(Adnkronos) – Una delegazione dei talebani guidata da Zabihullah Mujahid, portavoce del movimento che nell'agosto del 2021 riprese il controllo dell'Afghanistan, parteciperà a una conferenza delle Nazioni Unite in programma il 30 giugno e il primo luglio a Doha, in Qatar. Ma la loro presenza è un caso. I talebani, come riporta un articolo del Guardian, hanno espressamente legato la loro presenza al fatto che nessuna afghana sia autorizzata a partecipare alla riunione dell'Onu organizzata per discutere l'approccio della comunità internazionale al Paese e che i diritti delle donne non vengano messi all'ordine del giorno. Nel tentativo di portare i talebani al tavolo delle trattative, l'Onu ha ceduto alle loro richieste, come ha sottolineato l'ex ministra afghana per gli Affari femminili, Sima Samar. "Questa situazione è una sottomissione indiretta alla volontà dei talebani. Il diritto, la democrazia e la pace sostenibile non sono possibili senza includere metà della popolazione della società che è costituita da donne. Non abbiamo imparato nulla dagli errori del passato.", ha dichiarato. Habiba Sarabi, un'altra ex ministra e prima governatrice donna dell'Afghanistan, ha affermato che la comunità internazionale sta dando priorità all'impegno con i talebani rispetto ai diritti delle donne. "Purtroppo la comunità internazionale vuole trattare con i talebani ed è per questo che la loro agenda è sempre stata più importante per loro delle donne afghane, della democrazia o di qualsiasi altra cosa", ha sostenuto Heather Barr, di Human Rights Watch, ha aggiunto: "Ciò che sta accadendo in Afghanistan è la più grave crisi dei diritti delle donne nel mondo e l'idea che le Nazioni Unite convochino un incontro come questo senza discutere dei diritti delle donne e senza includere le donne afghane è incredibile". I talebani non hanno partecipato a precedenti incontri delle Nazioni Unite all'inizio di quest'anno, con il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, che spiegò che il gruppo aveva presentato una serie di condizioni per la sua partecipazione che "ci negavano il diritto di parlare con altri rappresentanti della società afghana" e che erano "inaccettabili". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Talebani a conferenza Onu a Doha, la richiesta: niente donne afghane. E’ polemica
Roma, incendio nella notte a San Basilio: capannone in fiamme
(Adnkronos) –
Vasto incendio nella notte in zona San Basilio, periferia di Roma. Le fiamme si sono sviluppate, per cause ancora da accertare, in un capannone in via Scorticabove, presso la ditta Barone Autotrasporti. Il rogo ha interessato un’area di circa 3mila metri quadri e una grossa colonna di fumo si è alzata nel cielo. Sul posto, poco prima della mezzanotte, sono intervenuti i vigili del fuoco con vari mezzi, tra cui 4 autobotti. Non ci sono stati feriti. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ucraina-Belgio, lo striscione per il soldato Grenki – Video
(Adnkronos) – Un enorme striscione srotolato durante il match Ucraina-Belgio a Euro 2024. Sugli spalti viene mostrata l'immagine del soldato Nazariy 'Grenki' Grintsevich, caduto nella guerra che l'Ucraina combatte contro la Russia. Il volto di Grenki viene realizzato unendo i ritratti di altri 182 soldati caduti, tutti tifosi di calcio. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Roma, rapina e spari in parcheggio hotel: 55enne ferito grave
(Adnkronos) –
Tentata rapina finita male nel sangue a Roma, in zona Eur. Un 55enne è rimasto gravemente ferito da un colpo di pistola sparato da un 47enne. Il fatto è avvenuto in un parcheggio di un hotel in via dell’Oceano Pacifico. Il 55enne, colpito all’addome, è stato trasportato all’ospedale San Camillo dove si trova ricoverato in gravi condizioni in terapia intensiva. Anche il rapinatore è rimasto ferito a una gamba e si trova ora al Sant’Eugenio. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della Squadra mobile che indagano sul caso. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Meloni a Catania, visita a Gigafactory 3Sun – Video
(Adnkronos) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata alla gigafactory 3Sun, del gruppo Enel, di Catania, che si appresta a passare, entro la fine dell'anno, dagli attuali 200 megawatt (MW) circa a 3 gigawatt (GW), diventando così la più grande fabbrica per la produzione di celle e moduli solari in Europa. Meloni è stata accolta, tra gli altri, dal presidente della regione Renato Schifani e dall’ad di Enel Flavio Cattaneo, da Bernardo Mattarella (Invitalia), dal ministro Nello Musumeci, dal prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, dal sindaco di Catania Enrico Trantino e dal presidente Ars Gaetano Galvagno. Per sviluppare il sito etneo Enel Green Power ha ottenuto un pacchetto di 560 milioni di euro di finanziamenti grazie alla collaborazione tra la Banca europea per gli investimenti (Bei), sostenuta da InvestEU, e un pool di banche italiane, guidate da UniCredit e comprendente Bper Banca (Corporate & investment banking) e Banco Bpm, affiancate da Sace. Il progetto supporta la più ampia missione di REPowerEU: contribuire a raggiungere l'obiettivo dell'Unione europea di produrre quasi 600 GW di energia da fonte solare entro il 2030, riducendo in parallelo la dipendenza dalle importazioni di gas e diversificando gli approvvigionamenti di componenti fotovoltaiche da quelle cinesi. La Gigafactory 3Sun coniuga ricerca e innovazione per produrre moduli fotovoltaici bifacciali a elevate prestazioni che catturano la luce solare da entrambi i lati. La tecnologia innovativa impiegata rende 3Sun l'impianto di produzione fotovoltaica maggiormente automatizzato al mondo, in grado di operare in regime di ciclo continuo, 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Papa: “La droga è una piaga, non va liberalizzata”
