Sanità: anestesisti, Giacomo Grasselli eletto presidente Siaarti per trienno 2028-2030

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(Adnkronos) – "Sono contento per il risultato, è importante andare avanti su quello che si è fatto dando nuova attrattiva a questa disciplina un po' in difficoltà". Cosi Giacomo Grasselli presidente Siaarti per il triennio 2028/30, eletto a Napoli nel corso dell’Assemblea dei soci, nell’ambito del 78esimo Congresso nazionale Icare della Società italiana di anestesia, analgesia, rianimazione, terapia intensiva e terapia del dolore che si chiude oggi a Napoli.  Per Grasselli, direttore di Struttura complessa di Anestesia e Terapia intensiva adulti presso Irccs Ca’ Granda Policlinico di Milano e professore ordinario di Anestesiologia dell’Università degli Studi di Milano, "bisogna far capire quale è l’importanza del ruolo della categoria all’interno del Sistema sanitario nazionale, e poi continueremo il lavoro sulla formazione e potenzieremo l’attività di ricerca". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ascolti tv, ‘Tale e Quale Show’ vince prima serata con oltre 3,5 milioni di spettatori

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(Adnkronos) – Su Rai 1 'Tale e Quale Show' con 3.538.000 telespettatori e uno share del 22,6%, cresce negli ascolti e vince la prima serata di ieri, 11 ottobre 2024, stabilendo così il record stagionale per la trasmissione di Carlo Conti. Su Canale 5 la miniserie 'Storia di una famiglia perbene 2' ha ottenuto 2.167.000 telespettatori e uno share del 13,3%. A seguire, su Rete 4 'Quarto Grado' con 1.143.000 spettatori e l'8,2% di share.  
Fuori dal podio 'Propaganda Live' su La7 con 853.000 telespettatori e uno share del 6,4%, seguito da 'Fratelli di Crozza' sul Nove, che ha totalizzato 1.096.000 telespettatori e il 6% di share. Su Italia 1 il film 'Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar' è stato visto da un netto di 839.000 telespettatori (5,6%), su Rai 2 'Ncis' ha ottenuto 766.000 telespettatori e 3,9% di share, su Rai 3 'FarWest' è stato visto nel programma da 464.000 (3%) mentre su Tv8 'Pechino Express' ha registrato 395.000 telespettatori e il 2,4% di share. Per quanto riguarda l'access prime time continua il trend positivo di 'Affari Tuoi' che ottiene ascolti per 5.396.000 di telespettatori e il 27,2% di share, seguito a distanza da 'Striscia la notizia' su Canale 5 con 2.494.000 telespettatori e uno share del 12,5%. Su La7 'Otto e mezzo' ha fatto registrare 1.695.000 telespettatori e 8,5% di share, mentre 'Ncis' su Italia 1 ottiene 1.473.000 telespettatori e uno share del 7,4%, su Rai 3 'Un posto al sole' totalizza 1.450.000 spettatori e 7,2% di share. 'Blob' raccoglie 1.059.000 spettatori e il 5,9% di share, 'Il cavallo e la torre 1.116000, 5,7%, su Nove 'Chissà chi è' registra 537.000 telespettatori e uno share del 2,7%. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Incidente sulla Palermo-Sciacca, scontro tra due auto: 3 morti e 3 bimbi in gravi condizioni

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(Adnkronos) – Tragedia lungo la statale Palermo-Sciacca, dove nella mattina di oggi, 12 ottobre, in uno scontro frontale tra due auto, una Toyota Rav 4 e una Mercedes, sono morte tre persone, due uomini e una donna, mentre tre bimbi sono rimasti feriti.  L'impatto violentissimo si è verificato alle 8 di mattina all'altezza del chilometro 13, nel territorio di Monreale (Palermo). Nello schianto a perdere la vita sul colpo sono stati i genitori dei bambini, un uomo di 40 anni e la moglie di 42 di origini tunisine e un palermitano di 51 anni. Per estrarre i loro corpi dalle lamiere delle auto è stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco.  I bambini di 4, 6 e 8 anni sono stati trasferiti in codice rosso all'ospedale Di Cristina, dove i medici li hanno intubati. Sulla vicenda indagano i carabinieri.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina, migliaia di soldati nordcoreani combattono a fianco della Russia

