Troppo deboli gli standard di emissioni delle centrali a carbone

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In Ue potranno causare 71mila morti in più. I costi sanitari e la perdita di 23 milioni di giorni di lavoro si tradurrebbero per i contribuenti europei in un aggravio di 52 miliardi di euro tra il 2020 e il 2029. I nuovi standard di emissione europei saranno in vigore tra il 2020 e il 2029 e fisseranno le soglie per inquinanti quali biossidi di zolfo, ossidi di azoto, mercurio e particolato. Si tratta di composti i cui danni alla salute umana sono comprovati e documentati da un’ampia letteratura scientifica

Case sostenibili, ecco cosa ci aspetta

Tempo di lettura: 6 minuti Punto per punto le varie fasi L'iter che porterà all'approvazione definitiva del testo della direttiva prevede il completamento di diverse fasi. Per il momento la direttiva è stata votata e […]

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Quelli che il Sistri lo rianimano la settimana di Ferragosto

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Pubblicare nella settimana di Ferragosto manuali operativi riferiti ad un Sistema congelato per mesi è un colpo basso che riconferma il totale distacco tra l’Italia che legifera e l’Italia che lavora. Ma davvero si può pensare che quelle poche aziende che tentano di restare a galla in questo mare di lacrime si mettano a revisionare chiavette usb, black box, a verificare e riallineare i dati aziendali quando è stato già più volte dimostrato che questo Sistema, così come è stato concepito, non funziona?

Caccia, il regno della confusione legislativa

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Enpa: «impressionante pressappochismo di regioni e province che, per guadagnarsi facili consensi tra i cacciatori, non esitano a dare vita a veri e propri “mostri giuridici” pur di ampliarne i carnieri». L’incapacità delle istituzioni di far rispettare la legge emerge anche dalla preoccupante impennata del bracconaggio. È ancora in vigore l’articolo 842 del Codice civile, risalente al 1942, che consente ai cacciatori di entrare e sparare nei terreni privati, senza dover chiedere alcun permesso. Su questo il Wwf ha presentato ricorso alla Corte europea dei Diritti umani di Strasburgo

33 Zone speciali di conservazione in Basilicata

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È stata approvata l’intesa tra la Regione Basilicata e il ministero dell’Ambiente per designare con Decreto Ministeriale ulteriori 33 Zone speciali di conservazione, che si aggiungono alle 20 Zsc già designate sul territorio della Regione Basilicata, tra le quali 8 siti estesi a mare con habitat e specie marine

Come proteggere i mari e i migranti

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Presentati oggi e domani al Cnr, i risultati del progetto europeo Marsafenet «Network of experts on the legal aspects of Maritime Safety and security», coordinato dall’Isgi-Cnr, che delinea gli aspetti giuridici legati alla conservazione degli ecosistemi marini, sicurezza delle coste e flussi migratori

Firenze, Livorno, Lucca e Pisa firmano il Piano Mobilità

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Accordo di collaborazione tra Amministrazioni sulla Mobilità Sostenibile di Area Vasta e Metropolitana. Il Presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessore ai Trasporti Stefano Baccelli presenti all’atto

Fermare le trivellazioni e stop al finto ecologismo

Tempo di lettura: 6 minuti L’Adriatico sotto «attacco» Se davvero vogliamo abbattere le emissioni di gas serra, occorre fermare le nuove trivellazioni e smetterla di dire che il gas fossile è amico del clima perché […]

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L’Italia non combatte il legno illegale

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Non ha ancora adottato le norme sulle sanzioni e i controlli, senza le quali il Regolamento europeo del Legno (Eutr), che ha l’obiettivo di bloccare il commercio di legno illegale, non può essere applicato. Rischiamo di essere oggetto di una procedura di infrazione proprio durante il semestre di presidenza europea

Dalla spending review colpo mortale alle aree protette

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Dura presa di posizione del Forum ambientalista Puglia insieme ad altre associazioni. Molto grave si presenta la situazione del Parco nazionale dell’Alta Murgia, il quale sommando alle precedenti riduzioni di personale quelle previste dall’attuale manovra, rischia un ridimensionamento della dotazione organica di quasi il 50%

Caccia in deroga – La Lombardia sfida Stato e Ue

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«Persino Formigoni scrive al Consiglio di non approvare la legge: è illegittima e ci costerà cara». La Lipu fa partire la nuova denuncia al Commissario europeo all’Ambiente Potocnik e le richieste di intervento al Governo italiano

Le lobby di petrolio e gas e il clima impazzito

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Dura denuncia di Greenpeace: dal 2010 hanno speso più di 250 milioni di euro per fare pressione su Ue. Sono state responsabili del 7,4 per cento delle emissioni globali di gas serra tra il 1988 e il 2015

I governanti come… Chaplin

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Trump deve riflettere. Gli altri Stati si preoccupano dei mercati e dell’energia nucleare. E alcuni ambientalisti pensano che la molla economica, caricata dall’interesse per le energie alternative, riuscirà a compensare le cattive gestioni ecologiche. Ma si è proprio sicuri? Se dal cilindro, i poteri economici hanno tirato fuori un Trump, la stessa magia non potrebbe riuscire anche in altri Stati? Di fronte ad un’emergenza planetaria che galoppa i populismi insegnino…