(Adnkronos) – "Una riduzione della dipendenza dalle droghe non si ottiene liberalizzandone il consumo, questa è fantasia, come è stato proposto, o già attuato, in alcuni Paesi". Lo ha sottolineato il Papa in occasione dell'udienza generale in piazza San Pietro. "Avendo conosciuto tante storie tragiche di tossicodipendenti e delle loro famiglie, sono convinto che è moralmente doveroso porre fine alla produzione e al traffico di queste sostanze pericolose. Quanti trafficanti di morte ci sono, spinti dalla logica del potere e del denaro a ogni costo", sottolinea. "Questa piaga, che produce violenza e semina sofferenza e morte, esige dalla società nel suo complesso un atto di coraggio", è l'appello del pontefice. “Ogni credente deve sentirsi libero di proporre – mai imporre! – la propria religione ad altre persone, credenti o no. Ciò esclude ogni forma di proselitismo, inteso come esercitare pressioni o minacce; deve respingere ogni tipo di favori finanziari o lavorativi; non deve approfittare dell’ignoranza delle persone” ha evidenziato il Papa incontrando una delegazione di musulmani che vivono a Bologna. “Oltre a ciò, i matrimoni tra persone di religioni diverse non devono essere occasione per convertire il coniuge alla propria religione. Cari amici, auspico che, là dove vivete, possiate mantenere buoni rapporti con la Chiesa cattolica: con il Vescovo, con il clero e con i fedeli, nel rispetto reciproco e nell’amicizia”, ha detto Bergoglio. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Borsa Milano affonda, oggi chiude a -2,81%
(Adnkronos) – La Borsa di Milano è la peggiore d'Europa nell'ultima seduta della settimana. Piazza Affari, che archivia la seduta a -2,81% con il Ftse Mib a 32.665 punti. A Parigi il Cac 40 cede il 2,66% a 7.503, a Francoforte il Dax perde l'1,43. In rosso anche Madrid, a -0,70%. Più cauta Londra, dove il Ftse 100 chiude a -0,16%. Le performance peggiori a Piazza Affari sono quelle delle banche: Unicredit maglia nera cede il 5,54% a 32,535 euro. Bper chiude a -3,55%, Mps a -3,45% e Intesa Sanpaolo a -2,49%. Male anche Leonardo (-5,28%), Iveco (-5,12%) e Stellantis (-4,27%). Tra le peggiori anche le utilities, con Hera che chiude a -4,23%, A2a a -3,40% e Enel a -3,31%. —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Fascicolo sanitario elettronico, cos’è e come opporsi al pregresso entro il 30 giugno
(Adnkronos) – Scade il 30 giugno il termine per opporsi al caricamento dei propri dati e dei documenti clinici precedenti il 19 maggio 2020 nel Fascicolo sanitario elettronico. Ma cos'è e cosa bisogna fare per opporsi al caricamento? Il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) è la cartella digitale che dovrebbe rilanciare il Servizio sanitario nazionale rendendo più efficiente e omogeneo l'accesso da parte dei medici alle informazioni durante le visite diagnostiche, gli esami specialistici o situazioni di emergenza. Il FSE 2.0 contiene i seguenti dati e documenti, riferiti anche alle prestazioni erogate al di fuori del Servizio sanitario nazionale: dati identificativi e amministrativi dell'assistito (esenzioni per reddito e patologia, contatti, delegati) referti verbali pronto soccorso lettere di dimissione profilo sanitario sintetico prescrizioni specialistiche e farmaceutiche cartelle cliniche erogazione farmaci a carico SSN e non a carico SSN vaccinazioni erogazione di prestazioni di assistenza specialistica taccuino personale dell'assistito dati delle tessere per i portatori di impianto lettera di invito per screening. Il profilo sanitario sintetico, o 'patient summary', è il documento socio-sanitario informatico redatto e aggiornato dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta che riassume la storia clinica dell'assistito e la sua situazione corrente conosciuta. La finalità del profilo sanitario sintetico è di favorire la continuità di cura. Il taccuino personale dell'assistito è invce una sezione riservata del FSE all'interno della quale il cittadino può in autonomia inserire, modificare, integrare ed eliminare dati e documenti personali relativi ai propri percorsi di cura. Queste informazioni sono, ovviamente, distinte dalle altre in quanto non certificate dai professionisti sanitari e l’assistito può scegliere se e a chi renderle visibili. Per chi non lo ha ancora fatto, l’opposizione al caricamento di dati e documenti generati da eventi clinici riferiti alle prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale antecedenti al 19 maggio 2020 va effettuata attraverso il portale Sistema tessera sanitaria all’indirizzo www.sistemats.it. La scelta può essere revocata e nuovamente registrata nel Sistema tessera sanitaria più volte, fino al 30 giugno. Il