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(Adnkronos) –
Migliaia di soldati nordcoreani si stanno addestrando in Russia e molti di loro sono già presenti in Ucraina a combattere a fianco delle truppe russe. Lo riporta l'Institute for the study of war (Isw), think tank americano che monitora quotidianamente il conflitto, nel suo ultimo rapporto nel quale si legge che i soldati nordcoreani si troverebbero già in Ucraina a combattere a fianco delle truppe russe e che prima di scendere sul campo di battaglia verrebbero addestrati in Russia. Viene citato anche un funzionario dell'intelligence militare ucraina, secondo cui alcuni ufficiali nordcoreani sono presenti in Ucraina e nelle aree occupate dalla Russia. Tuttavia, l'Ucraina non ha rilevato alcuna unità militare nordcoreana che operi attivamente nel paese. "Il funzionario ucraino avrebbe aggiunto che 'diverse migliaia' di fanteria nordcoreana si stanno addestrando in Russia e che il comando militare russo potrebbe schierarli in prima linea in Ucraina entro la fine del 2024 o nelle zone di confine russe per alleggerire i 'riservisti' russi e consentire loro di combattere in Ucraina", ha scritto Isw. Funzionari sudcoreani e ucraini hanno indicato che personale militare nordcoreano sta probabilmente operando nelle zone occupate dell'oblast di Donetsk. Si dice anche che un attacco missilistico ucraino nei pressi della città di Donetsk abbia ucciso diversi funzionari militari nordcoreani. "Non è chiara l'entità del raggruppamento di forze nordcoreane che la Russia potrebbe schierare in prima linea o che potrebbe liberare le forze russe lungo il confine, ma questi scenari potrebbero anche favorire un invio maggiore di personale russo nelle operazioni offensive prioritarie in Ucraina e prolungare il culmine dell'operazione offensiva russa dell'estate 2024", ha sottolineato Isw. L'invio di truppe nordcoreane in Ucraina potrebbe rappresentare un'opportunità da sfruttare per la Russia, a seconda di fattori quali la qualità, l'organizzazione, il posizionamento e la capacità delle forze nordcoreane di collaborare efficacemente con le truppe russe. Lo scorso 19 giugno il presidente russo Vladimir Putin e il leader nordcoreano Kim Jong Un hanno firmato un accordo di partenariato strategico globale che prevede la reciproca assistenza in caso di aggressione contro uno di questi Stati. Shin Won-sik, ministro della Difesa sudcoreano, ha invece denunciato che gli impianti di produzione di munizioni in Corea del Nord stanno lavorando a pieno regime per fornire armi alla Russia. Gli Stati Uniti hanno quindi detto di avere informazioni, confermate da immagini satellitari, secondo cui la Corea del Nord ha consegnato alla Russia più di mille container di munizioni. A metà giugno, Shin Won-sik, ministro della Difesa sudcoreano, ha dichiarato che la Corea del Nord ha inviato via mare alla Russia almeno 10mila container, che possono contenere fino a 4,8 milioni di proiettili di artiglieria. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mirone (Siu): “L’urologia è tra le discipline chirurgiche più avanzate”

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(Adnkronos) – "Abbiamo toccato tutti gli aggiornamenti tecnologici nella chirurgia robotica, nella calcolosi, nella prostata. Sempre più l'urologia è senz'altro, tra le discipline chirurgiche, quella che dà più spazio a queste nuove tecnologie, grazie alla robotica, grazie al laser. Nella calcolosi certamente abbiamo oggi la possibilità di utilizzare strumenti sempre meno invasivi che ci permettono di andare dalla vescica, all'uretere, al rene, con minuscoli strumenti che hanno energie, quasi sempre laser, che ci permettono di aprire le ostruzioni, le stenosi, di rompere i calcoli con trattamenti pressoché ambulatoriali. Le patologie della prostata in una popolazione che invecchia, dove gli 84-85 anni vengono raggiunti da tanta parte della popolazione maschile, richiedono ovviamente tecnologie molto avanzate". Lo ha detto Vincenzo Mirone, responsabile comunicazione Società italiana di urologia (Siu), in occasione del 97esimo Congresso nazionale Siu che si conclude domenica Bari. "Abbiamo già in programma nel novembre del 2025 un congresso che si sposta in Campania. Lo faremo a Sorrento – annuncia lo specialista – L'edizione 2024 nel capoluogo pugliese è andata molto bene: 1.500-1.600 iscritti, veramente un congresso importante. Molti i giovani specializzanti coinvolti. Molti gli ospiti stranieri, amici della Società italiana di urologia da tutta Europa, anche dagli Stati Uniti: penso che questa sia la strada giusta", conclude. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Chirurgia, Ficarra (Siu): “Con robotica si risolvono anche problemi urologici importanti”

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(Adnkronos) – "Oggi abbiamo la fortuna di poter offrire ai nostri pazienti delle terapie innovative, delle terapie che dal punto di vista chirurgico vanno sempre nella direzione della mini-invasività". Questo significa poter "risolvere anche patologie importanti, preservando gli organi e offrendo una invasività minore. Il tempo della chirurgia a cielo aperto con i tagli è probabilmente, non dico scomparso, ma fortemente diminuito. Oggi la maggior parte dei nostri trattamenti si fanno con la laparoscopia, con la chirurgia robotica". Lo ha detto Vincenzo Ficarra, responsabile Ufficio scientifico della Società italiana di urologia (Siu), in occasione del Congresso nazionale Siu in corso a Bari. "In urologia esiste il grande capitolo della endourologia – continua Ficarra – cioè la possibilità di trattare patologie dell'apparato urinario utilizzando le vie naturali, quindi risalendo all'interno degli ureteri e andando a raggiungere, ad esempio, questi calcoli che un tempo richiedevano trattamenti invasivi. Oggi riusciamo per via endoscopica a trattarli in maniera efficace". Il congresso è occasione però anche di aggiornamento su terapie farmacologiche. "Nuovi trattamenti, soprattutto nell'ambito oncologico – conclude lo specialista – allungano la vita dei pazienti che non hanno la possibilità di guarire dalle loro patologie, ma che possono essere trattati con farmaci molto efficaci per un tempo sempre più lungo". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Salonia (Siu): “Mancano urologi di riferimento per gli adolescenti”

