Il bioregionalismo, risposta al crollo dei mercati

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In Italia dalla fine degli anni 60 ad oggi sono andati perduti il 25% dei terreni agricoli con gravi conseguenze per la situazione idrogeologica del paese. Questo fenomeno è in gran parte dovuto alla spinta su l’acceleratore di quel modello economico che il nostro Pianeta non può più sostenere. È giunto il momento di fermare politici, economisti e uomini di finanza, senza scrupoli o ignoranti (il risultato è lo stesso) ribadendo la centralità dell’Uomo su ogni mercato, su ogni libero scambio, su ogni assurda teoria economica che non veda come oggetto della sua funzione il nostro Pianeta

Riciclare i rifiuti per impattare meno sul territorio

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Legambiente ad Ecomondo ha presentato il primo rapporto dell’osservatorio Recycle: «Grazie all’uso dei materiali riciclati sarebbe possibile chiudere almeno 100 cave e ridurre l’impatto ambientale complessivo: minor consumo di acqua, combustibili fossili, emissioni di gas serra»

No agli Ogm – Il Tar rigetta il ricorso

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Resta in piedi divieto per il mais MON810. «Quando sussistono incertezze riguardo all’esistenza o alla portata di rischi per la salute delle persone si legge nella sentenza possono essere adottate misure protettive senza dover attendere che siano esaurientemente dimostrate la realtà e la gravità di tali rischi»

Le potature del verde urbano utili a fini energetici

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Il ministero dell’Ambiente specifica che, fermo restando l’esclusione dal campo di applicazione della normativa in materia di rifiuti prevista per i residui di potatura derivanti da attività agricole e reimpiegati in attività agricola o per la produzione di energia, i residui derivanti da attività di manutenzione del verde possono essere qualificati come sottoprodotti a patto che rispettino i 4 requisiti definiti dall’art. 184 bis del Testo Unico Ambientale

Risoluzione Ue per un Santuario Artico

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Questo atto rappresenta una chiara rottura rispetto alle posizioni attuali dei Paesi membri del Consiglio Artico, come la Norvegia e la Russia che si sono opposte all’istituzione di un’area protetta nella regione artica. Soddisfazione di Greenpeace recentemente impegnata in una corposa campagna di protezione

Campagna social per fermare il Sistri

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È una situazione paradossale in cui il Governo stesso ammette che il sistema è inefficiente posticipando l’entrata in vigore della sua operatività ma chiede in ogni caso il pagamento dei contributi, fissando le ammende per gli inadempienti già dal prossimo febbraio

Ogm – Un decreto vieta la coltivazione del MON810

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Plauso della Cia: «Siamo fermamente convinti che gli Ogm non servono alla nostra agricoltura diversificata e saldamente legata alla storia, alla cultura, alle tradizioni delle variegate realtà rurali. La nostra contrarietà non è ideologica. Siamo, infatti, convinti che in Italia ed in Europa è possibile produrre colture libere da biotech, con beneficio per l’ambiente, la salute, nonché per migliorare il reddito degli agricoltori e degli allevatori»

Smaltimento moduli FV – Un rinvio penalizzante

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L’ulteriore proroga di tre mesi è iniqua e penalizza chi, come i produttori nazionali di moduli Fotovoltaici, aveva investito ingenti risorse per ottemperare alle specifiche prescrizioni nei tempi e nei modi dettati dalla normativa. Il Presidente di Comitato Ifi: uno schiaffo all’industria nazionale dei moduli FV, avvantaggiando invece quei consorzi, produttori e importatori appartenenti a gruppi multinazionali, per lo più cinesi

I rifiuti elettrici accelerano le normative italiane no

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Tra le novità della direttiva Raee 2012/19/UE vi sono obiettivi più alti di raccolta dei rifiuti tecnologici rispetto a quelli ora in vigore: entro il 2016 il target di raccolta dovrà essere pari al 45% del peso delle apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato nei tre anni precedenti, percentuale che, nel 2019, dovrà arrivare al 65% oppure, in alternativa, all’85% del peso dei Raee prodotti nello Stato membro

Alta Murgia e Poligono arrivano a Roma

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Cesare Veronico: «Intendiamo ribadire che le nostre iniziative hanno come unico obiettivo quello di porre fine alle esercitazioni militari all’interno delle aree naturali protette partendo dalla convinzione, sostenuta da tutta la Comunità del Parco, che esse siano incompatibili con le finalità dei Parchi e delle Riserve naturali nazionali, regionali e provinciali; non vi è alcuna volontà di animare uno scontro tra pacifisti e militari»

Politiche ambientali post elezioni… e si aspettano risposte!