sistema selezionerà l’ultima indicazione caricata cronologicamente. Il mancato accesso al servizio online "Fse – Opposizione al pregresso" o l’accesso al servizio senza registrare la propria opposizione – avverte il ministero – comporterà il caricamento automatico dei propri dati e i documenti sanitari disponibili e antecedenti al 19 maggio 2020 nel Fse. Possono opporsi al pregresso i cittadini con assistenza sanitaria o stranieri temporaneamente presenti in Italia. Si accede al servizio online con gli strumenti di identità digitale (Spid, carta d’identità elettronica, carta nazionale dei servizi), oppure con tessera sanitaria e codice Stp (Straniero temporaneamente presente). Le persone che non hanno la possibilità di accesso digitale, possono essere assistite da intermediari autorizzati presso la propria Asl o per il personale navigante o aeronavigante presso gli ambulatori Usmaf-Sasn del ministero della Salute —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Alimenti, Dabiankov (Assobibe): “Momento complicato per settore bibite analcoliche”
(Adnkronos) – "Il settore è in un momento complicato. Il 2023 si è chiuso con un calo dei volumi del 5%. La fiammata inflattiva ha pesato, la restrizione del potere d'acquisto da parte dei consumatori si sente molto nel nostro comparto. L'inizio del 2024 non è stato positivo e purtroppo ci sono diversi ulteriori elementi, tra cui il meteo. Siamo un comparto che vive molto la stagionalità. Abbiamo visto una primavera fredda, l'estate stenta e questo produce chiaramente una ulteriore timidezza da parte dei cittadini negli acquisti di soft drink”. È l’analisi di David Dabiankov Lorini, vice presidente di Assobibe, associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia, intervistato a Milano da Adnkronos a margine dell’assemblea pubblica dell’associazione “Convivialità Made in Italy: le bevande analcoliche tra svago e consapevolezza”. Durante l’incontro sono stati illustrati i risultati della ricerca “Bevande analcoliche come Comfort Food: il valore, il significato e le emozioni”, condotta da Euromedia Research. Dall’indagine emerge che le bevande analcoliche occupano un posto speciale nelle abitudini di consumo degli italiani. Nonostante le difficoltà, il settore ha cercato di non scaricare a valle i costi sostenuti dalle aziende: “Le imprese sono costantemente impegnate su questo. Se già ci sono altre difficoltà sulle scelte d'acquisto, i prezzi diventano un problema. C'è uno sforzo e c'è stata una riduzione anche rispetto ai semestri precedenti. Però bisogna essere ancora più attenti nel non avere ulteriori elementi di incertezza e gravami proprio sui costi delle bibite analcoliche”, conclude. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Mezzogiorno, Lo Bosco (Rfi): “Zes unica valorizza ruolo Sicilia”
(Adnkronos) – “La Zes unica valorizza il ruolo della Sicilia, che è piattaforma strategica nel Mediterraneo. Si tratta di armonizzare le reti infrastrutturali e finalmente, come diceva già il Libro bianco 2001 dell’Unione europea, realizzare per il trasporto delle merci una intermodalità virtuosa. Bisogna puntare far crescere le ferrovie e le vie del mare creando degli interporti, degli autoporti, creando una interconnessione della rete con i porti, ma anche con gli aeroporti, perché ci sono delle merci che viaggiano con sistema a cargo". Così Dario Lo Bosco, presidente di Rfi, parlando a margine del convegno 'Zes unica, una grande opportunità per il Mezzogiorno?' organizzato, a Palermo, dalla Fondazione Magna Grecia. "Con la regia del governo Meloni – prosegue – con il ministro Fitto e con il ministro dei Trasporti Salvini si tratta di ottimizzare questa rete infrastrutturale, perché una rete infrastrutturale ha un valore che cresce al quadrato con il grado di interconnessione dei nodi". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Biden, il discorso sullo Stato dell’Unione: “Il mio messaggio per Putin: non mi inchino”
(Adnkronos) – "La storia ci guarda, non mi inchinerò a Putin. Il mio messaggio per il presidente Putin è semplice: non ce ne andremo, non ci inchineremo. Io non mi inchinerò. Dobbiamo dare all'Ucraina gli aiuti che chiede". Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, tiene per circa 1h15' il discorso sullo Stato dell'Unione alla Camera dei Rappresentanti e davanti ai membri del Congresso rinnova l'appello a sbloccare il pacchetto da 60 miliardi con armi e aiuti per Kiev. La politica estera è il primo tema che il presidente affronta nel suo discorso: Biden, tra attacchi ripetuti a Donald Trump, definito più volte "il mio predecessore" senza esplicito riferimento al nome, spazia a 360 gradi tra economia, diritti civili, politiche sociali. "La storia ci guardava 3 anni fa, quando un'insurrezione investì questi luoghi. Molti di voi erano qui in uno dei giorni più bui. Abbiamo visto tutti che a insorgere non erano patrioti, erano persone che volevano fermare il pacifico trasferimento di poteri e ribaltare la volontà popolare" dopo le elezioni 2022, dice ricordando "la più grande minaccia alla democrazia americana dai tempi della Guerra Civile. Ma hanno fallito, l'America ha resistito e la democrazia ha prevalso". "Non si può amare il proprio paese solo quando si vince", è l'affondo contro Trump.
