Catturato accidentalmente da pescatori presso l’Area marina protetta di Torre Guaceto. Secondo pesce più grande del pianeta (può superare i 10 metri), lo squalo elefante è innocuo per l’uomo. L’esemplare della specie protetta è stato salvato grazie alla collaborazione tra la Stazione zoologica «Anton Dohrn», Istituto nazionale di biologia, ecologia e biotecnologie marine, l’Area marina protetta di Torre Guaceto (Brindisi) e i pescatori artigianali locali
Polpo
Del tutto innocuo, il polpo è anche conosciuto come l’invertebrato più «intelligente» e simpatico. Riesce ad aprire un barattolo contenente una preda ed è addirittura in grado di insegnare come si fa ad un suo simile che potrà così risolvere il problema in un periodo di tempo minore
Chiudere quelle spiagge migliora la biodiversità
Uno studio pubblicato su «Communications Biology», coordinato dall’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, in collaborazione con il Parco nazionale dell’Asinara e varie università, dimostra, usando tecniche di ecologia molecolare, che la sabbia delle spiagge, apparentemente sterile, ospita in realtà una sorprendente diversità faunistica costituita da una miriade di microscopici e bizzarri animali, la meiofauna, la cui esistenza può essere minacciata dai turisti che semplicemente camminano sulla sabbia
Un delfino nell’Arno a Pisa
L’evento è molto raro e non era mai stato registrato in Toscana prima d’ora. I giorni di stazionamento nel fiume Arno sono davvero tanti e la distanza dalla foce è altrettanto sorpendente. L’acqua bassa e le sponde ravvicinate creano un’area di caccia estremamente favorevole arricchita dalla grande disponibilità di prede, soprattutto muggini, di questo periodo
Aragosta
L’aragosta (Palinurus elephas), crostaceo decapode facilmente riconoscibile per le lunghissime antenne, si osserva sempre più raramente sui nostri fondali. Per la prelibatezza delle carni, la specie è stata sottoposta ad una pesca eccessiva e sconsiderata che ha decimato le popolazioni mediterranee
Stella rossa
La stella rossa è una specie comune nei nostri mari che incuriosisce i subacquei per la colorazione rosso brillante e per la simmetria pentamera tipica del phylum a cui appartiene, gli echinodermi
Il mare di Sicilia uno scrigno che regala tesori
La campagna «Seamounts» ha permesso di acquisire informazioni completamente nuove su siti molto importanti per la biodiversità dei mari italiani, dei veri e propri Hot-spot. Questi dati, opportunamente elaborati, permetteranno di disporre di informazioni utili alla definizione di possibili e auspicabili misure di conservazione
Madrepora a cuscino
La madrepora a cuscino, Cladocora caespitosa, rappresenta l’unica specie nel Mediterraneo in grado di edificare importanti biocostruzioni simili alle barriere coralline tropicali, ma è seriamente minacciate dall’inquinamento marino, dai frequenti ancoraggi dei natanti e dalla pesca a strascico
Flabellina
Sicuramente tra gli organismi più affascinanti che popolano i fondali marini, la flabellina (Flabellina affinis) è un piccolo mollusco nudibranco che striscia lentamente su colonie di idrozoi di cui va ghiotta
La salvezza del tonno rosso dipende da noi
La Giornata mondiale. Una storia poco nota che ci coinvolge direttamente e che ha visto questa specie iconica arrivare, recentemente, ai limiti della scomparsa
È allarme rosso per il corallo pugliese
«Negli ultimi 50 anni si è assistito ad un importante coinvolgimento di subacquei professionisti e, più recentemente, all’utilizzo di veicoli subacquei filoguidati (Rov)». I biologi marini dell’Università di Bari consigliano quindi alla Regione Puglia alcune azioni immediate
Vacchetta di mare
La vacchetta di mare, Discodoris atromaculata, è uno tra i più comuni nudibranchi dei nostri mari. Dalla tipica colorazione bianca con evidenti macchie scure, la si può spesso osservare mentre «pascola» su esemplari della spugna Petrosia ficiformis
E ora c’è l’«incubo» cormorano
Dopo cinghiali, lupi, orsi, storni ora è il turno di questa specie… Sono già partite le lamentale da allevatori ittici del lago di Varano da politici locali e da associazioni di categoria che hanno stimato «a occhio» le perdite economiche. Cosa si è fatto in altre zone italiane. Le inadempienze della Regione