Quando lo sviluppo stenta a divenire un bene comune si determina un grave squilibrio tra economia e società che conduce a imprevisti e spesso drastici cambiamenti della storia dell’umanità
L’industria dei rifiuti e la morte dell’etica ambientale
Pure abbiamo distrutto, secondo un’etica di folle indifferenza, patrimoni naturali e artistici, una scuola, una ricerca e un «artigianato scientifico» che tutti ci invidiavano, distruggendo il futuro nostro e dei nostri figli. Occorre operare una sintesi culturale di grande spessore, all’interno di un contesto che ne mostri valenze e relazioni che vanno oltre il «settoriale» e che aiuti le persone nel progredire verso quella resilienza che, sola, può aiutarci a superare il rischio anche di estinzione che l’uomo corre per gli effetti ambientali, già in parte irreversibili
• Perché questo dibattito on line
•L’intervento di Ugo Leone
Il Paese che odia la scienza
È una discutibile affermazione della senatrice Elena Cattaneo all’indomani della moratoria sul divieto di sperimentazione sugli animali per il trapianto di organi tra specie diverse e le sostanze d’abuso come alcool e tabacco. Sconvolge la sua pacata e serena presunzione nell’affermare che lei e tutti i sostenitori degli esperimenti sugli animali siano i portatori sani del gene della scienza, mentre tutti gli altri no
>> Benessere animali, rifiuti, inquinamento atmosferico… sanzioni in arrivo
La Natura schiava della crescita economia
Dove sta andando l’ambiente in Italia?
֎Siamo costantemente impegnati ad inseguire solo la crescita economica, senza preoccuparci della qualità dell’ambiente, dello stile di vita e dell’aspettativa di vita. Non facciamo più manutenzione, né ordinaria né straordinaria. Facciamo solo cattiva gestione del territorio, con abuso e spreco di risorse naturali, senza mai porci il limite della compatibilità. Tutto questo fa male al pianeta e all’umanità, che è afflitta da povertà e da diseguaglianze crescenti֎
Se uccidono i lupi… cavoli senza protezione
Con meno predatori come i lupi, aumentano gli ungulati che dagli orti attingono preziose integrazioni alla loro alimentazione forestale… allora poi si dovrà tornare, a distanza di un lustro, a proporre di abbattere una certa percentuale di cinghiali per salvare, stavolta, i cavoli. Ma poi il 5 per cento da dove salta fuori visto che non siamo nemmeno certi con precisione dell’ammontare effettivo della popolazione di lupi sul territorio italiano?
La qualità totale e l’uomo superiore: due mete
Di fronte alle grandi possibilità che l’evoluzione della nostra società ci offre, ci resta da scegliere tra processi di miglioramento continuo dell’uomo verso il cosiddetto uomo superiore, oppure continuare a rinunciare all’uomo, alle sue possibilità reali e dedicarsi a non chiari e poco razionali affidamenti mistici, o a come si è purtroppo già visto nel Novecento a improbabili e disastrosi «salvatori» terrestri a cui consegnare il destino umano
Confondere la scienza con la dottrina
Su questa confusione gli ignoranti ingenui e i furbi prezzolati basano il loro atteggiamento antiscientifico e la disinformazione scientifica. Solo la dottrina fornisce certezze assolute e soluzioni in eterno per tutti i problemi. La scienza, invece, cerca di capire la complessità della realtà, riducendo le incertezze sulle conoscenze che via via sono acquisite
Clima, gli inutili allarmi…
I dati sul record della CO2 atmosferica per il 2016 che dall’Onu ci piovono addosso servono solo ad alimentare i titoli dei giornali perché tengono banco le frivolezze o le preoccupazioni modeste del vivere quotidiano senza fare un benché minimo tentativo per allargare lo zoom… solo ieri giornali e Social pubblicavano i bei tramonti senza chiedersi perché
Ma la Terra si può salvare?
