I ricordi fra intimismo e realtà: «un operaio intervistato tempo fa, incrociato per caso, mi ricorda che c’è una Italia che ha perduto la speranza e una Italia che nonostante le difficoltà e i rischi è andata avanti senza fermarsi troppo all’ascolto delle sirene»
Quella crescita non fu virtuosa
A conti fatti, i circoli virtuosi si sono rivelati piuttosto perversi per molti punti di vista. Lo sconvolgimento climatico che ci minaccia oggi è il frutto delle «follie» di ieri. Allora occorre pensare alla decrescita come l’articolazione di otto cambiamenti interdipendenti che si rafforzano reciprocamente. Si tratta delle cosiddette «otto R» proposte a suo tempo da Serge Latouche
Vaccini, se a porre dubbi è un Nobel
Nella sua intervista televisiva alla trasmissione parigina Vent PositiF, Luc Montagnier, tra gli altri argomenti, ha discusso della controversia sul rapporto vaccini e autismo considerato come malattia rara che tende a proliferare sempre di più di cui aveva già parlato a Bologna nell’ottobre del 2016 durante la lezione magistrale ai direttori ospedalieri
Sviluppo sostenibile e corruzione nella magistratura
La corruzione è uno dei più ricorrenti temi che investono il dibattito pubblico, anche alla luce dei continui scandali che investono personaggi noti ai più. Negli ultimi due anni, in particolare, l’attenzione dei canali di informazione si è concentrata sui procedimenti giudiziari a carico di esponenti di alto rango del mondo del diritto, avvocati e magistrati
Alla ricerca degli anticorpi
Fermare la distruzione della storia
In questo mare definibile oggi «maremagnum» eccoci alle prese con l’invisibile che fa strage. Ha come un’intelligenza artificiale e infatti seleziona, sceglie e comincia da coloro che sono depositari di ricordi. Come se sapesse che è meglio togliere di mezzo gli ultimi partigiani e qualche superstite di shoah. L’invisibile sa che è difficile il negazionismo e che è più facile eliminare i testimoni della memoria. Decapitare le nostre memorie!
Ecco cos’è il metodo Monsanto
Ovvero perché Ogm e sperimentazione animale sono due facce della stessa medaglia. Un recente studio del team francese capeggiato da Gilles-Eric Séralini dell’Université de Caen, ha accertato l’insorgenza di tumori nei ratti alimentati con mais Ogm della Monsanto (NK603). Un topo da laboratorio è come un seme geneticamente modificato, viene creato dall’uomo nel disprezzo più totale della Natura, con la presunzione che un camice bianco possa sovvertire le leggi universali come un deus ex machina che, invece di salvare se stesso dalla tragedia, diventa protagonista di una farsa
Ma quale valutazione per gli alunni?
Sommativa o formativa?
Questo tempo della «reclusione forzata» deve accogliere la straordinarietà di una aggiudicazione temporale. Non ci facciamo sommergere dalla struttura, non ubbidiamo ad essa come ad un assoluto perché è la struttura che deve servire all’umano e non sacrificare questo ad essa
Non toccare! puoi sporcarti…
Regole, avvisi, obblighi. Dubitare di tutti e di tutto è la scelta più sbagliata che esiste. Un punto fermo bisogna averlo… E i punti fermi li abbiamo. Perché strappare un fiore? prendere a calci un animale? andare a caccia e sparare su tutto oppure stipare le vittime nei congelatori. Si inizia così e poi pare quasi scontato passare dai fiori e gli animali alle persone
Ma la sovrappopolazione è un alibi
Alla luce di nuove considerazioni va detto che: riducendo al 20% il consumo di carne, potremmo sfamare più del doppio dell’attuale popolazione e con la dieta vegana, sfameremmo più di 4 volte l’attuale popolazione. Tutto questo col mix di tecnica produttiva agricola attuale. In conclusione è dimostrato che, senza dover essere per forza tutti vegani, consumando poca carne, si può sfamare l’intera popolazione mondiale attuale anche passando del tutto al biologico!
Il popolo dei «no» e quello dei «sì»
Di fronte a tanti guasti ambientali e climatici attardarsi su una guerra di trincea non aiuta nessuno a vivere, è urgente invece capire le ragioni e fare scelte giuste e ponderate: dagli accordi climatici a quelli di organizzazione della vita sociale. Da Rio 92 alle politiche di adattamento ai cambiamenti climatici
Basilicata, la trappola finale
A San Paolo Albanese non esiste più una scuola. Nel Comune di 270 abitanti e di «culle vuote», la comunità etnico-linguistica arbëreshe ha perso, ormai da diversi anni, questo presidio del paese. Eppure «prima di aprirsi al turismo gli abitanti del posto devono lavorare sulla propria identità culturale, conoscere il territorio fin dall’età scolastica», raccomanda il consigliere del Mibact per la Sostenibilità nel turismo
Il punto di svolta o quello di non ritorno?
Ci troviamo dinanzi ad una fase decisiva per l’umanità. E se superiamo il punto di non ritorno non ci sarà nessuno che potrà raccontarlo. Il nodo della sovrappopolazione. Il punto di svolta l’abbiamo superato, ignorando il bivio che si è presentato all’umanità quando ancora eravamo 5 miliardi. Ora dinanzi a noi c’è solo quello di non ritorno
Grillo, i 5stelle e il sol dell’avvenire
La promozione delle politiche ambientali è un percorso ad ostacoli con una trama già vissuta in cui l’unico e prepotente tessitore è sempre il potere e quindi il denaro. Ora c’è un altro vento, più forte e più consapevole, sembrerebbe la volta buona, ma una voce antica ci dice di stare attenti, di osservare. Un’altra voce ci tranquillizza, e viviamo nuove sensazioni e nuove speranze. Ma perché questa volta le cose dovrebbero essere diverse?