Nel mare toscano 35 specie sotto osservazione

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I dati si riferiscono alle specie animali e vegetali marine minacciate inserite in lista di attenzione e alla biodiversità della fauna marina

Camoscio d’Abruzzo

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Un animale unico al mondo, che oggi vanta sempre più titoli e ragioni per essere chiamato non solo Camoscio d’Abruzzo, ma con migliore «spirito del tempo» Camoscio appenninico? L’importante ruolo del Gruppo camoscio Italia

L’importante ruolo del Gruppo camoscio Italia

Polpo

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Del tutto innocuo, il polpo è anche conosciuto come l’invertebrato più «intelligente» e simpatico. Riesce ad aprire un barattolo contenente una preda ed è addirittura in grado di insegnare come si fa ad un suo simile che potrà così risolvere il problema in un periodo di tempo minore

Erbivori e carnivori, prede e predatori

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I differenti comportamenti dettati dall’«Adattamento ambientale»

Più igiene nella ciotola di Fido

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Per una buona profilassi si deve tener conto delle normali regole di igiene e pulizia, nonché del grado di affollamento degli animali soprattutto in spazi ristretti come i canili

Ma i piccioni sono più a rischio

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Questa forma morbosa nel nostro Paese, è stata riscontrata soprattutto nei piccioni, la cui positività ai test sierologici si aggirerebbe intorno al 30-50% dei casi esaminati

Un cane per… guarire

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L?uomo al solo contatto con l?animale si rilassa: la sua potenziale aggressività o rabbia si riduce, la pressione sanguigna diminuisce e così pure la liberazione degli ormoni dello stress, i corticosteroidi

Perché le cagne possono adottare cuccioli di altre madri?

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Come è ormai noto, i cani discendono dai lupi. Questi bellissimi canidi, ancora così misteriosi, hanno un’antica socialità, tramandata da secoli e rimasta fondamentalmente anche nell’…animo del cane, il cui scopo è, senza dubbio, l’aumentare le probabilità di successo della specie. Infatti, poiché solitamente i componenti di un branco di lupi sono tutti fra loro parenti, adottare cuccioli di altre madri in caso di bisogno significa cercare di garantire la sopravvivenza ad un individuo almeno in parte portatore anche del proprio patrimonio genetico. Queste lupe vengono chiamate «Zie» dagli studiosi e, in genere, si occupano dei cuccioli della coppia di

Perché i cani scappano?

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Che dire? Talvolta l’istinto ha il sopravvento! Presso i canidi selvatici, il cucciolo viene spronato dalla madre a vivere ai margini del territorio del branco per tentare la fortuna in altri gruppi, cercando una situazione gerarchica a lui più favorevole. Nell’ambito della famiglia umana, si riproduce lo stesso schema: è la sensazione di essere «messo da parte», che spinge il cane a «prendere il largo». In genere, questa situazione si verifica perché i padroni non l’hanno inserito a sufficienza nella vita familiare oppure perché l’arrivo di un bambino l’ha relegato ad un ruolo subalterno.

Perché i gatti giallo-neri sono quasi sempre femmine?

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Si calcola che la probabilità di trovare un maschio giallo-nero siano 200 contro 1! E’ un evento estremamente raro, ma esiste. Questo succede perché i geni che controllano questi particolari schemi di colore si trovano entrambi sui cromosomi X. Il trucco sta nel fatto che soltanto le femmine hanno 2 cromosomi X, per cui possono risultare giallo-nere, mentre i maschi hanno un cromosoma X ed uno Y. Ma allora come fanno ad esistere dei maschi giallo-neri? Grazie a dei piccoli errori genetici, che causano la nascita di gatti maschi con genotipo XXY. Questi animali saranno dei maschi per la presenza

Capriolo

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A parte la migliorata situazione dell’Appennino centro-settentrionale, dove risulta ormai in sensibile ripresa, i tre importanti contingenti meridionali (Castelporziano, Gargano, Orsomarso) sembrano ancora estremamente limitati: oltre a necessitare di studi più approfonditi e alcuni territori circostanti avrebbero bisogno di rigorosa protezione

Saga pedo

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Conosciuta anche come la «Stregona dentellata» questa straordinaria cavalletta si riproduce per partenogenesi ed andrebbe tutelata come già avviene in Austria e Francia

Pinna

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Il meraviglioso organismo marino, il più grande bivalve, pescato per… souvenir e minacciato anche dalla pesca a strascico

Il cucciolo appena nato

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Alla nascita il comportamento di un cucciolo si concentra in gesti molto semplici: deve mangiare, deve trovare fonti di calore e deve dormire. Il sonno occupa circa l’80% della sua giornata; il resto del tempo, invece, lo impiega nella ricerca di cibo e calore

Pesci – Ne soffrono trote, carpe e salmoni

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Sono infezioni inserite nella famiglia Rhabdoviridae ed attualmente non classificate

La malattia che fa le mucche… pazze

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La Bse, la cui insorgenza è influenzata dalla genetica, sia nell?uomo sia negli animali, può essere trasmessa dai bovini all?uomo, attraverso il consumo di carni infette, ed è quindi una zoonosi

Vivere con loro migliora la vita

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Gli animali aiutano soprattutto nella riabilitazione di chi ha subito traumi a seguito di incidenti e nel recupero della socialità di pazienti psichiatrici. Inoltre contribuiscono a fare uscire dall’isolamento gli anziani e, soprattutto, sembrano essere di grande aiuto ai bambini «difficili»

