Cinque associazioni unite nell’obiettivo di dare voce alle loro azioni nelle periferie italiane, luoghi ricchi di potenzialità e progettualità che troppo spesso vivono la marginalità del loro essere che contribuisce ad accrescere situazioni di degrado, insicurezza ed abbandono
Tre piattaforme su quattro non pagano royalty
Sono quelle entro le 12 miglia e il 40% è fermo. È urgente smantellare 64 strutture, alcune vecchie più di 40 anni, che hanno palesemente esaurito il loro ciclo di produzione e che devono essere rimosse prima che il mare e la ruggine provochino cedimenti nella struttura, con il rischio di causare disastri ambientali
1. Transizione o transazione? L’ecologia
In un ambiente più sano, c’è meno povertà e ci sono più lavoro, più sicurezza, più salute. Porlo in comparazione con altri temi, quanto all’attribuzione di spazi e risorse, è sostanzialmente sbagliato. Non considerando l’ambiente, ma altri fattori, come l’elemento base su cui disegnare il nostro futuro, metterebbe a rischio ciò che sarà o verrà in seguito
Riduzione dei contributi per il Sistri
«…valutare l’adozione di tutti gli atti necessari a ridurre adeguatamente il contributo annuale di iscrizione al Sistri previsto dal D.M. 18 febbraio 2011 n. 52, e successive modificazioni, dalla data del 1° gennaio 2016 e fino alla piena operatività, previo collaudo con esito positivo, del nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti realizzato dal concessionario che risulterà vincitore della gara…»
Per il clima è troppo tardi…
Pessimisti alcuni climatologi canadesi: «Se tutto questo fosse stato fatto 20 anni fa, allora potremmo dire che oggi siamo fuori dal pericolo dei 2 gradi in più di temperatura. Ormai si è attivato un processo fisico irreversibile che alimenta da solo il clima». Non ci resta che l’adattamento e gestire i milioni di profughi dell’ambiente che si riverseranno soprattutto in Europa
Va riscritta la Strategia energetica nazionale
Un parziale passo indietro alle perforazioni in mare o un espediente per evitare il refendum? Intanto, secondo gli ambientalisti «questo dimostra quanto improvvisate e strumentali fossero le norme pro-petrolieri, che hanno messo a rischio l’ambiente marino e le economie del mare, pur di andare a sfruttare giacimenti che non risolvono i nostri problemi energetici»
Rifiuti, si cresce se meglio gestiti
L’analisi traccia il quadro attuale della gestione dei rifiuti urbani nell’Unione europea, cercando poi di individuare le azioni e gli strumenti per cogliere gli obiettivi europei, facendo convergere i risultati dei vari Paesi; inoltre il lavoro valuta i possibili impatti di queste politiche in termini di crescita economica ed occupazionale
Per salvare le api stop ad alcuni pesticidi
L’Ue propone una sospensione per due anni ma non basta, sostiene Greenpeace. «Queste sostanze sono fonte di problemi per gli insetti impollinatori anche quando vengono utilizzati in colture diverse da quelle menzionate dalla proposta». Secondo l’Unep, l’84 per cento delle principali colture europee dipende dall’impollinazione degli insetti, capitanati dalle api
«Almeno il 55%», parte la macchina per la raccolta di firme
L’annuncio ufficiale dell’accettazione della proposta di legge di iniziativa popolare è apparso sulla «Gazzetta Ufficiale». Per intervenire concretamente nella riduzione della CO2 almeno del 55%, come suggerisce la presidentessa della Commissione Ue, Ursula von der Leyen e non come prevede il Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec) che ha un obiettivo di solo il 33%
Caccia, il Wwf scrive a Salvini
In appena un mese 2 morti e 13 feriti per incidenti di caccia, urgente mettere in campo misure preventive e definire nuove e più stringenti regole. Il pacifico godimento della natura non è più compatibile con la presenza di un esercito armato che gira tra le campagne per 5 mesi l’anno
Il Sistri fa i primi passi ma è già obsoleto…
«La tracciabilità dei rifiuti pericolosi e speciali è una priorità per tutti». Sarà istituita una gara internazionale per avere «un sistema di tracciabilità molto severo e per gravare il meno possibile sulle imprese»
Indicatori Eurostat sull’uso delle risorse naturali
Gli indicatori sono stati fissati per fornire un adeguato supporto statistico al programma per l’efficienza delle risorse in Europa. Si tratta di una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva
Assorinnovabili: spalma incentivi a spese delle rinnovabili
Tali norme potrebbero portare al fallimento della maggior parte delle iniziative imprenditoriali avviate nel corso degli ultimi anni, con un impatto in termini di minori entrate per l’erario quantificabile tra 500 e 700 milioni di euro e il rischio concreto di perdere oltre 10.000 posti di lavoro
Bosco edificabile? no del proprietario
֎Nel Genovese un piano urbanistico cambia la destinazione d’uso di un castagneto. Il proprietario è contrario e imbastisce una causa, ma il Consiglio di Stato gli dà torto perché la possibilità di costruire non è obbligatoria֎
Una carovana per salvare il diritto ai semi
I cittadini europei devono conoscere i rischi che stiamo correndo e chiedere una normativa sementiera che riconosca diritti collettivi sulle varietà locali, consenta agli agricoltori l’autoproduzione e il libero scambio delle sementi e la loro non brevettabilità. È di questi semi che abbiamo bisogno per l’agricoltura e il cibo del futuro
Ucraina, eolico e pasticci italiani
Il caso del parco eolico della Erg Wind Sardegna «Nulvi Ploaghe» (SS) da 121,5 MW. Il pensiero unico che vorrebbe la penisola coperta di torri eoliche e di specchi fotovoltaici per fornire, in modo intermittente e poco affidabile, appena una parte non maggioritaria del fabbisogno della sola energia elettrica, continua a produrre errori ed orrori
Rialzo delle bollette e stop del carbone in Usa…
Cresce il differenziale del prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica in Italia rispetto ai principali Paesi europei e cresce anche la domanda nazionale di gas… Si sta facendo quindi ancora troppo poco per garantire una diminuzione dei consumi, un’ottimizzazione delle procedure, un contenimento dei costi, uno sfruttamento di energie alternative, eolico e fotovoltaico in primis, e questo a discapito di quelle fonti fossili, inquinanti e derivanti da altri paesi dai quali di fatto l’Italia ancora dipende
Una campagna angosciante e senza ambiente…
Si promettono riduzione delle tasse e posti di lavoro, ma anche qui per crassa ignoranza, si trascura di sapere e di dire che rimediare a tutto questo ha costi elevati, ma benefici notevolmente superiori che consistono nel progressivo miglioramento diffuso della qualità della vita. La quale tanto più e tanto meglio si può realizzare garantendo di vivere in un ambiente sano e su un territorio sicuro