Il Centro studi naturalistici onlus ha attivato il progetto Life+ Tetrax, che ha lo scopo di salvare dall’estinzione questo uccello presente da almeno 20.000 anni nella nostra regione. In 64 musei italiani e in 91 stranieri sono custoditi reperti riferiti a questo uccello. A Foggia, dove vi è una importante collezione ornitologica, il museo resta chiuso e la stessa collezione, per errori storici di conservazione, è a rischio di trasformarsi in polvere
In 10 anni persi più di 100mila elefanti e più di 4000 rinoceronti
I bracconieri hanno colpito anche in Sud Africa dove la popolazione di leoni è diminuita del 42%. L’uomo ha gettato via tantissima natura ma la sfida contro l’estinzione si può ancora vincere. Con 10 Years challenge il Wwf lancia una raccolta fondi
La pernice bianca rischia di scomparire dall’Italia
È minacciata da cambiamenti climatici, turismo in alta quota, attività venatoria, espansione sciistica. Ridotta ormai in poche aree dell’arco alpino, assediata da un turismo insostenibile, la pernice bianca è presente con sole 5-8mila coppie a livello nazionale. L’impegno della Lipu
In Sicilia uccisa a fucilate giovane aquila di Bonelli
Wwf: «Situazione fuori controllo, bisogna immediatamente fermare questa strage». Continua l’emergenza bracconaggio
I test su topi inattendibili e fuorvianti
Dimostrato, con uno studio pubblicato sulla rivista «Proceedings of the National Academy of Sciences», che i risultati della sperimentazione sui topi non possono essere trasferiti sul modello umano per almeno tre diversi tipi di patologie (sepsi, traumi e ustioni). Messa in dubbio anche l’attendibilità dei test condotti sul cancro e sulle patologie cardiache
In Lombardia rapaci notturni a rischio
I cambiamenti climatici ne minacciano la sopravvivenza. Si evidenzia la necessità di preservare i siti Rete Natura 2000. La ricerca prevede che i cambiamenti climatici produrranno per il 2050 una contrazione della distribuzione potenziale di due specie di Strigiformi (civetta nana e civetta capogrosso) variabile tra il 23 e il 54%, a seconda delle specie e degli scenari climatici futuri considerati
Bracconiere siciliano ha ucciso Clara
Gravissimo atto nel Trapanese, il raro capovaccaio in viaggio verso l’Africa. In Sicilia caccia e bracconaggio fuori controllo, il Wwf chiede al presidente Musumeci di sospendere subito l’apertura anticipata della caccia
Lupo e orso, ora la politica è compatta
Gli interventi del ministro dell’Ambiente Sergio Costa e del ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio, contro la caccia di questi animali, sono stati colti con molto favore dalle associazioni ambientaliste
E in Toscana si parla di caccia al lupo
Il Wwf: «È inaccettabile che un Consiglio Regionale come quello della Toscana arrivi a parlare di caccia al lupo, prima di qualsiasi analisi, verifica e messa in opera puntuale e monitorata di possibili attività di prevenzione e senza aver mai fatto mea culpa per una legge regionale sui danni da lupo che fa acqua da tutte le parti e che è totalmente inapplicata e inapplicabile»
Stop alle pinne di squalo
«Vietato per sempre il finning nei mari europei». L’Eurodeputato Zanoni: poniamo per sempre fine ad una pratica barbara. Allargamento dei controlli a tutti i pescherecci attivi nelle acque marittime dell’Unione (non solo a quelli europei). Contrariamente a quello che può sembrare, i pescherecci in prevalenza sono americani ed europei
Salviamo le capre di Montecristo
Ne rimangono 250 in natura: l’Ufficio Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato e Bioparco insieme nel progetto di salvaguardia «Montecristo 2010». Introdotta in epoca storica, circa 7.000 anni fa, è geneticamente molto vicina al progenitore selvatico del Medio Oriente
Liberate i delfini
Dossier Enpa: le strutture non rispettano la normativa. Denuncia alla procura della repubblica. Richiesti il ritiro della licenza di Zoomarine, sollecitato un intervento urgente al Cites ed ai ministeri competenti. L’Ente protezione animali chiede in pratica la chiusura dei delfinari
Per qualche merendina in più muoiono oranghi, tigri, rinoceronti
Noemi dà voce al cartoon censurato in TV in Gran Bretagna. Un’indagine di Greenpeace ha scoperto che tra il 2015 e il 2017, 22 dei fornitori di olio di palma di Mondelēz, tra cui Wilmar (il più grande operatore mondiale di olio di palma), hanno distrutto oltre 70mila ettari di foresta pluviale, un’area grande quasi tre volte l’Isola d’Elba
Il gabbiano corso è in Puglia e chiede aiuto
֎Ha scelto questa regione come piattaforma di stazionamento e riproduzione nel mare Adriatico. Studiato dal 2016 ma è il valore massimo è stato raggiunto nel 2020 a Brindisi. Servono impegni di tutela per la colonia di Gabbiano corso dell’isolotto Giorgio Treviso con l’istituzione di una Zona di Protezione Speciale per non incorrere in un’eventuale procedura di infrazione Ue֎
Stiamo distruggendo la biodiversità italiana
Una specie su due è a rischio. Rane, pipistrelli e pesci d’acqua dolce in pericolo, flora costiera a forte rischio. In grave pericolo alcune specie della Sardegna. La situazione più critica è quella dei pesci di fiume e di lago, quasi tutti a rischio e minacciati dall’introduzione di altre specie a fini di pesca. In pericolo, tra gli altri, sono lo storione cobice (due specie di storioni si sono già estinte in Italia) e l’alosa
Nelle isole Salomone è caccia ai delfini
Ufficialmente la motivazione è il mancato pagamento degli indennizzi previsti per lo stop alla pesca dei cetacei e destinati a pagare le rette scolastiche dei bambini, a potenziare le infrastrutture e a sostenere l’economia del luogo. Ma dietro ci sarebbe un giro d’affari legato agli animali in cattività. L’Enpa: in una sola giornata massacrati 700 esemplari
Incendi – Una strage ignobile
Centinaia di testuggini terrestri sono morte nell’incendio di questa estate del Bosco Isola sul Gargano, la più importante struttura dunale italiana. I primi dati
SOS – Perché «cancellare» il camoscio d’Abruzzo?
Starebbe per subire un immotivato declassamento per iniziativa di tutti i Paesi europei (Italia compresa!). Il provvedimento, che non ha alcuna seria e fondata motivazione, sembra piuttosto frutto di scarsa competenza e ancor più limitata sensibilità ecologica: e potrebbe avere l’effetto di indebolire seriamente la tutela dell’animale, da sempre bramato da cacciatori e collezionisti di trofei, esponendolo così a rischi non del tutto remoti di futuri permessi di quote cacciabili o di immediata corsa al bracconaggio