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Le partite aperte nel settore sono molteplici e si attende, da chiunque vada al Governo, di sapere quali saranno i provvedimenti che verranno presi in tema di Sistri, modifiche al Testo unico ambientale, Tares. Inoltre si attendono da anni alcuni decreti ministeriali fondamentali per l’applicazione del diritto ambientale, tra cui il Decreto ministeriale sulla disciplina dell’Albo nazionale gestori ambientali e il Decreto ministeriale sull’assimilazione dei rifiuti urbani annunciato da tempo dall’art. 195 del Tua

Clima, prime schermaglie dietro le quinte

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L’India: Non accetteremo diktat imposti da un occidente che è il vero reo di questa crisi climatica. La Russia: Gli scienziati e il popolo russo conoscono il problema del riscaldamento globale da tempo. Abbiamo anche soluzioni per evitare di superare i 2 gradi centigradi di temperatura in più, ma ad una condizione…

I nostri rifiuti tutti on line

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Sia la produzione rifiuti sia i dati dell’differenziata di tutti i comuni italiani. Le informazioni sono suddivise anche per frazione merceologica (carta, legno, plastica, rifiuti elettronici ecc.) e la copertura temporale riguarda gli anni 2010, 2011, 2012 e 2013. Il portale si arricchirà a breve di due ulteriori sezioni: il quadro degli impianti di gestione dei rifiuti urbani; e i costi sostenuti dai comuni per il servizio di igiene urbana

Green economy e biodiversità

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Il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando vuole la massima partecipazione. Natura e Parchi «costituiscono un sistema integrato di sviluppo che, seppur implementabile, rappresenti l’esempio tangibile dell’effettiva percorribilità di un modello che vede nella conservazione e nello sviluppo della biodiversità il motore primario per il conseguimento di benessere sociale e di opportunità di sviluppo locale durevole e sostenibile»

Prevenzione, prevenzione e ancora prevenzione…

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«Se davvero Casa Italia vorrà affermarsi con il modo nuovo dell’abitare servirà davvero cambiare radicalmente il modo di pensare di tutte le componenti che costituiscono l’industria delle costruzioni: progettisti, imprese, pubblica amministrazione, committenza. Ma anche sociologi, urbanisti, ricercatori, analisti. Tutti in grado di partecipare al disegno di città nuove in grado di rispondere alle nuove esigenze del vivere civile. E senza dimenticare, spiace rilevarlo, l’imprescindibile esigenza di controlli e verifiche che stronchino sul nascere quei fenomeni corruttivi che troppe volte sono stati alla base di drammi e tragedie»

Biocarburanti, si punta a ridurre l’impatto della produzione sul clima

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Sarà limitata al 5% la quota di biocarburanti derivati da alimenti utilizzabile ai fini del conseguimento dell’obiettivo del 10% di energie rinnovabili fissato dalla direttiva sulle energie rinnovabili

Agricoltura e pesca, accordo fra Regioni del Sud

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A difesa delle principali colture mediterranee quali cereali, ortofrutta e olivicoltura. Si costituirà una cabina di regia permanente tra gli assessori delle regioni del Mezzogiorno finalizzata alla individuazione di strategie condivise

Caccia – Una bufera sulla pseudoriforma

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Il ministero dell’Agricoltura vuole aprire la caccia nei Parchi. Il No dell’On.le Zanoni. Un riforma insensata e assurda. Zanoni: non assisterò in silenzio allo sterminio della fauna. Il Wwf: se si ritiene necessaria o opportuna una riforma della legge quadro sulla caccia, questa deve esclusivamente essere finalizzata ad una maggior tutela della fauna ed al rigoroso rispetto delle regole europee ed internazionali, ad iniziare dall’applicazione della Convenzione internazionale sulla tutela della biodiversità

Burocrazia arma letale per i Parchi

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Burocrazia inutile e dispendiosa, ripetitiva e caotica, sono mali ben noti. Ma sul fronte della natura causano danni ancor più gravi perché distruggono la motivazione e il senso di appartenenza degli addetti ai lavori e finiscono con l’impantanare la situazione. L’allarme lanciato dal Comitato parchi sin dal 1996

Rifiuti, l’Italia non legifera e paga multe…

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La direttiva relativa ai rifiuti ha l’obiettivo di proteggere la salute umana e l’ambiente e gli Stati membri in questo hanno il compito di assicurare lo smaltimento e il recupero dei rifiuti, nonché di limitare la loro produzione, in particolare promuovendo tecnologie pulite e prodotti riciclabili e riutilizzabili