Il territorio italiano deriva da un’evoluzione geologica, geomorfologica e geodinamica molto recente e per questo presenta una elevata geodiversità, requisito fondamentale per ricostruire la storia dei luoghi e per valorizzare, attraverso un turismo sostenibile, il patrimonio geologico e le risorse ad esso correlate
Parchi, più odio che amore
Dall’entusiasmo iniziale da qualche tempo ha cominciato a diffondersi il disamore, il disinteresse, il fastidio sino ad arrivare all’odio ma è un problema tutto italiano perché secondo l’Iucn sono in aumento le aree protette su tutta la Terra. Negli ultimi 10 anni sono aumentate del 58% e per estensione del 48%. Perché siamo arrivati a questo punto
> Perché la nostra inchiesta sui Parchi
> Denuncia. Così li stanno distruggendo
> La revisione della legge fa mobilitare le Associazioni
Parchi, riaprire il confronto con le Associazioni
Se la Camera non cambierà il testo di riforma su alcuni punti essenziali potremo dire addio ai parchi nazionali. Una nota di Wwf e Cai. Quali sono i maggiori rischi. La nostra inchiesta
Che c’entrano un megaparcheggio e un lago artificiale con il Parco?
Wwf: imperdonabile strumentalizzare sisma per proporre opere incompatibili con tutela area protetta. Due progetti proposti nel territorio dopo il terremoto del 2016, nei due versanti dell’area naturale protetta in Umbria e nelle Marche, sono in particolare all’origine delle polemiche degli ultimi mesi, con attacchi all’operato dell’Ente Parco
Riforma Parchi? Un favore agli appetiti locali
Secondo l’associazione la riforma delle Aree protette è quasi una «sanatoria» per le applicazioni distorte della legge 394. La Natura protetta d’Italia deve continuare ad essere «affare di Stato». Il Wwf insieme ad altre 15 associazioni ambientaliste, tra cui tutte quelle più importanti, nelle ultime settimane, ha provato più volte, anche attraverso un documento unitario, a chiedere modifiche specifiche ai deputati della Commissione
…E quale futuro per la Maremma?
Preoccupazione del Comitato Parchi Nazionali e di Maremma Viva per il futuro della preziosa area naturale. Un suggerimento: Se l’Italia volesse iniziare alla grande il suo semestre europeo, la soluzione è a portata di mano. Basterebbe convertire gli Uffici Provinciali che si occupano di ambiente in Agenzie Regionali per la Natura. Senza spese aggiuntive, ma con piena facoltà di avviare auto-finanziamento e volontariato (anche internazionale), miglior impiego dei fondi europei (che non mancano) e sinergie pubblico-private (promuovere l’eco-turismo è interesse di molti)
Nel parco d’Abruzzo esche avvelenate, vacche sacre e bracconaggio
Rispetto a una decina di anni fa al Parco Nazionale d’Abruzzo i camosci sono diminuiti e il loro numero è stato ormai eguagliato (o più probabilmente ampiamente superato) dai capi di bestiame domestico che hanno abusivamente invaso le praterie d’altitudine, senza che nessuno sia intervenuto decisamente a stroncare questa pratica illegale, né a ricordare che nella Zona A di Riserva integrale il bestiame domestico non deve mai, e per nessuna ragione, accedere
Questa riforma peggiora la vita dei Parchi
I parchi oggi e le politiche di conservazione e tutela del patrimonio naturale e culturale alla luce del nuovo disegno di legge di modifica della 394/91 approvata dalla Commissione ambiente del Senato. Il rischio è la mercificazione dei valori, anche quelli non negoziabili
> Perché la nostra inchiesta sui Parchi > Denuncia. Così li stanno distruggendo > La revisione della legge fa mobilitare le Associazioni > Parchi, più odio che amore > Quattro «mosse» per migliorare la gestione dei Parchi > Per troppo tempo il bosco è stato umiliato e offeso… > La Commissione ambiente approva la riforma della legge parchi
Altro passo avanti per la Palude la Vela
La Riserva naturale del Tarantino finalmente verso un assetto amministrativo dopo le osservazioni degli ordini degli architetti e dei geologi, che in una prima fase erano stati esclusi dalla selezione. Discutibile qualche clausola per i requisiti del futuro responsabile
Distruzione pianificata della foresta di Białowieża
La Commissione europea chiede la sospensione immediata del taglio di alberi. L’Unesco ha avvertito che se la situazione non vedrà un miglioramento, la foresta potrebbe essere inserita nell’elenco dei siti di patrimonio dell’umanità in pericolo. Il sito Natura 2000 protegge le specie e gli habitat che dipendono dalle foreste primarie. La foresta Białowieża è il più importante, se non l’ultimo sito rimasto, in Polonia per alcune di queste specie
Bocciati i mega elettrodotti nel parco nazionale del Pollino
Per la Ola questa vicenda fa emergere vistose incongruenze e incapacità da parte degli organi di gestione del Parco nazionale del Pollino, di cui si chiede nuovamente il commissariamento da parte del ministero dell’Ambiente, anche in considerazione dell’analoga vicenda che interessa la lunga storia della centrale Enel del Mercure, strettamente connessa a quella degli elettrodotti nel parco, anche per il collegamento elettrico previsto da Terna con la centrale Enel
Che succede nel parco della Sila?