Com’è noto ormai da molti anni, la relazione uomo-animale ha la capacità di stimolare in molti soggetti l’attività cognitiva, affettiva e comunicativa. Gli animali instaurano con l’uomo, ed in particolar modo con i bambini, comunicazioni spontanee di tipo emotivo-affettivo e questo scambio positivo di sensazioni sicuramente migliora la qualità della vita di ognuno di noi. Ma non è tutto.
Gli animali, infatti, aiutano soprattutto nella riabilitazione di chi ha subito traumi a seguito di incidenti e nel recupero della socialità di pazienti psichiatrici. Inoltre contribuiscono a fare uscire dall’isolamento gli anziani e, soprattutto, sembrano essere di grande aiuto ai bambini «difficili», riuscendo laddove altre comuni terapie falliscono. Ad esempio, è dimostrato che bambini con problemi di apprendimento, attraverso la vicinanza di un animale, acquistino mano a mano una maggiore autostima e fiducia in sé stessi, seguite da un maggior controllo dell’iperattività, migliorando di conseguenza anche le proprie capacità espressive.
Tutti gli animali possono aiutare i disabili, in misura diversa, però, a seconda della loro «specializzazione»! Forse i cani sono gli animali che più frequentemente si ritrovano nella vita di una persona disabile: sono compagni di non vedenti e non udenti, ma, date le loro notevoli capacità di induzione e stimolazione al gioco, possono portare un po’ di serenità anche nella vita di persone affette da patologie croniche o depressive. Il cavallo, invece, soprattutto grazie alla sua mole, aiuta nel recupero delle disabilità motorie, ma molto spesso è anche in grado di creare un rapporto profondo col suo padrone, facendo nascere nuove motivazioni in soggetti particolarmente difficili. Stessa cosa dicasi anche per i delfini, mammiferi vivaci e giocosi, che, oltre a sostenere nella riabilitazione fisica, riescono a comunicare anche con le persone affette dai più alti deficit intellettivi. Pesci, roditori ed uccellini tendono a portare, più in generale, tranquillità e divertimento nell’ambiente in cui vengono collocati. Buona norma sarebbe porli nelle scuole e negli ospizi, in modo da rallegrarne l’atmosfera.

Due parole in più forse vanno spese per i gatti, gli animali domestici che più di tutti hanno mantenuto le loro origini selvatiche. Questi piccoli cacciatori, erroneamente giudicati pigri, indolenti, egoisti e per nulla legati al padrone, sanno invece affezionarsi all’uomo e, una volta instauratosi il legame, non lo dimenticano più. È sbagliato credere che un gatto abbandonato non soffra quanto un cane senza il suo padrone, perché, sebbene i gatti siano animali indipendenti e fieri, ci considerano come loro mamme, motivo per cui hanno una spiccata capacità di affezionarsi alle persone che dedicano loro molto tempo. Risultano adatti quindi a coloro che devono trascorrere molte ore in casa, come anziani e disabili, o a coloro che per motivi di spazio non possono tenere animali più grossi.

Non avendo una mole sufficientemente grande e non prestandosi a ricevere dei comandi, certamente non sono animali utilizzati per la riabilitazione motoria dei disabili, tuttavia sono ugualmente in grado di instaurare dei rapporti importanti con i loro padroni. Le vibrazioni sonore delle loro fusa e la consistenza del pelo sono spesso graditi ai bambini non vedenti e la vicinanza di un gatto riesce ad attenuare i loro stati d’ansia. Forse sanno aiutare l’uomo inconsapevolmente, soprattutto mediante il loro corpo e la loro fisicità, ma i risultati che si ottengono sono sorprendenti.
Il gatto regala momenti di incredibile bellezza: dal gioco dei gattini all’amorevole dedizione delle mamme gatte, dal morbido e flessuoso incedere dell’andatura allo sguardo enigmatico e magnetico. Si potrebbero trascorrere delle ore a guardare i gatti, senza smettere mai di ringraziarli per aver arricchito la nostra vita del prezioso regalo della loro presenza.

Perché i cani scodinzolano?

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Gli etologi sono tutti d’accordo nell’affermare che qualsiasi animale che muova la coda si trova in uno stato di conflittualità. Da piccoli, i cani scodinzolano per salutare la madre o i fratelli, ma soprattutto per invitare al gioco i propri simili. Da grandi, il movimento della coda assume anche ulteriori significati: se eretta e ferma, è sinonimo di vigilanza, attenzione e curiosità; nel caso di un incontro amoroso, invece, sottolinea l’attrazione sessuale e l’interesse del maschio verso la femmina in calore che, con i feromoni contenuti nelle sue urine, lo attira sempre più verso di sé.

Perché Fido ha più fiuto di noi?

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I cani, così come i gatti, sono animali Macrosmatici: percepiscono gli odori molto più finemente di noi, che siamo Microsmatici. La spiegazione di questa loro abilità è da ricercarsi essenzialmente nell’anatomia dell’apparato olfattorio, il naso. È fuor di dubbio che il numero delle cellule recettrici olfattive e l’estensione della mucosa olfattiva, che le contiene, sono tanto maggiori quanto più sensibile, dal punto di vista olfattivo appare l’animale. Questo significa che il numero delle cellule sensoriali è indipendente dalla mole somatica di un animale ed infatti, nel cane, tocca la cifra di 225 milioni, mentre, nell’uomo, esse sono soltanto 15-20 milioni!

Perché capita che una stessa figliata abbia più di un padre?

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In biologia questo evento è chiamato «Superfecondazione» e si verifica tutte le volte che una femmina in calore si lascia montare da più maschi adulti. Questo significa che, al termine degli accoppiamenti, il suo tratto riproduttivo conterrà un miscuglio di sperma, proveniente dai diversi maschi, e sarà soltanto il caso a decidere quali spermatozoi feconderanno le cellule uovo della gatta. I gattini saranno allora tutti diversi, nel colore e nel carattere!