"Mandatemi una legge bipartisan sulla sicurezza", dice invocando la svolta che consenta alla Camera dei Rappresentanti, a maggioranza repubblicana, di superare lo stallo sugli aiuti all'Ucraina con una legge complessiva che comprenda anche il tema della sicurezza del confine con il Messico. Biden esordisce ricordando il discorso pronunciato dal presidente Franklin Delano Roosevelt nel 1941. "Ora siamo noi che affrontiamo un momento senza precedenti nella storia e il mio scopo stasera è svegliare il Congresso, avvisare il popolo americano che neanche questo è un momento ordinario", dice Biden. "Se qualcuno pensa che Putin si fermerà all'Ucraina, vi assicuro che non lo farà", aggiunge Biden tra gli applausi della Camera. "L'Ucraina può fermare Putin se noi siamo accanto all'Ucraina e forniamo le armi di cui ha bisogno. E' tutto ciò che l'Ucraina sta chiedendo: non chiedono soldati americani e infatti non ci sono soldati americani sul suolo ucraino e io sono determinato a proseguire in questa direzione. In questo momento gli aiuti ucraini sono bloccati da chi vuole rinunciare alla nostra leadership mondiale", dice ancora. "Non è passato molto tempo da quando un presidente repubblicano di nome Ronald Reagan tuonò: 'Mr. Gorbaciov, abbatti questo muro'", afferma ricordando l'intervento di Reagan a Berlino. "Ora, il mio predecessore, un ex presidente repubblicano, dice a Putin: 'Fai quello che diavolo vuoi'. Questa è una citazione. Un ex presidente lo ha effettivamente detto, inchinandosi davanti a un leader russo. Penso che sia scandaloso, pericoloso e inaccettabile", afferma chiamando ancora in causa Trump.
Un passaggio contro Trump viene sottolineato dall'urlo "bugie" che parte dall'Aula. Secondo i media americani, a gridare è il deputato repubblicano Derrick Van Orden. Il discorso di Biden non è nemmeno a metà ma, secondo la Cnn, diversi repubblicani abbandonano la Camera senza ascoltare tutto l'intervento. "Questo non è degno di un presidente. È totalmente un discorso della campagna elettorale", dice il deputato Max Miller.
"L'America è membro fondatore della Nato e abbiamo reso la Nato più forte che mai", dice ricordando l'ingresso della Finlandia e quello appena avvenuto della Svezia. "Dico al Congresso: dobbiamo opporci a Putin, la storia ci guarda. La storia ci guarda. Se gli Stati Uniti si defilano, l'Ucraina sarà a rischio. L'Europa sarà a rischio, il mondo libero sarà a rischio. Il mio messaggio per il presidente Putin è semplice: non ce ne andremo, non ci inchineremo. Io non mi inchinerò", ripete. "Quando l'America va al tappeto, ci rimettiamo in piedi. Continuiamo ad andare avanti. Questa è l'America, questo è il popolo americano. E' per merito vostro che l'America sta tornando e che il nostro futuro è luminoso. E' per merito vostro che stasera possiamo dire che lo Stati dell'Unione è forte e diventerà ancora più forte", dice Biden dopo il 'capitolo economico' del suo discorso, mentre dall'Aula si alza il coro 'altri 4 anni, altri 4 anni' con l'auspicio della rielezione a novembre. Come anticipato, Biden annuncia il piano per la costruzione di un porto temporaneo a Gaza per agevolare l'arrivo di aiuti umanitari alla popolazione. "Darò istruzioni all'esercito americano di condurre una missione di emergenza per stabilire un porto provvisorio Mediterraneo, sulla costa di Gaza, che possa ricevere grandi spedizioni di cibo, acqua, medicine e ripari temporanei", dice il presidente evidenziando che "non ci saranno truppe americane sul terreno". "Un porto provvisorio consentirà un massiccio aumento della quantità di assistenza umanitaria che arriva a Gaza ogni giorno. Israele deve consentire più aiuti a Gaza e garantire che gli operatori umanitari non vengano colpiti dal fuoco incrociato", dice. In chiusura, Biden tocca un tema che diventerà probabilmente centrale nel corso della campagna per le elezioni: l'età "So che potrebbe non sembrare, ma sono in giro da un po'", dice l'81enne presidente, il più anziano ad aver mai ricoperto l'incarico. "Quando si arriva alla mia età certe cose diventano più chiare che mai. Conosco la storia americana. Ho visto più volte il contrasto tra le forze in competizione nella battaglia per l'anima della nostra nazione, tra coloro che vogliono riportare l'America al passato e coloro che vogliono portare l'America nel futuro", aggiunge. "Mi è stato detto che sono troppo vecchio. Da giovane o da vecchio, ho sempre saputo che cosa dura. Ho conosciuto la nostra stella polare, l'idea stessa degli americani, secondo cui siamo tutti creati uguali, meritiamo di essere trattati allo stesso modo per tutta la vita. Non siamo mai stati pienamente all'altezza di quell'idea. Non ce ne siamo nemmeno mai allontanati. E non la abbandonerò ora", scandisce. "Sono fiducioso, lo sono davvero. Sono ottimista. Cari americani, la questione per la nostra nazione non è quanto siamo vecchi. Ma quanto sono vecchie le nostre idee. Non si può guidare l'America con idee vecchie". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ferragosto con blackout all’Argentario, il sindaco: “Troppa gente, ticket come a Venezia”