Predisposto in questi giorni un piano che prevede un taglio boschivo di Pini laricio secolari e faggi proprio all’interno del Parco, in località Macchia dell’Orso, in piena riserva Naturale dello Stato e Zona 1 del Parco nazionale in contrasto con la norma riguardante il Parco, che stabilisce che, nella Zona 1 «l’ambiente è conservato nella sua integrità e lasciato alla sua spontanea evoluzione…»
La Commissione ambiente approva la riforma della legge parchi
La revisione della legge di riforma della 394/91 è passata ad ampia maggioranza. La posizione di Federparchi. Cambia il Piano del Parco, gestione della caccia nelle aree attigue, vincolante il parere dell’Ispra, norme per convivere con le attività estrattive. Verso il traguardo il Parco del Delta del Po, il Parco nazionale del Matese e il Parco nazionale di Portofino
Il Parco sostiene l’agricoltura tradizionale e valorizza la biodiversità
Il Pollino è un’area interna protetta ad altissimo e straordinario contenuto di biodiversità naturale e culturale, che ha favorito la diffusione e la sopravvivenza di prodotti agricoli diversi. Le nuove opportunità di sviluppo, che il Parco intende promuovere, possono permettere alle popolazioni locali di vivere nel territorio protetto, assicurando la manutenzione e la promozione della diversità
La revisione della legge fa mobilitare le Associazioni
I Parchi hanno bisogno di una vera riforma, migliorativa ed efficace. Da questo principio nasce l’esigenza di focalizzare il contributo del mondo ambientalista, perché tale riforma possa realizzarsi al meglio. Per Federparchi le modifiche varate in commissione vanno bene
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> Denuncia. Così li stanno distruggendo
Testa d’Alpe, una riserva italo-francese
Tra l’estremo Ponente ligure e le Alpi Marittime francesi, i Forestali italiani opereranno a fianco dei colleghi francesi in un ampio progetto di tutela e sorveglianza ambientale
Così stanno distruggendo i Parchi
Il parere di Viktor Klarsicht, considerato tra i massimi esperti di Storia della Conservazione, contattato dal Centro parchi internazionale. Governati da nomine di natura partitica, che hanno estromesso o emarginato le personalità più indipendenti e competenti, vengono oggi sfruttati intensamente soprattutto per operazioni di interesse local-politicistico, personalistico e settoriale
Natura 2000 «cresce» di 25.000 kmq
Sono tanti i siti naturali aggiunti alla rete. Si tratta di venti Stati membri e interessa tutte le nove regioni biogeografiche della rete, ossia le regioni alpina, atlantica, del Mar Nero, boreale, continentale, macaronesica, mediterranea, pannonica e steppica. L’Italia ha aggiunto 12 nuovi siti e ampliato o modificato i confini di 42 siti, sono stati aggiunti un totale di 1.500 km2 alla sua rete nazionale
Il Parco dello Stelvio diventi internazionale…
Solo così si può superare l’attuale impasse che rischia di distruggere, smembrandolo, un bene ambientale di grande bellezza ed importanza. È la proposta di Franco Tassi. La lunga storia dello Stelvio. Paolo Maddalena: «La Provincia Trentino Alto Adige non ha alcun titolo per chiedere questo smembramento. Essa è tenuta a rispettare le norme della legge quadro n. 394 del 1991 (vedi art. 1, commi 1 e 2), secondo le quali le aree protette, da qualunque Ente gestite, sono “patrimonio naturale del Paese”»
Legge parchi bocciata dalla Ragioneria di Stato
«È venuto il momento di fermare questa legge e di ragionare su una riforma che migliori seriamente il sistema»
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