Il lupo in Italia, la crescita in 40 anni

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Verso un Piano nazionale di monitoraggio della specie per valutare le minacce e prevenire i conflitti

La malattia del cucciolo

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Comparsa improvvisamente nel 1977-?78, la Parvovirosi si è diffusa contemporaneamente in diverse parti del mondo (Nord America, Europa, Australia) fino a divenire, in così pochi anni, una grave panzoozia

Sono nati tre crisocioni

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Muso da volpe, zampe da antilope e orecchie da pipistrello

Nelle praterie e nelle boscaglie di Brasile, Paraguay, Argentina e Perù, l’incessante conversione delle aree naturali in zone antropizzate sta sottraendo a questa specie lo spazio vitale, esponendola ad un numero sempre maggiore di incidenti stradali

Stiamo distruggendo la biodiversità italiana

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Una specie su due è a rischio. Rane, pipistrelli e pesci d’acqua dolce in pericolo, flora costiera a forte rischio. In grave pericolo alcune specie della Sardegna. La situazione più critica è quella dei pesci di fiume e di lago, quasi tutti a rischio e minacciati dall’introduzione di altre specie a fini di pesca. In pericolo, tra gli altri, sono lo storione cobice (due specie di storioni si sono già estinte in Italia) e l’alosa

Martora

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La Martora risulta ormai in progressiva diminuzione dal nostro territorio, a causa della crescente antropizzazione e dello sfruttamento spesso eccessivo delle foreste

Il monitoraggio di balene, delfini e tartarughe lo faccio io

Tempo di lettura: 2 minuti Progetto Life Conceptu Maris ֎In un anno, 556 avvistamenti e 13 incontri con i giganti del mar Tirreno. Al via la campagna Citizen Science del progetto europeo: cittadini, professionisti e […]

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L’unico uovo al mondo di Avvoltoio reale indiano

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Avviato all’estinzione si cerca di salvaguardare le poche coppie rimaste al mondo. Questa cova è circondata di cure da parte di specialisti del Parco Natura Viva di Bussolengo

Il ghepardo del Ténéré

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Molto più chiaro del ben noto parente della savana da cui trae origine, rappresenta uno dei più incredibili adattamenti alla vita nelle condizioni estreme: le sue macchie scure sono rade e sbiadite, il suo mantello sembra fatto apposta per mimetizzarsi in quel paesaggio senz’acqua

Perché le gatte bianche non sono delle buone madri?

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Perché sono sorde!
Non riescono a sentire i miagolii dei gattini e quindi ignorano le loro richieste di aiuto. Non tutti i gatti bianchi sono sordi e, per verificarlo, basta sottoporre il gatto a delle semplici prove acustiche, come il battito delle mani, ed osservare poi le sue reazioni. I gatti bianchi con gli occhi azzurri sono più facili alla sordità, mentre lo sono meno quelli bianchi con gli occhi arancione. Gatti bianchi con occhi di diverso colore sono sordi solo nell’orecchio che si trova sul lato dell’occhio azzurro.

Più igiene nella ciotola di Fido

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Per una buona profilassi si deve tener conto delle normali regole di igiene e pulizia, nonché del grado di affollamento degli animali soprattutto in spazi ristretti come i canili

Camoscio d’Abruzzo

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Un animale unico al mondo, che oggi vanta sempre più titoli e ragioni per essere chiamato non solo Camoscio d’Abruzzo, ma con migliore «spirito del tempo» Camoscio appenninico? L’importante ruolo del Gruppo camoscio Italia

L’importante ruolo del Gruppo camoscio Italia

È vero che i gatti trasmettono l’Aids?

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Assolutamente no! È impossibile.
Sebbene anche i gatti possano essere vittime di un virus causa di immunodeficienza acquisita, non possono trasmettere la malattia all’uomo, poiché si tratta di un virus diverso.
L’Aids felino o Fiv (Feline Immunodeficiency Virus) è una malattia infettiva specie-specifica, che può colpire solo i gatti, anche se nel sangue dei felini selvatici come leoni, tigri, giaguari, linci e leopardi ne sono stati ritrovati gli anticorpi.
I gatti si infettano venendo a contatto con i liquidi biologici di un soggetto infetto, in particolar modo con il sangue. Lotte, morsi e graffi sono le cause più comuni

Gargano, lo spettacolo della migrazione

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In corso lo studio finanziato dall’Ente Parco nazionale del Gargano sugli uccelli migratori. Sulla sommità dell’Isola di San Nicola, sono stati osservati in migrazione 800 Falchi pecchiaioli. Da segnalare l’avvistamento della rara Cicogna nera e di uno stupendo Storno roseo

I fiori di Bach nella cura degli animali

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I vecchi erboristi si basavano sulla forma, sul colore e sulle particolarità di ogni pianta per capirne il campo di utilizzo. Le proprietà delle erbe, tramandate nei secoli, sono state poi confermate dagli attuali studi scientifici

Perché i cani sono intelligenti?

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I nostri amici a quattro zampe ci sembrano intelligenti e, in un certo qual modo, lo sono. In realtà, però, è più giusto dire che il cane «sente» e «percepisce», piuttosto che «pensi» o «capisca». Infatti, sebbene si trovi ai primi posti nella scala zoologica dei mammiferi ed abbia un’ottima memoria, il cane non è in grado di astrarre, né di far progetti per il futuro. Può imparare più di 50 parole umane ed ha un’incredibile capacità di amare. Fra le razze più dotate, c’è sicuramente il Pastore tedesco, fra quelle un po’ meno reattive sembra collocarsi il Bulldog.

Gli Acari del Cane – La Rogna Demodectica

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Sono fastidiosi parassiti dell’uomo e di tutti gli animali domestici, poiché si localizzano nei follicoli piliferi del mantello e nelle ghiandole sebacee

Gli squali sulle tavole italiane

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Un team di scienziati incaricati dal Wwf ha sviluppato, per la prima volta, un’analisi della rete globale di commercio di squali e razze usando la teoria dei grafici, per dare un’immagine più chiara degli gli attori chiave, le relazioni e le proprietà delle reti che guidano i flussi di questo prodotto ittico di nicchia ma altamente commercializzato

Uccelli, 5 specie in pericolo

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Sono il gipeto, il capovaccaio, il grifone, l’aquila del Bonelli e la bigia padovana, ovvero tre avvoltoi, un’aquila e un piccolo passeriforme, tutte accomunate da un cattivo stato di conservazione, un basso numero di coppie e una limitata estensione della distribuzione geografica. Esaminate 300 popolazioni in esame: il 25% delle specie nidificanti a più elevato rischio di estinzione

Se l’orso è un problema è colpa dell’uomo

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Tempo di lettura: 3 minuti Intervista a Franco Tassi ֎Il movimento difesa orsi del Trentino interroga il Naturalista, Direttore storico del Parco Nazionale d'Abruzzo, Docente di Ecologia, e Coordinatore del Gruppo Orso Italia֎

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Dai rapaci protetti dall’eolico alla non gestione pugliese

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Monitoraggi inesistenti, una condotta regionale dannosa per l’ambiente

Eppure in un documento regionale, tutt’ora vigente e mai modificato, sono scandite le fasi di analisi e valutazione degli impatti possibili di impianti eolici con l’avifauna selvatica, imponendo monitoraggi prima della realizzazione e negli anni successivi ad essa