(Adnkronos) – Due giorni di blackout a cavallo di Ferragosto per il comune di Monte Argentario, con i due paesi di Porto Ercole e Porto Santo Stefano alle prese con oltre 48 ore di buio, senza aria condizionata né frigoriferi o acqua, spesso portata da pompe a pressione. Il tutto si è tradotto in cibo buttato, disservizi e una fuga anticipata dalle vacanze dalla provincia di Grosseto. Dal 14 agosto infatti, dei guasti alla linea elettrica hanno portato a una interruzione totale della corrente. "Dopo due giorni, alcune zone sono ancora al buio", conferma all'Adnkronos il sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli. "Stiamo andando verso un uso massiccio dell'elettricità, e noi non siamo attrezzati. Da questo inverno stiamo lavorando per aumentare la capacità della rete ma qui si tratta di un problema di distribuzione". Oltre 48 ore al buio significano "danni di immagine ma soprattutto danni economici per tutte quelle attività che non sono riuscite a lavorare: alberghi, ormeggiatori, bar, ristoranti e tutti i negozi che sono stati costretti a gettare cibi ormai avariati". D'altra parte, "i consumi aumentano, ma la rete rimane la stessa. Bisognerebbe avere il coraggio di dire – conclude il sindaco di Monte Argentario – che la gente non dovrebbe più venire a Porto Ercole e Porto Santo Stefano. Magari facendo pagare il ticket, come a Venezia". I lavori Enel sono proseguiti tutta la notte, con l'installazione di 5 power station (3 per Porto Santo Stefano e 2 al servizio di Porto Ercole) e gruppi elettrogeni più piccoli. Tutte le utenze, salvo pochissime eccezioni, sono già alimentate. Il tutto, fa sapere l'azienda, sarebbe stato causato da un guasto a una dorsale elettrica: a tal riguardo, Enel afferma di aver già fatto richiesta per la realizzazione di nuove cabine elettriche e dorsali per ampliare la capacità della rete. Per chi all'Argentario invece lavora, sono state giornate difficili e di comunicazioni mancanti o disattese: "Molte attività sono state costrette a chiudere, i ristoranti che hanno invece deciso di lavorare hanno fatto un servizio ridotto a pochissime pietanze. E la sera di Ferragosto non ha lavorato praticamente nessuno. Noi non abbiamo potuto lavare le barche e molte si sono ritrovate con le batterie scariche per non averle potute ricaricare", raccontano Mauro e Andrea De Angelis che lavorano a uno dei pontili di Porto Ercole, La Boma. Disagi anche per chi ha deciso di restare: "Non potevamo fare la doccia, non potevamo usare le carte di credito né i bancomat. Solo contanti. La corrente è tornata poco prima dell'una di stanotte", racconta una turista. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Gaza, il ‘progetto’ del genero di Trump: “Lungomare affare immobiliare”
(Adnkronos) –
Jared Kushner, il genero di Donald Trump che è stato il suo principale consigliere per il Medio Oriente alla Casa Bianca, è convinto che il "lungomare di Gaza" abbia un potenziale "grande valore" immobiliare. E ritiene anche gli israeliani dovrebbero trasferire i civili palestinesi di Gaza in un'area del deserto del Negev. Il marito di Ivanka Trump, rampollo di una famiglia di immobiliaristi ebrei del New Jersey, ha rilasciato queste controverse dichiarazioni durante un intervento alla Harvard University nelle scorse settimane, riporta oggi il Guardian. "Le proprietà sul lungomare di Gaza potrebbero avere un grande valore se la gente fosse concentrata sul migliorare il proprio standard di vita", ha detto Kushner rispondendo alle domande presidente della Middle East Initiative, il professore Tarek Masoud, lamentandosi di "tutti i soldi" che sono stati spesi a Gaza per la rete dei tunnel e le armi invece che per l'istruzione e l'innovazione. "Lì c'e' una situazione un po' disgraziata", ha detto ancora, definendo in questi termini la guerra in corso da 5 mesi a Gaza che ha provocato oltre 30mila