Crisi, ambiente e la paura del pensiero
> Che aria tira nella Rete? Cominciamo dal Web (Valentina Nuzzaci)
Il Web l’ha capito per primo
I giovani sono disperati, umiliati e sviliti da un tessuto economico che li ha ridotti a numeri aziendali, ultimamente per lo più superflui, non hanno più nulla da perdere perché la società stessa li ha persi di vista molto tempo fa
L’Italia e l’Europa nella tempesta dei mercati
Molte questioni restano aperte nelle società moderne democratiche, sul rapporto tra stato e mercato, tra proprietà privata e proprietà pubblica, tra interesse individuale e interesse generale e molti «esperimenti» indicano punti di equilibri più avanzati che vanno affinati continuamente in quanto, come scrive un continuatore del filosofo tedesco, la democrazia non può essere un concetto vuoto
Il pensiero, ultima frontiera della nostra libertà
Anche fra i ricercatori, solo quelli che pensano, che osservano, che sono curiosi e si pongono domande, riescono a percorrere strade nuove. Spesso, ci si ferma alle metodiche, alle pubblicazioni, alla carriera e si rischia di produrre danni e allontanarci dalla nostra vera natura
Un’estate pazza e non solo per il clima
Se tutti ricordassimo che la nostra libertà finisce dove comincia la libertà del prossimo… Code assurde, liti e omicidi, città invivibili. E c’è chi se la prende con le macchie solari
Fusione fredda e clima, è tempo di una svolta
La Comunità scientifica in particolare è chiamata ad uno sforzo eccezionale e convergente per far sì che nuove soluzioni ai nuovi problemi posti dalla Rivoluzione industriale trovino risposte efficaci
¿Qué ha hecho la fotovoltaica y resto de EERR por la economía española?
Un informe de APPA y de Deloitte demuestra que la fotovoltaica ha influido positivamente en la economía española, en la contribuciónn al PIB, en la creación de empleo, en la independencia energética, etc.
Se le pale eoliche diventano «piantagioni»
È stato calcolato che sui Monti Dauni le pale esistenti al 2005 impattavano su 40mila ettari con la conseguenza della graduale scomparsa di quasi tutte le coppie nidificanti di Nibbio reale
Nucleare – Anche il Lazio dice «no»
Si tornano a decantare i grandi vantaggi rispetto alle fonti energetiche tradizionali e a quelle rinnovabili: e si dimenticano esperienze recenti ed eventi passati, che dimostrano invece la totale illusorietà di avere a costi ridotti un nucleare moderno, pulito e privo di scorie pericolose
Il tempo è denaro… vale ancora oggi?
Nell’epoca della futura società della conoscenza, si è dato vita ad un movimento culturale e scientifico on-line per lo sviluppo creativo dell’economia della conoscenza denominato «Creative class net italian style» e successivamente si è iniziato a dare sviluppo al gruppo di ricerca su «Bio-Vitalism»
Nel web orrore a portata di mouse
Si impone il problema di un nuovo tipo di «educazione» per i genitori che intendono realmente proteggere i figli. L’«offerta» di internet è per tutti ma i bimbi non sono in grado di scegliere…
La ricerca e la comunicazione scientifica
La scienza ha bisogno di divulgazione e purtroppo mancano i divulgatori; lo scienziato è troppo impegnato nelle sue ricerche e non ha tempo per divulgare
Salviamo l’acqua bene primario dell’umanità
Salviamo l’acqua dall’assalto delle società multinazionali, dall’infiltrazione delle mafie nella gestione e dalle speculazioni e profitti dei privati. L’acqua è un bene indispensabile per la vita, bene prezioso pubblico e un diritto umano. L’acqua viene chiamato anche oro blu per il suo valore economico, che diventerà sempre più prezioso non solo economicamente, ma per la vita, per l’ambiente e dell’intera umanità.