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(Adnkronos) – "Le problematiche legate alla genitalità, sia urologica che andrologica, sono spesso trascurate". Mancano "specialisti dedicati ai ragazzi che, seguiti dal mondo pediatrico durante l'adolescenza, una volta diventati giovani adulti, non trovano più una figura di riferimento adeguata. Questa figura dovrebbe essere individuata nell'urologo con una specifica competenza nell'area genitale, che si occupa non solo dello sviluppo sessuale e riproduttivo, ma anche della salute generale dell'individuo di sesso maschile. Oltre alla cura delle problematiche genitali, l'urologo deve prestare attenzione agli aspetti preventivi per garantire il benessere complessivo. Spesso, queste condizioni riguardano patologie genetiche, endocrinologiche e uro-andrologiche, e il ruolo dell'urologo in questi casi diventa fondamentale nel panorama moderno della medicina". Lo ha detto Andrea Salonia, responsabile Ufficio Formazione della Società italiana di urologia (Siu), che al 97esimo Congresso nazionale della Siu, in corso a Bari, ha curato una sessione dedicata alla transizione di genere.  La presa in carico di questi pazienti "si divide in due fasi – chiarisce Salonia – La prima è rappresentata dal 'presente', ovvero il momento in cui, attorno ai 16 anni, i ragazzi perdono il contatto con il pediatra e devono essere presi in cura da un urologo-andrologo con esperienza specifica nell'area genitale. La seconda fase guarda al futuro, con molteplici sfaccettature legate alla gestione del cosiddetto ipogonadismo, della produzione e del funzionamento del testosterone, nonché alla salute cardiovascolare, osseomuscolare e psicologica. E' importante considerare anche l'armonia del percorso riproduttivo e sessuale di questi pazienti – conclude – aspetti che richiedono una gestione a lungo termine da parte di specialisti competenti". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Minervini (Siu): “Anche in urologia rivoluzione robotica e telechirurgia”

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(Adnkronos) – "Stiamo assistendo in urologia, in medicina, in chirurgia ad una rivoluzione robotica. Tantissimi interventi che dapprima venivano eseguiti con una chirurgia a cielo aperto oggi vengono eseguiti in robotica, che ha soppiantato, in tantissimi centri italiani, la laparoscopia con una diffusione estremamente importante in tutta la Penisola. Il capostipite è stato l'Intuitive, il Surgical System, il robot Da Vinci. Oggi stiamo assistendo a una diffusione di altre piattaforme, alcune già in commercio, altre in arrivo, da utilizzare in molteplici chirurgie, molteplici piattaforme robotiche e, in futuro anche in telechirurgia". Così Andrea Minervini, responsabile Ufficio Ricerca della Società italiana di urologia (Siu), in occasione del Congresso nazionale Siu in corso a Bari fino al 13 ottobre spiega le novità in ambito chirurgico. La telechirurgia è "la possibilità di operare dal proprio centro anche a molte migliaia di chilometri di distanza. Questo – illustra Minervini – è uno dei futuri possibili che ci permetterà di svolgere i nostri compiti stando comodamente seduti negli ospedali, nei nostri studi ma operando anche in altri continenti". Tra i risvolti di questa tecnologia, "dal punto di vista del paziente", può portare a "una migliore gestione delle liste d'attesa e di una serie di problematiche". L'evoluzione della "chirurgia robotica sta rendendo gli interventi molto veloci, con tempi di recupero sicuramente più rapidi dovuti alla mininvasività e al fatto che ci permette di ingrandire molte volte il campo operatorio e quindi stare attenti ai particolari chirurgici, migliorando anche la qualità dell'intervento. Questo vuol dire minori perdite ematiche – elenca lo specialista – recupero più rapido e rientro alle attività lavorative in tempi più brevi. I tempi di degenza, per il tumore della prostata, oggi giorno sono di 48-72 ore, sempre più tendenti alle 48 ore, questo vuol dire – conclude – che il paziente in ospedale ci sta 2 giorni, quindi tempi molto molto rapidi e questo a vantaggio anche della società, della produttività e del Pil nazionale". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Carrieri (Siu): “Per la fertilità gli uomini facciano visita urologica a 18 anni”