vittime ed ha ridotto la Striscia ad una disperata crisi umanitaria. "Ma dalla prospettiva di Israele io farei del mio meglio per far uscire le persone e ripulire", ha aggiunto Kushner che quando ha mediato per l'amministrazione del suocero gli accordi di Abramo per la normalizzazione dei rapporti tra Israele e i Paesi del Golfo, ha bypassato la questione del futuro dei palestinesi. "Ma non credo che Israele abbia affermato che non vuole che le persone non possano tornare in seguito", ha poi aggiunto Kushner, il quale però ha espresso la convinzione che Israele dovrebbe riuscire a far uscire i civili da Gaza, in particolare da Rafah e "con la diplomazia" riuscire a farli spostare in Egitto. Ma non si fermano qui i consigli di Kushner, che gettano una luce sul tipo di politica potrebbe adottare una futura nuova amministrazione Trump in Medio Oriente: "In aggiunta di questo, io azionerei i bulldozer nel Negev, e cercherei di spostare lì le persone, penso che questa sarebbe l'opzione migliore, così possiamo andare ora e finire il lavoro". Un concetto che ha ribadito: "io penso che aprire ora il Negev, creare un'area sicura, spostare lì i civili e quindi andare e finire il lavoro sarebbe la cosa migliore". Alla domanda se crede che Netanyahu non permetterà ai palestinesi fuggiti di tornare a Gaza, Kushner ha risposto: "forse". Aggiungendo di "non essere sicuro che non ci sia molto rimasto a Gaza in questo momento". Su una cosa comunque il genero di Trump è assolutamente certo: la realizzazione di uno stato palestinese è "un'idea superbamente cattiva che essenzialmente sarebbe un premio per un'azione terroristica". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Q8 Italia acquista il 50% Eco Fox
(Adnkronos) –
Q8 Italia e Fox Petroli annunciano di aver raggiunto un accordo per l’acquisto da parte di Q8 del 50% di Eco Fox srl, azienda totalmente controllata dalla Fox Petroli. L’acquisizione delle quote societarie da parte di Q8 è soggetta all’approvazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ed alla disciplina del Golden Power . Tutti i dettagli commerciali dell’accordo rimangono confidenziali. La Eco Fox, operatore pionieristico del mercato dei carburanti di origine biogenica in Italia sin dagli anni ’90, è proprietaria di uno stabilimento sito a Vasto con una capacità di 200.000/tonnellate annue che produce una gamma di biodiesel avanzati e di sottoprodotti per uso industriale. Dispone di una logistica a supporto in grado di ricevere e spedire i prodotti via mare e via terra e di un deposito fiscale di 30.000mc di stoccaggio. Un’azienda con indiscussi standard di eccellenza testimoniati anche dalle numerose certificazioni indipendenti ottenute, come la ISCC (International Sustainability & Carbon Certification), il Sistema Nazionale Italiano di Certificazione della sostenibilità dei biocarburanti e bioliquidi, le ISO 9001:2015 per la Qualità, 45001:2018 per la Salute e Sicurezza sul Lavoro e la 14001:2015 per l’Ambiente. “Quello odierno è un accordo particolarmente significativo, in quanto consentirà al gruppo Q8 di entrare direttamente nella filiera della produzione di biocarburanti liquidi sostenibili, che già oggi apportano un contributo concreto alla decarbonizzazione del settore trasporti – ha dichiarato Fadel Al Faraj, Vice Presidente Esecutivo Marketing di Kuwait Petroleum International- Questo è pienamente in linea con il ruolo primario svolto dalla Società per una mobilità sostenibile ambientalmente e socialmente – ha continuato Al Faraj-. Un investimento coerente con il futuro scenario energetico sostenibile nel quale crediamo che vi debba essere un mix di fonti e vettori energetici tutti in grado di apportare il proprio contributo alla riduzione di CO2, assicurando al contempo la sicurezza energetica del Paese ed evitando la dipendenza da un’unica tecnologia”. “Una significativa evoluzione del nostro modello di business che permetterà al gruppo FOX di consolidare la propria esperienza nel mercato dei carburanti di origine biogenica e rafforzando lo sviluppo strategico sempre più orientato alla transizione energetica del paese – ha dichiarato Marco De Simoni, Presidente di Fox Petroli – aprire l’ingresso del 50% nel capitale di sociale di Eco Fox ad un socio come Q8, partner industriale di sicura affidabilità e con una consolidata strategia di sostenibilità, ci consentirà di beneficiare delle molteplici sinergie, anche in campo logistico e distributivo, che deriveranno dalla nuova compagine sociale e dal produttivo incontro di culture aziendali diverse per massimizzare il percorso di continua crescita”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Borse europee chiudono in deciso calo sotto peso Fed, a Milano corre Eni (+1,04%)