Con la scelta di privatizzazione dell’acqua, lor signori che stanno al governo, ci porteranno sicuramente un aumento del costo e al degrado della qualità, ci rimetteranno tutti i cittadini, ma in particolare i meno ambienti, i più deboli, come sta già avvenendo in alcune parti del nostro Paese, dove è in mano ai privati, multinazionali, e dell’infiltrazione delle mafie. Ma se tutti sanno che l’acqua è cosi preziosa e indispensabile per ogni essere vivente, mi chiedo perché non tenersela pubblica? questa meravigliosa risorsa, gestendola con grande intelligenza, con programmi mirati, alla eliminazioni delle dispersioni, degli sprechi, consolidare una rete idrica di distribuzione, su tutto il territorio nazionale moderna, efficace ed efficiente, con la gestione in mano a gente preparata, seria, competente, onesta, responsabile, all’interno di strutture e enti pubblici. Guardiamo la Francia, che ha sperimentato la privatizzazione dell’acqua, ora ha deciso di ritornare alla gestione pubblica, motivo, per toglierla dalla speculazione dei privati. Hanno constatato che i privati guardavano principalmente il loro profitto, a scapito della qualità e del costo più alto per i cittadini.
A livello mondiale ci sarebbe un grande bisogno di maggiore attenzione e di maggiori aiuti, nazionali ed internazionali, da parte dei paesi ricchi, per fare arrivare acqua potabile, in tutti quei paesi e zone del mondo, che muoiono di sete, o per scarsità di acqua, o per acqua inquinata non potabile.
Diamoci tutti una mossa, prediamoci a cuore il problema, con più coscienza, con più responsabilità, con più protagonismo, per fare in modo che l’acqua, questo bene prezioso rimanga pubblico. Sia gestito con scienza e coscienza, fare in modo che nel nostro paese l’acqua sia accessibile a tutti i cittadini, con particolare attenzione ai più deboli e che sia mantenuta di alta qualità, le scelte dei nostri governanti siano riviste e modificate, nell’interesse del bene comune.
Nel mondo sia veramente fatto tutto il possibile, per fare arrivare l’acqua in tutti quei paesi che scarseggia o manca e in ogni angolo della terra dove ci sia bisogno, ci siano vite da salvare.
Se tutti insieme, dalle istituzioni internazionali, nazionali, locali, associazioni, movimenti, comitati, cittadini, faremo la nostra parte, sicuramente avremo fatto una cosa buona e contribuito a costruire una società migliore, una società dove la vita, sia messa al primo posto nella scala dei valori. Dove le risorse della terra siano gestite e distribuite equamente, con l’obiettivo da raggiungere una società, piena di valori veri e di diritti uguali per tutti i cittadini, una società dove tutti siano messi nelle condizioni di poter vivere dignitosamente.
Io dico con forza no alla privatizzazione dell’acqua, bene comune che nasce libero e come tale deve restare e a nessuno dovrebbe essere permesso di usarla a fini speculativi. Quel meraviglioso bene per la vita, che è l’acqua sia finalmente a disposizione e accessibile a tutti i cittadini del mondo.
Francesco Lena
Obama, un passo indietro e due avanti?
Un risultato minimo per Obama che però è stato condiviso da due paesi come Cina e India. Ora si aprirà un forte dibattito interno negli Usa
Diritto alla vita anche per i capodogli
Manca una forza di pronto impiego e gli studiosi competenti vengono «gettati a mare» da un Paese che, con oltre 7.000 chilometri di coste, investe sempre meno nella ricerca
Fuoco a volontà
«Piromafia», disattenzione e negligenza ci costano 500 milioni di Euro l’anno, vale a dire ? 10 per ogni individuo
Grazie, Fratello
Spessissimo le lezioni di civiltà ci vengono da chi, secondo certa cultura, è colpevole di qualcosa a prescindere
La sindrome nucleare
In un Paese ad alto rischio sismico, un minimo di buon senso sconsiglierebbe comunque una scelta nucleare, anche perché le zone cosiddette «sicure» sarebbero davvero pochissime