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(Adnkronos) – "Il tema della denatalità è una delle questioni che preoccupano il nostro Paese. Quest'anno contiamo 400mila nati in meno rispetto allo scorso anno. Sono numeri importanti che ci dicono che c'è sicuramente una preoccupazione in più per mettere su famiglia da parte di tanti giovani uomini. Ma c'è anche un tema legato alla diminuzione della capacità di fecondare da parte dell'uomo. In passato eravamo abituati, come uomini, a fare ai 18 anni la famosa visita di leva. Era una visita durante la quale si verificavano anche gli organi genitali maschili e si escludevano quelle patologie, tipo il varicocele, che possono portare a una diminuzione della fertilità. Questo 'pit stop' oggigiorno non c'è più perché la visita di leva obbligatoria e stata eliminata. C'è quindi meno prevenzione in questo campo". Lo ha detto Giuseppe Carrieri, presidente della Società italiana di urologia (Siu), all'Adnkronos Salute in occasione del Congresso nazionale Siu in corso a Bari.  "Gli uomini di 18 anni – continua Carrieri – diversamente da quello che avviene per le giovani donne che vanno precocemente dal ginecologo, non si rivolgono agli urologi per una valutazione iniziale della loro fertilità. Questo, sicuramente, è un dato che possiamo mettere in correlazione alla diminuzione dell'arrivo di nuovi nati in Italia. Sensibilizzazione" su questo tema "è la parola chiave. Dobbiamo far capire che prevenire è meglio che curare e, in campo di infertilità, una visita intorno ai 18 anni, per i nostri ragazzi, è utile al fine di verificare che non ci siano in atto quelle condizioni, quelle patologie – conclude – che possono portare ad una diminuzione della fertilità quando poi decideranno di mettere su famiglia". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Congresso Siu, Cormio: “Per gli urologi è importante la collaborazione internazionale”

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(Adnkronos) – "La Società italiana di urologia, che è sempre stata attentissima ad aprirsi verso le altre società" scientifiche, "da quella americana, a quelle europee e internazionali, oggi si apre verso i Balcani. Bari è sempre stata la porta d'Oriente". Così Luigi Cormio, presidente onorario del 97esimo Congresso della Siu (Società italiana di urologia), in corso nel capoluogo pugliese fino al 13 ottobre, spiega all'Adnkronos Salute che "questa ulteriore collaborazione significa internazionalizzazione, ci dà la possibilità di aprirci a discussioni su piattaforme sempre più ampie e con tutti i Paesi che ci circondano. E' importante aprirci tanto alle società e avere un congresso che possa apportare tanto know how e, al contempo, che questo venga da diverse parti. In quest'ottica per noi è importante aprirci verso i Balcani".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sole e temperature in salita, su tutta Italia arriva l’Ottobrata

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(Adnkronos) – Roma, sabato 12 Ottobre 2024 Addio maltempo, sull'Italia sta arrivando l’alta pressione che porterà temperature miti da Nord a Sud regalandoci una calda ottobrata, soprattutto a partire da lunedì. Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it, conferma dunque il deciso miglioramento delle condizioni meteo sul nostro Paese, dopo 10 giorni di continue piogge al Centro-Nord. Nelle prossime ore avremo prevalenza di sole, ma non mancheranno delle insidie: il cielo sarà più nuvoloso su Piemonte poi su Liguria, Valle d’Aosta e Lombardia occidentale; dal pomeriggio qualche addensamento non è escluso anche su Appennini, Alpi orientali ed Alta Toscana. Altrove il sole sarà dominante e le temperature massime saranno gradevoli: al Nord tra i 18°C e i 23°C, al Centro tra i 21°C e i 25°C, al Sud tra i 23°C e i 28°C. Domenica 13 ottobre sarà ancora più soleggiata: il cielo sarà in prevalenza sereno salvo nubi medio-basse su Piemonte meridionale e Friuli Venezia Giulia, specie al mattino. Durante tutto il weekend non sono attese precipitazioni se non qualche piovasco sabato su Valle d’Aosta, Alto Piemonte, Alta Lombardia e Liguria (qui effimero). La nuova settimana si aprirà poi con una situazione ancora simile: avremo tanto sole al Centro-Sud, qualche insidia al Nord. Lunedì è previsto un aumento della nuvolosità sul settentrione con la possibilità di isolata pioviggine, più probabile al Nord-Ovest, ma in realtà il tempo resterà piuttosto stabile e soleggiato quasi ovunque. In tendenza si profila dalla prossima settimana un campo di alta pressione sul nostro Paese, circondato a destra e sinistra da due zone cicloniche, una sulla Spagna ed una sulla Turchia.  Guardando le mappe meteo previste per la prossima settimana, appare dunque un disegno ad Omega, una figura molto difficile da scalzare e da mutare nel breve termine. In altre parole è probabile che avremo molte piogge sulla Penisola Iberica e sulla Turchia, mentre l’Italia sarà baciata dal sole per più giorni (qualche insidia potrebbe arrivare solo sul fianco più occidentale, da confermare). E con il Blocco ad Omega l’Italia vivrà molto probabilmente una bella e lunga Ottobrata, quella fase soleggiata e a tratti calda caratteristica dell’Autunno italiano. Sono previste massime fino a 30°C al Sud e 26-27°C anche a Roma e Firenze! Benvenuta Ottobrata. NEL DETTAGLIO 
Sabato 12. Al Nord: nuvoloso. Al Centro: soleggiato. Al Sud: soleggiato. 
Domenica 13. Al Nord: nubi irregolari. Al Centro: via via più nuvoloso. Al Sud: bel tempo. 
Lunedì 14. Al Nord: piovaschi a ovest. Al Centro: poco nuvoloso. Al Sud: bel tempo. 
Tendenza: rinforzo dell’anticiclone con una bella Ottobrata, un po’ più incerto al Nord. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Israele, Hezbollah lancia missili contro base Idf. Blinken: “Arrivare a soluzione diplomatica”