(Adnkronos) – Chiusura in deciso calo per le principali Borse europee, con Milano che scivola a 34.010 punti lasciando sul terreno l'1,29%. Sostanzialmente analoghi i livelli di Parigi (-1,11%) e Francoforte (-1,34%), mentre Londra limita le perdite a quota -0,85%. A pesare sul Vecchio continente le dichiarazioni dell'economista Nouriel Roubini al workshop Ambrosetti di Cernobbio, secondo il quale "in uno scenario di 'no landing', con l’inflazione che non scende verso il target, la Fed potrebbe tagliare i tassi solo uno o due volte o non tagliarli" affatto e "l'anno prossimo si potrebbe prevedere che non solo non li tagli, ma addirittura li aumenti". In questo scenario il principale listino milanese evidenzia pochi titoli in crescita: su tutti Eni, maglia rosa, che sulla scia dei programmi di buyback deliberati nella serata di ieri dal Cda, guadagna l'1,04% attestandosi a 15,50 euro per azione. Va bene anche per Leonardo, che avanza dello 0,82%, mentre la giornata è stata piuttosto pesante per il comparto energetico: Snam è maglia nera e chiude in calo del 3,95%, seguita da Italgas (-3,65%), Terna (-2,62%) ed Enel (-2,30%). In rosso anche le banche: Mps cede il 3,13%, Pop Sondrio il 2,15%. —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Chiara Ferragni, anche Pigna dice addio all’influencer
(Adnkronos) – Anche Pigna dice addio a Chiara Ferragni. L'azienda di carta ha infatti deciso di interrompe la sua collaborazione con l'influencer dopo le accuse di truffa che l'hanno travolta. Plaude alla scelta della cartiera italiana il Codacons, artefice della segnalazione delle presunte violazioni di Ferragni all'Antitrust. "La decisione di Pigna, che fa seguito a quella di grandi aziende come Safilo e Coca cola – sottolinea il Codacons all'Adkronos – è corretta perché dimostra attenzione verso i consumatori e rispetto verso gli acquirenti dei prodotti. Crediamo che nessuna azienda debba legarsi per pubblicità e sponsorizzazioni a soggetti pesantemente sanzionati per illeciti contro i consumatori, e le società debbano rescindere i contratti in essere quando si verificano scandali come quelle del pandoro Balocco, che portano a strascichi giudiziari importanti e ripercussioni sul fronte reputazionale. Attendiamo ora – aggiunge l'associazione – di sapere cosa decideranno le altre aziende che hanno rapporti commerciali con la Ferragni, e se dimostreranno analoga attenzione verso gli utenti e i consumatori”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Btp Valore, record per terza emissione: raccolti oltre 18 miliardi
(Adnkronos) – E' record per i Btp valore: la terza emissione si è conclusa con una raccolta di 18,3 miliardi di euro. Lo comunica il ministero dell'Economia, confermando i tassi al 3,25% per il 1°, 2° e 3° anno e al 4% per il 4°, 5° e 6° anno. ''Si tratta del risultato più elevato di sempre in termini di valore sottoscritto, ma anche per numero di contratti registrati (656.369), in un singolo collocamento di titoli di Stato per i piccoli risparmiatori (retail), a cui è esclusivamente destinato il btp valore'', spiega il Mef. L’importo emesso ''coincide con il controvalore complessivo dei contratti di acquisto validamente conclusi alla pari sul Mot (il Mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa italiana) nelle cinque giornate di collocamento, attraverso le due banche dealer Intesa Sanpaolo e Unicredit e il supporto delle due banche co-dealer Banca Akros e Banca Monte dei Paschi di Siena'', si legge nella nota del dicastero. Il titolo ha data di godimento 5 marzo 2024 e scadenza 5 marzo 2030. Ai sottoscrittori che manterranno il btp valore per tutta la durata dei 6 anni verrà garantito anche un premio finale extra dello 0,7%. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ucraina, pressing di Macron per invio truppe europee: la deadline
(Adnkronos) – Emmanuel Macron torna a "porre la questione" di un invio di truppe occidentali in Ucraina se la Russia dovesse sfondare la linea del fronte nella guerra in corso da oltre 2 anni. In un'intervista all'Economist, che solleva lo stesso polverone già provocato nelle settimane scorse, con gli alleati europei contrari a questa ipotesi, il presidente francese ribadisce che "nulla può essere escluso".
