Cercansi illuministi per il XXI secolo
Stiamo precipitando in un vortice confuso di negazioni e complotti che si aggrovigliano con giuste negazioni e altrettanto giusti sospetti ma a ruota libera per cui la navigazione diventa una disperata corsa verso l’ignoto.
Proseguiamo la nostra analisi di quello che accade intorno a noi e segnaliamo l’esigenza di ritrovare norme condivise di confronto
La resa dei conti
Gli eretici fra noi e il danno delle parziali verità
Prendiamo il caso della previsione dei terremoti. In Italia i saggi dicono: no, non è possibile. All’estero dicono lo stesso ma contemporaneamente si ricerca. Risultato: noi produciamo ricercatori e idee che poi trovano risultati concreti all’estero, mentre la povera patria è sempre più preda delle «certezze», dalla scienza all’economia, dallo stato sociale alla prevenzione… con i miserabili risultati che sono sotto gli occhi di tutti
Sanremo non è il nostro «panem et circenses»
Si può chiudere la porta dell’Ariston e lasciare fuori la politica? Le emergenze ambientali, le aspettative della società civile? Negli anni di piombo, quando rappresentanti dello Stato venivano gambizzati, gli attentati listavano a lutto il Paese e non si contavano le fabbriche e le università occupate, e si lottava per modernizzare l’Italia nel tentativo di far cadere i privilegi, Sanremo era lo specchio della società attraverso le canzoni, attraverso «incidenti» più o meno pilotati… e perché oggi non deve poter essere lo stesso?
E gli altri «virus» in azione da tempo?
Attenzione ai diversi «piattini» che troveremo pronti quando metteremo finalmente il naso fuori di casa. Questa pausa forzata facilita la comprensione della fragilità di questo sistema, e di come vada cambiato mettendo al primo posto le cose importanti del bene comune. La scoperta della debolezza e contemporaneamente della forza della natura, dentro e fuori di noi, e dell’impossibilità di proteggersi da tutto accumulando soldi e potere
Covid-19, ecco perché tanti dubbi
La fisica, con la teoria del caos, ha dimostrato che è impossibile prevedere il tempo nel medio e lungo termine. Troppe cause interagiscono tra loro e le previsioni sono attendibili solo nel breve termine, poi sono solo probabilistiche
Che l’economia circolare non diventi schizofrenia
Per essere sostenibili e circolari dobbiamo riallinearci con i cicli naturali della materia e dell’energia, non certo tornando al carretto e alla candela, come qualcuno paventa, ma facendolo col massimo impiego della più moderna scienza e tecnologia. Partire quindi dall’ecologia e, perché no, insegnarla a vari livelli
«Laudato si’», logica (e illogica) della dialettica ecologica
Non è tutto ecologismo quello che luccica, ma è segno che anche la religione ha compreso la necessità di un’azione seria affinché quello che spesso i credenti definiscono Creato, e che sarebbe molto più semplice chiamare Natura, non si disintegri per opera del figlio di un dio che, invece di soggiogare, coltivare e poi d’un tratto accorgersi di dover custodire, avrebbe fatto molto meglio a vivere, semplicemente, come fanno tutti gli altri esseri…
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Si deve cambiare ora per non morire
C’è una rete silenziosa che continua ad estendersi, a tessersi più fitta e forte, a servirsi anche di tecnologia modernissima. Usa ciò che il sistema snobba e scarta perché non fa lucro. Sta imparando a non usare e non aver bisogno di capitali finanziari; è solidale e sobria; non conosce violenza né prevaricazione o avidità, e fa dell’armonia il suo alimento spirituale. Secondo i canoni classici potremmo dire che decresce felicemente
Città, trasformarsi senza perdere l’identità
Quasi sempre, però, si rivela un impegno vano, di fronte all’ottusità degli amministratori, all’abusivismo e al vandalismo immobiliare che hanno già fatto toccare livelli impressionanti di consumo del suolo, ferito irreparabilmente il paesaggio del paese, messo in pericolo città storiche uniche al mondo e pregiudicato la vivibilità di molte aree urbane
A chi interessa la transizione…
Accelerare sulle rinnovabili vuol dire occuparsi di burocrazia affrontando i ritardi italiani. Servono, infatti, alcune riforme strategiche: dalla semplificazione degli iter autorizzativi dei nuovi impianti di energia pulita, il potenziamento del sistema dei controlli per renderli più rapidi ed efficaci. Resta strategico fare chiarezza su alcuni interventi come le trivellazioni
Grazie, Fratello
Spessissimo le lezioni di civiltà ci vengono da chi, secondo certa cultura, è colpevole di qualcosa a prescindere
Alternative e non, un giallo italiano
I dati più recenti della produzione energetica italiana asseriscono che il 50% del fabbisogno energetico nazionale proviene da fonte alternativa rinnovabile. Secondo le fonti informative ufficiali italiane l’altro 50% dovrebbe provenire da fonti fossili. In una nota successiva si asserisce che la produzione di gas raggiunge quasi il 50% del fabbisogno energetico nazionale. Queste asserzioni appaiono in completo contrasto con le valutazioni e le stime dell’Aea indipendentemente da tutti i tipi di implicazioni di costo