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(Adnkronos) – Nuova giornata di guerra oggi, 12 ottobre, tra Israele e Libano. Hezbollah ha rivendicato il lancio di missili contro la base delle Idf a Haifa, nel sud di Israele. Lo riporta Al Mayadeen, media vicino a Hezbollah, spiegando che i missili sono stati lanciati alle 6 di questa mattina, ora locale. In Israele non sono però suonate le sirene di allarme antiaereo, afferma il Times of Israel. Intanto proseguono le pressioni Usa per una soluzione diplomatica. Occorre arrivare a una soluzione diplomatica in Libano per evitare un confitto più ampio nella regione, ha dichiarato il Segretario di Stato americano Antony Blinken ribadendo che Israele ''ha il diritto a difendersi'', ma dicendosi ''allarmato'' per la crisi umanitaria causata dalla guerra. "Continuiamo a impegnarci intensamente per prevenire un conflitto più ampio nella regione", ha detto Blinken ai giornalisti dopo un vertice in Laos. "Abbiamo tutti un forte interesse nel cercare di contribuire a creare un ambiente in cui le persone possano tornare a casa, in sicurezza e protezione, e i bambini possano tornare a scuola", ha affermato. "Quindi Israele ha un interesse chiaro e molto legittimo'' nel lavorare per la propria sicurezza, ma ''il popolo del Libano vuole la stessa cosa''. Per cui, ha aggiunto Blinken, ''crediamo che il modo migliore per arrivarci sia attraverso un'intesa diplomatica, una su cui stiamo lavorando da un po' di tempo e su cui ci concentriamo in questo momento". Anche il governo dell'Iran è impegnato in un ''intenso e urgente'' lavoro diplomatico con i Paesi del Medioriente per cercare di limitare la rappresaglia israeliana per l'attacco missilistico lanciato da Teheran il primo ottobre, riporta la Cnn citando proprie fonti ben informate secondo le quali, se proprio l'attacco israeliano dovesse esserci, l'obiettivo è almeno quello di proteggere Teheran. Secondo le fonti citate dalla Cnn, la preoccupazione dell'Iran deriva dall'incertezza sulla possibilità che gli Stati Uniti convincano Israele a non colpire i siti nucleari e gli impianti petroliferi iraniani. Gli Stati Uniti hanno già detto a Israele che non vogliono che prenda di mira i siti nucleari o i giacimenti petroliferi iraniani. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha parlato mercoledì con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, la loro prima conversazione in quasi due mesi , dicendogli che la rappresaglia di Israele sia "proporzionata". Anche gli alleati degli Stati Uniti nel Golfo, tra cui Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Qatar, hanno espresso preoccupazione per un possibile attacco agli impianti petroliferi iraniani, che potrebbe avere un impatto negativo sull'economia e sull'ambiente dell'intera regione, ha detto un diplomatico arabo alla Cnn. Le Idf hanno diffuso oggi un ''messaggio importante'' in arabo per i cittadini che vivono del nord di Gaza City, dicendo che ''l'area deve essere evacuata immediatamente tramite Salah El-Din Street verso l'area umanitaria'' perché ''è considerata una zona di combattimento pericolosa''. L'Idf spiega che vanno evacuati anche ''i rifugi lì situati'' perché i militari israeliani stanno ''operando con grande forza contro le organizzazioni terroristiche e continueranno a farlo per molto tempo''. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sostenibilità, Lyreco Italia: “Impegnati su 3 pilastri: pianeta, persone e progresso”

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(Adnkronos) – "Il nostro impegno per la sostenibilità è basato su tre pilastri: pianeta, persone e progresso e si concentra sulla riduzione del nostro impatto ambientale e sul miglioramento continuo dei nostri prodotti, imballaggi e metodi di consegna. Con attenzione a una comunicazione chiara e trasparenza con tutti gli stakeholder. Parlare del nostro impegno in modo semplice e concreto ad un pubblico sempre più ampio ci aiuta a sfidare le contraddizioni che ogni giorno viviamo nella gestione responsabile del business, in termini di prodotto e logistica, sensibilizzandole sulla consapevolezza delle proprie scelte di consumo". Ad affermarlo è Valeria Concardi, Branding and Communication manager Lyreco Italia. Lyreco è un’azienda leader nella distribuzione responsabile di prodotti e servizi per ogni ambiente di lavoro. Il partner unico in grado di semplificare la gestione degli acquisti di professionisti e aziende, aiutandoli a creare e mantenere ambienti di lavoro funzionali, sicuri e sostenibili. A favore della produttività. "Fin dalla sua nascita, nel 1926, Lyreco ha sempre messo al centro il rispetto per le persone, la protezione del pianeta e il supporto ai clienti. I nostri valori sono le forze che ci spingono all’azione". —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Elon Musk e l’inquietante sfilata dei robot: ecco Optimus, l’umanoide che ci aiuterà a fare tutto