Le parole di Macron assumono un significato particolare in un momento cruciale del conflitto. L'Ucraina, che attende di sfruttare le armi stanziate dagli Usa nell'ultimo pacchetto approvato dal Congresso, negli ultimi mesi è stata costretta a ripiegare per gestire la carenza di armi e munizioni. La Russia, secondo analisti e esperti, potrebbe sferrare una nuova massiccia offensiva tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate: la pressione di Mosca sul fronte orientale è costante, il ministero della Difesa russo rivendica progressi quasi quotidiani dopo la presa di Avdiivka, la città al centro delle ostilità durante l'inverno. L'ipotesi che la nuova spallata dell'esercito di Vladimir Putin si riveli efficace non può essere esclusa. Il ministero della Difesa russo nelle ultime ore ha annunciato di aver assunto il controllo di due villaggi situati vicino ad Avdiivka, nell'oblast di Donetsk, nell'Ucraina orientale. Le truppe di Mosca hanno conquistato Berdychi e Ocheretyne. Il primo è situato a circa 10 chilometri a nord-ovest di Avdiivka (da cui gli ucraini si sono ritirati a febbraio), il secondo è poco più distante, ma nella stessa direzione. Le news dal campo confermano in sostanza le previsioni del comandante in capo delle forze ucraine, Oleksandr Syrsky, che pochi giorni fa haaveva anticipato il ritiro da Berdychi e da altri due villaggi vicini per proteggere "la vita dei nostri difensori". Fonti militari ucraine, citate dall'agenzia Dpa, hanno precisato che ora gli scontri più pesanti nel Donetsk si registrano nelle zone di Pokrovsk e Kurakhove. Pezzo dopo pezzo, il muro dell'Ucraina rischia di sfaldarsi. Il cedimento spalancherebbe alla Russia le porte verso il cuore dell'Ucraina. La prospettiva non può essere esclusa, come dice Avril Haines, direttrice della National Intelligence, alla Commissione Forze Armate del Senato a Washington. C'è la possibilità che i russi mettano a segno "break tattici". "Le tattiche sempre più aggressive di Putin contro l'Ucraina, compresi gli attacchi alle infrastrutture elettrice, mirano a impressionare l'Ucraina: portare avanti la guerra", è il messaggio del Cremlino, "porterà altri danni all'Ucraina senza dare speranza di vittoria a Kiev. Queste strategie aggressive sono destinate a proseguire, la guerra non finirà presto". Inutile, dice, sperare per ora in negoziati produttivi: "La Russia negli ultimi mesi ha mostrato disponibilità a discutere con Kiev e Washington sul futuro dell'Ucraina. Ma difficilmente farà concessioni significative". "Se i russi dovessero sfondare le linee del fronte, se ci fosse una richiesta ucraina – cosa che oggi non avviene – dovremmo legittimamente porci la domanda", dice Macron, secondo cui "escluderlo a priori significa non imparare la lezione degli ultimi due anni", con i Paesi della Nato che avevano inizialmente escluso l'invio di carri armati e caccia a Kiev prima di cambiare idea. "Come ho detto, non escludo nulla, perché siamo di fronte a qualcuno che non esclude nulla", ribadisce Macron al settimanale britannico, in un riferimento a Putin. "Probabilmente siamo stati troppo esitanti nel fissare dei limiti alla nostra azione nei confronti di qualcuno che non ne ha più e che è l'aggressore", afferma il presidente, indicando il suo "chiaro obiettivo strategico: la Russia non può vincere in Ucraina". "Se la Russia vince in Ucraina, non avremo più sicurezza in Europa – scandisce – Chi può pretendere che la Russia si fermi lì? Quale sicurezza ci sarà per gli altri Paesi vicini, la Moldavia, la Romania, la Polonia, la Lituania e tanti altri? E oltre a questo, che credibilità abbiamo noi europei che avremmo speso miliardi, che avremmo detto che era in gioco la sopravvivenza del continente e che non ci saremmo dati i mezzi per fermare la Russia? Quindi sì, non dobbiamo escludere nulla". L'ipotesi prospettata dal leader francese non scuotono Mosca. La prima risposta ufficiale è affidata alle parole di Maria Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri. Le dichiarazioni del presidente, dice, "sono in qualche modo legate ai giorni della settimana, è una sorta di ciclo". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Europa League, Marsiglia-Atalanta termina 1-1
(Adnkronos) – Termina 1-1 la sfida tra Marsiglia e Atalanta nella semifinale di andata di Europa League. Al gol di Scamacca segnato all'11 ha replicato al 21' Mbemba. La gara di ritorno si gioca a Bergamo giovedì 9 maggio. Con una vittoria, con qualsiasi risultato, la formazione nerazzurra allenata da Gasperini si qualificherebbe per la finale. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Gestione dei rifiuti industriali, algoritmo monitora emissioni CO2
(Adnkronos) – In un contesto normativo europeo sempre più orientato alla sostenibilità, Omnisyst, azienda partecipata in maggioranza da Algebris Green Transition Fund e leader nella gestione circolare dei rifiuti industriali, introduce il primo algoritmo certificato in Italia per la gestione carbon neutral dei rifiuti industriali. L’annuncio è stato fatto durante un evento digitale organizzato con Confindustria, che ha visto la partecipazione di leader imprenditoriali da tutto il territorio nazionale. “Con l’evoluzione delle normative europee, è imperativo per le aziende anticipare e adattarsi rapidamente – ha spiegato Chicco Testa, presidente del Consiglio di Amministrazione di Omnisyst – Il nuovo algoritmo rappresenta un passo significativo verso la realizzazione di una gestione dei rifiuti a ridotto impatto ambientale”. L’algoritmo di Omnisyst è stato progettato per considerare diverse variabili nella gestione dei rifiuti, correlando le diverse tipologie del rifiuto al loro impatto nei processi di smaltimento e trattamento. La tecnologia permette alle aziende di ridurre l’impatto ambientale e di rispettare le stringenti normative in vigore, come il Regolamento sulla normativa europea sul clima e la Corporate sustainability reporting directive (Csrd). Le normative europee impongono ai paesi membri della Ue e alle loro industrie di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030. “L’introduzione dell’algoritmo è una risposta diretta a queste sfide, offrendo una soluzione che non solo soddisfa, ma anticipa le norme di sostenibilità futura”, ha aggiunto Testa. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)