Il nostro è un pianeta finito, non incrementabile all’infinito nella sua capacità di offrire spazio, alimenti e risorse ad una popolazione che continua a crescere e domandare spazio, alimenti, risorse. Ciò significa che la capacità di carico può essere vicina al raggiungimento dei suoi limiti naturali
La morale degli animali non umani e la compassione degli uomini non animali
In un tentativo antropocentrico di portare una giusta visione, ed a suo dire «da filosofo», il rapporto tra uomini ed altri animali, Savater finisce per diventare il paladino dei meccanicisti
Ecco cos’è il metodo Monsanto
Ovvero perché Ogm e sperimentazione animale sono due facce della stessa medaglia. Un recente studio del team francese capeggiato da Gilles-Eric Séralini dell’Université de Caen, ha accertato l’insorgenza di tumori nei ratti alimentati con mais Ogm della Monsanto (NK603). Un topo da laboratorio è come un seme geneticamente modificato, viene creato dall’uomo nel disprezzo più totale della Natura, con la presunzione che un camice bianco possa sovvertire le leggi universali come un deus ex machina che, invece di salvare se stesso dalla tragedia, diventa protagonista di una farsa
Alternative e non, un giallo italiano
I dati più recenti della produzione energetica italiana asseriscono che il 50% del fabbisogno energetico nazionale proviene da fonte alternativa rinnovabile. Secondo le fonti informative ufficiali italiane l’altro 50% dovrebbe provenire da fonti fossili. In una nota successiva si asserisce che la produzione di gas raggiunge quasi il 50% del fabbisogno energetico nazionale. Queste asserzioni appaiono in completo contrasto con le valutazioni e le stime dell’Aea indipendentemente da tutti i tipi di implicazioni di costo
Il lavoro agile via per la modernità…
…e fa bene all’ambiente
Niente più spostamenti in auto o in scooter, casa-ufficio e ufficio-casa. Niente più bottigliette di plastica da tenere sulla scrivania. Ma serve una nuova normativa che muti l’organizzazione del lavoro
Politica, elezioni e storni
Il meccanismo del perché alcune specie sono diventate «nemiche» delle attività dell’uomo, è noto: viviamo in un ambiente che noi abbiamo contribuito a rendere invivibile, disequilibrandolo con la distruzione di habitat che hanno allontanato alcune specie favorendone altre. Noi, ad esempio, guardati dal punto di vista della flora e della fauna selvatica, siamo una specie dannosa…
A.A.A. Rinascita urgente cercasi
Non possiamo sostare oltre a seguire la rappresentazione tragicomica di delegati del popolo che usano il finto gioco del gatto con il topo destinato. I nostri giovani rigettano questo spettacolo fino a rimpiangere le «sardine» come voce spontanea che invochi l’autenticità e obblighi i partiti a rinascere dall’insipienza
Il punto di svolta o quello di non ritorno?
Ci troviamo dinanzi ad una fase decisiva per l’umanità. E se superiamo il punto di non ritorno non ci sarà nessuno che potrà raccontarlo. Il nodo della sovrappopolazione. Il punto di svolta l’abbiamo superato, ignorando il bivio che si è presentato all’umanità quando ancora eravamo 5 miliardi. Ora dinanzi a noi c’è solo quello di non ritorno
Ecologia, la teoria e la pratica
I risultati dell’analisi e delle previsioni dell’Ipcc sono cambiati nell’ultimo decennio, come accade in ogni tipo di previsione a mano a mano che i tanti parametri venivano e vengono sempre meglio definiti ed immessi nel modello matematico sperimentale sviluppato. Nel frattempo questi diversi risultati e le indeterminazioni hanno spinto altri scienziati forse esclusi dall’Ipcc a «creare un organismo alternativo il cosiddetto Nipcc» che si prefigge di confutare i risultati ottenuti dall’Ipcc dandone una diversa interpretazione
Fisica – Coincidenze numeriche in attesa di spiegazione
La provocazione è data dall’anomalia nelle curve di rotazione delle galassie (eccesso di velocità) che non sarebbe dovuta ad alcuna fantomatica materia oscura, ma bensì all’effetto mareale dell’Universo tutto intorno alle galassie stesse
Sanremo non è il nostro «panem et circenses»
Si può chiudere la porta dell’Ariston e lasciare fuori la politica? Le emergenze ambientali, le aspettative della società civile? Negli anni di piombo, quando rappresentanti dello Stato venivano gambizzati, gli attentati listavano a lutto il Paese e non si contavano le fabbriche e le università occupate, e si lottava per modernizzare l’Italia nel tentativo di far cadere i privilegi, Sanremo era lo specchio della società attraverso le canzoni, attraverso «incidenti» più o meno pilotati… e perché oggi non deve poter essere lo stesso?