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(Adnkronos) – Un battaglione di robot in tutto e per tutto somiglianti a esseri umani che sfilano sul palco. Elon Musk all'evento We robot presenta Optimus, l'umanoide che come un perfetto maggiordomo è in grado di servire a tavola, pulire la cucina, annaffiare le piante, scaricare la macchina dai bagagli e persino intrattenere i ragazzi partecipando a giochi da tavolo. Sembra fantascienza ma è ormai realtà.   Non si sa ancora quando Optimus arriverà sul mercato ma il prezzo di quello che il patron di Tesla definisce "un assistente personale" è stato già fissato: costerà tra i 20 e i 30mila dollari.  —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ballando con le stelle, oggi terza puntata: concorrenti e ospiti, prima eliminazione in arrivo

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(Adnkronos) –
Terza puntata di Ballando con le stelle 2024, in onda oggi sabato 12 ottobre alle 20.35 su Rai 1, con la conduzione di Milly Carlucci, affiancata come sempre da Paolo Belli. In gara tutte le 13 coppie, visto che non c'è stata ancora nessuna eliminazione. In vetta alla classificale coppie formate da Bianca Guaccero e Giovanni Pernice e quella di Nina Zilli e Pasquale La Rocca. Nella puntata verranno nominati i primi candidati all'eliminazione: il verdetto avverrà alla fine del programma.  Queste le coppie in pista: Bianca Guaccero-Giovanni Pernice; Federica Nargi-Luca Favilla; Francesco Paolantoni-Anastasia Kuzmina; Luca Barbareschi-Alessandra Tripoli; Federica Pellegrini-Angelo Madonia; Sonia Bruganelli-Carlo Aloia; Alan Friedman-Giada Lini; Nina Zilli-Pasquale La Rocca; Tommaso Marini-Sophia Berto; I Cugini di Campagna-Rebecca Gabrielli; Anna Lou Castoldi-Nikita Perotti; Massimiliano Ossini-Veera Kinnunen; Furkan Palali-Erica Martinelli. A giudicare le esibizioni, come sempre, la giuria formata da Carolyn Smith, Guillermo Mariotto, Fabio Canino, Ivan Zazzaroni e Selvaggia Lucarelli. Come lo scorso anno al fianco di Rossella Erra ci sono Simone Di Pasquale e Sara Di Vaira come 'tribuni del popolo'. Il custode del tesoretto è come sempre Alberto Matano, conduttore di La Vita in Diretta. 'Ballerini per una notte' della terza puntata saranno Fabio Caressa e la moglie Benedetta Parodi. Benedetta Parodi ballerà una samba sulle note del brano “La partita di pallone” di Rita Pavone accompagnata dal ballerino Samuel Santarelli, mentre Fabio Caressa ballerà una samba sulle note della canzone 'Il baccalà' di Nino Ferrer, insieme alla ballerina Maria Ermachkova. Infine saranno protagonisti insieme di un tango sulle note di 'Un amore così grande'.   —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

IT-Alert, prosegue test ai Campi Flegrei: come funziona oggi

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(Adnkronos) –  
Oggi i cittadini che lo desiderano potranno partecipare al test di allontanamento assistito dalla zona rossa seguendo le indicazioni dei propri comuni. Come si legge sul sito della Regione Campania si tratta di un test a scala reale del piano di allontanamento dei cittadini. Le persone iscritte all'esercitazione saranno trasferite dalle aree di Attesa dei Comuni alle aree di Incontro situate fuori dalla zona Rossa. Le aree di Attesa, come è noto, sono le aree individuate dai Piani Comunali di Protezione Civile, dalle quali, in caso di necessità, partirebbero i cittadini della zona Rossa per il trasferimento assistito nelle Regioni gemellate. In questa esercitazione saranno attivate 13 aree di Attesa: 4 a Napoli, 2 a Pozzuoli, 2 a Bacoli, 1 a Monte di Procida, 2 a Quarto, 1 a Marano e 1 a Giugliano. Le aree di Incontro sono, invece, le aree, individuate dalla Regione Campania, da cui la popolazione che si è allontanata dalla zona Rossa prosegue poi verso i punti di prima accoglienza. Nell'esercitazione in programma vengono testate 5 di queste aree. L’allontanamento dei cittadini dalle aree di Attesa comunali alle aree di Incontro viene organizzato con autobus regionali a cura della Protezione Civile della Regione Campania con il supporto dell’Agenzia regionale ACaMIR. Le attività esercitative terminano nel pomeriggio . Il messaggio arrivato ieri a chi si trovava nel territorio della Regione Campania sui propri telefoni cellulari è stato: TEST TEST Esercitazione Campi Flegrei 2024. Questo è un messaggio di TEST IT-alert. È in corso la SIMULAZIONE di una possibile attività vulcanica ai Campi Flegrei. Per conoscere il messaggio che riceverai in caso di reale pericolo e per compilare il questionario vai su www.it-alert.gov.it TEST TEST TEST TEST Campi Flegrei Exercise 2024. This is an IT-alert TEST MESSAGE. There is an ongoing SIMULATION of possible volcanic activity at Campi Flegrei. To learn what message you will receive in case of real danger and fill out the survey, go to www.it-alert.gov.it/en TEST TEST A causa del fenomeno dell’overshooting il messaggio potrà essere ricevuto anche dagli utenti che si trovano nelle regioni confinanti o limitrofe alla Campania. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Attacchi Israele a Unifil in Libano, Meloni trova sostegno Macron e Sanchez: “Grave violazione”

