizzazione della natura, della cultura e del benessere dell’essere umano. Un sostegno al ruolo dei parchi giunge da Expo 2015, dove è stato allestito il «Parco della Biodiversità», un’area tematica dove sono mostrati i diversi esempi di coltivazione della agro-biodiversità nelle terre e nei paesaggi agrari italiani

Ancora la favola dei lupi lanciati nelle aree protette

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Interviene il Presidente di Federparchi. La disinformazione senza freni in un mare crescente di ignoranza favorita dall’inconsistenza degli organi che dovrebbero controllare. Spiegata l’impossibilità di tale tipo di introduzione e la necessità di concedere l’equo indennizzo

Il Parco dello Stelvio diventi internazionale…

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Solo così si può superare l’attuale impasse che rischia di distruggere, smembrandolo, un bene ambientale di grande bellezza ed importanza. È la proposta di Franco Tassi. La lunga storia dello Stelvio. Paolo Maddalena: «La Provincia Trentino Alto Adige non ha alcun titolo per chiedere questo smembramento. Essa è tenuta a rispettare le norme della legge quadro n. 394 del 1991 (vedi art. 1, commi 1 e 2), secondo le quali le aree protette, da qualunque Ente gestite, sono “patrimonio naturale del Paese”»

Che succede nel parco della Sila?

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Predisposto in questi giorni un piano che prevede un taglio boschivo di Pini laricio secolari e faggi proprio all’interno del Parco, in località Macchia dell’Orso, in piena riserva Naturale dello Stato e Zona 1 del Parco nazionale in contrasto con la norma riguardante il Parco, che stabilisce che, nella Zona 1 «l’ambiente è conservato nella sua integrità e lasciato alla sua spontanea evoluzione…»

Trovato forse il più grande Evonimo d’Italia

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L’Evonimus europeaus di notevoli dimensioni va ad arricchire il patrimonio botanico della Riserva. Nascosto nella vegetazione vicino al canneto, l’albero è stato segnalato dal botanico Kevin Cianfaglione dell’Università di Camerino

…E quale futuro per la Maremma?

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Preoccupazione del Comitato Parchi Nazionali e di Maremma Viva per il futuro della preziosa area naturale. Un suggerimento: Se l’Italia volesse iniziare alla grande il suo semestre europeo, la soluzione è a portata di mano. Basterebbe convertire gli Uffici Provinciali che si occupano di ambiente in Agenzie Regionali per la Natura. Senza spese aggiuntive, ma con piena facoltà di avviare auto-finanziamento e volontariato (anche internazionale), miglior impiego dei fondi europei (che non mancano) e sinergie pubblico-private (promuovere l’eco-turismo è interesse di molti)

E ora ricominciamo dai Parchi

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Tagli ai finanziamenti e ritardi sui consigli direttivi minacciano le aree protette del paese. Sono l’unica realtà in cui si sperimenta concretamente la vera Green Economy. Il documento presentato al ministero dell’Ambiente dal Wwf. La non operatività degli Enti parco blocca la politica delle aree protette. Anche Accademia Kronos ha presentato una rosa di soci altamente competenti da poter inserire nei consigli di amministrazione dei vari parchi

Altro passo avanti per la Palude la Vela

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La Riserva naturale del Tarantino finalmente verso un assetto amministrativo dopo le osservazioni degli ordini degli architetti e dei geologi, che in una prima fase erano stati esclusi dalla selezione. Discutibile qualche clausola per i requisiti del futuro responsabile

Ancora morti, ora è il turno di nove camosci

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Dopo anni di sterili polemiche con alcune associazioni sta emergendo un quadro che dà fiato ai dubbi. Infatti un esame autoptico ha accertato come causa di morte di un’orsa, poco tempo fa, sia stata la tubercolosi bovina e non sarà difficile verificare un nuovo caso di carbonchio per i camosci come fu già anni fa. Urge intervenire contro il pascolo brado che non è compatibile

La Natura d’Italia uccisa dalla burocrazia

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È un vero attacco alla funzionalità degli Enti parco. Il personale dei parchi passa il suo tempo a chiedere il Durc della Telecom prima di poter pagare la bolletta, a verificare il certificato antimafia dell’artigiano del paesino del Parco che produce cartelli in legno dei sentieri, a strutturare un complicatissimo piano della performance per dimostrare al mondo che quei 6, 10, 12 dipendenti lavorano, senza rendersi conto che una volta fatto il piano della performance non resta più tempo per lavorare davvero

Il Parco sostiene l’agricoltura tradizionale e valorizza la biodiversità

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Il Pollino è un’area interna protetta ad altissimo e straordinario contenuto di biodiversità naturale e culturale, che ha favorito la diffusione e la sopravvivenza di prodotti agricoli diversi. Le nuove opportunità di sviluppo, che il Parco intende promuovere, possono permettere alle popolazioni locali di vivere nel territorio protetto, assicurando la manutenzione e la promozione della diversità

Sarà istituita l’Area marina protetta Grotte di Ripalta – Torre Calderina

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Il sito è stato inserito tra le cosiddette «aree di reperimento» previste dalla Legge Quadro sulle aree protette. La soddisfazione del Wwf

Parco Abruzzo, sei domande contro il degrado

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È in atto un violento assalto scatenato contro gli ultimi «santuari naturali» dell’Appennino, che non risparmia neppure il nostro Mezzogiorno, dal Cilento al Pollino-Monti di Orsomarso. E che colpisce seriamente le menti e le coscienze degli italiani non ancora succubi, letargici, ipotonici e catalettici