>> Save the Children: i leader hanno mancato ai loro impegni per i bambini su migrazione, nutrizione ed educazione

Il piano italiano da 1,1 mld di euro per la transizione verde

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(Adnkronos) – La corsa verso un’economia più sostenibile e a zero emissioni nette ha ricevuto un ulteriore impulso con l’approvazione da parte della Commissione europea del piano italiano da 1,1 miliardi di euro. Questa mossa è in linea con il piano industriale del Green Deal, che mira a guidare l’Europa verso un futuro più sostenibile e a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili. Il regime approvato fa parte del quadro temporaneo di crisi e transizione per gli aiuti di Stato, adottato dalla Commissione europea nel marzo 2023 e successivamente modificato nel novembre 2023. Questo quadro è stato progettato per sostenere settori chiave che giocano un ruolo cruciale nell’accelerare la transizione verde e ridurre l’impatto ambientale. L’Italia ha presentato un piano ambizioso per sostenere investimenti mirati alla produzione di attrezzature fondamentali per la transizione verde. Con un budget di 1,1 miliardi di euro, il piano prevede sovvenzioni dirette per le imprese coinvolte nella produzione di batterie, pannelli solari, pompe di calore, turbine eoliche e altre tecnologie green cruciali. Le imprese che producono questi dispositivi, così come quelle che forniscono componenti essenziali per la loro fabbricazione, saranno idonee per ricevere aiuti finanziari.  La Commissione ha valutato attentamente il piano italiano e ha concluso che rispetta le condizioni stabilite nel quadro temporaneo di crisi e transizione. Gli aiuti saranno incentrati sulla produzione di attrezzature che favoriscono la transizione verso un’economia a zero emissioni nette e saranno assegnati entro il 31 dicembre 2025. Le sovvenzioni dirette varieranno da un minimo di 150 milioni di euro a un massimo di 350 milioni a seconda della regione e del tipo di attrezzature prodotte. Inoltre, le imprese situate in regioni ammissibili agli aiuti riceveranno incentivi aggiuntivi, mirati a promuovere lo sviluppo economico in aree meno sviluppate. Il quadro temporaneo di crisi e transizione, modificato nel novembre 2023, offre agli Stati membri diverse opzioni per fornire sostegno finanziario, compresi aiuti di importo limitato, sostegno alla liquidità, aiuti per compensare i prezzi elevati dell’energia e misure per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e la decarbonizzazione dei processi industriali. Con l’approvazione del piano italiano, si aprono nuove opportunità per le imprese che operano nel settore delle tecnologie verdi. L’accesso a finanziamenti e incentivi può favorire l’innovazione e la crescita, contribuendo allo sviluppo di soluzioni sostenibili e alla creazione di posti di lavoro nell’ambito della green economy. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Aiuto Ue alla Puglia per progetto cofinanziato

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L’intervento riguarderà il progetto su nuove tecnologie e servizi amministrativi innovativi nel settore della gestione delle risorse idriche. La cooperazione interesserà anche Portogallo, Grecia, Macedonia. L’aiuto è per applicare procedure più innovative e responsabili agli appalti pubblici con fondi europei

Un poligono militare è compatibile in un Parco?

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Il presidente Veronico: «Proprio nelle ore in cui l’Alta Murgia intraprende ufficialmente il percorso per il conseguimento della Carta europea per il Turismo Sostenibile, prendo atto con rammarico della prosecuzione delle attività militari. Questo Parco deve essere percepito come un luogo di pace e di serena convivenza. Chiederò immediatamente un incontro a tutti i parlamentari, in particolare a quelli dell’Alta Murgia, perché si attivino per modificare il quadro normativo ed impedire le operazioni militari nelle aree protette»

Ma queste trivelle convengono?

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La fattibilità ambientale. I costi. Il confronto con altre esperienze produttive. I termini in scadenza. L’Europa dovrà decidere

Un sistema per abbattere la CO2 cerca sponsor

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Il progetto si chiama Abes e contribuirebbe a ridurre notevolmente le emissioni nocive di automobili e di qualsiasi altro motore, anche industriale. È il frutto dell’inventiva di un texano

Clima, prime schermaglie dietro le quinte

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L’India: Non accetteremo diktat imposti da un occidente che è il vero reo di questa crisi climatica. La Russia: Gli scienziati e il popolo russo conoscono il problema del riscaldamento globale da tempo. Abbiamo anche soluzioni per evitare di superare i 2 gradi centigradi di temperatura in più, ma ad una condizione…

Bari una città «sciafoba»

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Una proposta interessante per utilizzare i finanziamenti in arrivo. Bari è una città che sembra temere qualsiasi tipo di ombreggiamento di strade e marciapiedi (si potano i lecci nelle vie del centro ad aprile inoltrato!)