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(Adnkronos) – Sulle alture di Paphos, a Cipro, soffia forte tra gli ulivi la brezza che viene dal mare. A preoccupare però sono i venti di guerra che spirano a poca distanza da qui: in Libano ma soprattutto a Gaza, che dista appena 400 chilometri dal luogo che ospita il vertice dei 9 Paesi europei del Mediterraneo, nella lussuosa cornice del golf club Minthis Resort. Le tensioni in Medio Oriente e la recente offensiva delle forze israeliane contro le basi Unifil in Libano non potevano che essere al centro del summit Med9 e delle discussioni tra la premier Giorgia Meloni e i suoi colleghi Ue.   La presidente del Consiglio trova una sponda nel capo dell'Eliseo Emmanuel Macron e nel primo ministro spagnolo Pedro Sanchez quando si tratta di condannare i ripetuti attacchi di Israele alle basi italiane Unifil. In quanto partner della missione istituita nel 1978 dalle Nazioni Unite dopo la prima invasione di Israele in Libano, i leader di Italia, Francia e Spagna – nell'ambito dei lavori del Med9 – firmano una dichiarazione comune per ribadire la loro "indignazione" dopo il ferimento di alcuni militari Unifil a Naqoura: "Questi attacchi costituiscono una grave violazione degli obblighi di Israele ai sensi della Risoluzione delle Nazioni Unite 1701" e "devono cessare immediatamente" intimano i tre Paesi, invitando Israele a impegnarsi per la sicurezza delle missioni Onu.  "Come Italia non posso non tornare a condannare quello che è accaduto. Non è accettabile" dirà poi Meloni nelle dichiarazioni finali al termine del summit. La premier definisce "preziosa" l'opera prestata dai militari italiani nella missione Onu e in quella bilaterale Mibil, ribadendo l'impegno del suo governo a monitorare la situazione in Libano. E' necessario, secondo Meloni, "arrivare a un cessate il fuoco a Gaza e in Libano e al rilascio degli ostaggi israeliani" che si trovano ancora nelle mani di Hamas. Netta la posizione del presidente francese Macron il quale rinnova il suo appello a "interrompere l'esportazione armi utilizzate" in scenari di guerra come Gaza e Libano: "E' l'unica leva che potrà mettere fine a tutto ciò. Stabilità e pace si ottengono solo attraverso soluzioni diplomatiche" scandisce il leader di Parigi, preoccupato per il rischio che le tensioni in Medio Oriente possano contaminare l'intera Regione ed estendersi a macchia d'olio anche oltre. Sulla stessa lunghezza d'onda il premier spagnolo Sanchez per quanto riguarda lo stop all'invio di armi a Israele: "Noi – spiega – lo facciamo già da tempo. La motivazione è semplice: senza armi non c'è guerra". Poi l'invito a "rivedere l'accordo tra Ue e Israele. Chiedo alla Commissione europea di dare una prova di coerenza".  Il summit di Cipro è l'occasione per un bilaterale tra Meloni e il Re Abdullah II di Giordania, Paese ospite del vertice e attore "fondamentale" per la stabilità dell'intera Regione, sottolinea la premier. Il sovrano parla con la presidente del Consiglio della situazione dei rifugiati siriani e presenta il suo piano per un 'Gaza humanitarian gateway' volto a superare gli ostacoli che continuano a rallentare la distribuzione degli aiuti, incassando il sostegno italiano "anche sulla base della collaborazione già in essere nell'ambito dell'iniziativa italiana 'Food for Gaza'", ricorda Palazzo Chigi in una nota.  A margine del Med9 Meloni incontra anche la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. Al centro del colloquio, oltre ai più recenti sviluppi della crisi mediorientale e del dossier ucraino, la preparazione del Consiglio europeo della prossima settimana. Le due leader si concentrano in particolare sui temi migratori e sul rilancio della competitività europea. Sul fronte migranti la premier annuncia la piena operatività "tra qualche giorno" del protocollo d'intesa con l'Albania, "una soluzione innovativa in tema di governo dei flussi migratori, di lotta ai trafficanti di esseri umani" spiega Meloni. Per quanto riguarda la competitività della Ue l'inquilina di Palazzo Chigi chiede di "passare dalle parole ai fatti" e "di premere l'acceleratore su settori strategici come l'alta tecnologia, la difesa, l'agricoltura". E' il presidente cipriota Nikos Christodoulidīs a illustrare alla fine dei lavori i contenuti della dichiarazione conclusiva, dove i 9 Paesi del Mediterraneo chiedono un "immediato cessate il fuoco" lungo la Blue Line che separa Israele dal Libano e in merito al conflitto russo-ucraino confermano il sostegno a Kiev per tutto il tempo necessario. Nel capitolo relativo ai migranti i leader auspicano una attuazione "efficace e tempestiva" del Patto su asilo e migrazione, con focus sulla dimensione esterna. A conclusione del Med9 il passaggio di consegne tra Cipro e Slovenia, che ospiterà il prossimo summit mediterraneo nel 2025. (dall'inviato Antonio Atte) —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Covid, più rischi di infarto e ictus fino a 3 anni dopo la malattia: lo studio

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(Adnkronos) –
Il Covid ha aumentato significativamente il rischio di infarto, ictus e morte fino a 3 anni dopo l'infezione. In particolare dopo una forma grave, tra le persone che hanno contratto il ceppo originale di Sars-CoV-2 durante la prima ondata, prima dell'arrivo dei vaccini. E' la conclusione di uno studio finanziato dai National Institutes of Health (Nih) americani e pubblicato sulla rivista 'Arteriosclerosis, Thrombosis, and Vascular Biology', dal quale emerge anche un'altro dato: le persone con gruppo sanguigno 0 sembrerebbero più protette dagli effetti gravi di Covid-19.  Ricerche precedenti hanno già indicato una maggiore probabilità di eventi cardiovascolari dopo un'infezione Covid, ricordano gli Nih. Ma i nuovi risultati, precisa l'agenzia governativa, sono i primi a suggerire che questo rischio aumentato potrebbe durare fino a 3 anni dopo il contagio, almeno per le persone che si sono infettate nel corso della prima ondata. Il nuovo lavoro, aggiungono gli Nih, è anche il primo a dimostrare che la maggiore probabilità di infarto e ictus dopo una forma grave di Covid-19 potrebbe avere una componente genetica relativa al gruppo sanguigno. Gli autori hanno infatti osservato che un ricovero per Covid ha più che raddoppiato il rischio di infarto o ictus tra i pazienti con sangue dei gruppi A, B o AB, ma non in quelli di gruppo 0. Questo perché avere sangue di gruppo 0 sembra associarsi a un rischio inferiore di Covid grave. Lo studio ha coinvolto 10mila pazienti della Uk Biobank, di età compresa fra 40 e 69 anni, di cui 8mila avevano avuto una positività al coronavirus pandemico e 2mila erano stati ricoverati in ospedale per Covid-19 grave, tra il primo febbraio e il 31 dicembre 2020. Nessuno era stato vaccinato contro Covid, perché i vaccini allora non erano ancora disponibili. I due gruppi sono stati confrontati con un terzo, composto da quasi 218mila persone che in quel periodo non erano state contagiate da Sars-CoV-2. I ricercatori hanno quindi monitorato i pazienti dei primi due gruppi dal momento della diagnosi di Covid-19 fino allo sviluppo di infarto o ictus, o alla morte, per quasi 3 anni. Considerando le persone con cardiopatia preesistente, pari a circa l'11% in entrambi i gruppi, gli scienziati hanno calcolato che – rispetto a chi non aveva mai avuto Covid – il rischio di infarto, ictus e morte era 2 volte più alto tra chi era stato infettato e 4 volte maggiore tra chi aveva avuto una forma grave, da ricovero in ospedale. Per tutti i 3 anni di follow-up, inoltre, la probabilità di un evento cardiovascolare maggiore restava significativamente più alta nelle persone che avevano avuto Covid, rispetto ai controlli. In alcuni casi, il pericolo di infarto o icuts era paragonabile a quello conferito da un fattore di rischio cardiovascolare noto, come il diabete di tipo 2, o addirittura superiore.  "Questo studio getta nuova luce sui potenziali effetti cardiovascolari a lungo termine di Covid-19", che rappresenta "una minaccia per la salute pubblica ancora incombente", afferma David Goff, direttore della Divisione di Scienze cardiovascolari del National Heart, Lung and Blood Institute, parte degli Nih "Questi risultati, soprattutto se confermati da un follow-up a lungo termine – aggiunge – supportano gli sforzi per identificare strategie efficaci di prevenzione delle malattie cardiache per i pazienti che hanno avuto una forma grave di Covid-19. Ma serviranno altri studi per dimostrarne l'efficacia". "Considerando che oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo hanno già contratto l'infezione" da Sars-CoV-2, "le implicazioni per la salute cardiaca globale sono significative", avverte Hooman Allayee, professore di Scienze della popolazione e della salute pubblica alla University of Southern California, Keck School of Medicine di Los Angeles, responsabile dello studio. "La questione, ora – sottolinea – è capire se Covid-19 grave debba essere considerato un altro fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, proprio come il diabete di tipo 2 o la malattia arteriosa periferica". Gli autori puntualizzano che i risultati del lavoro si applicano principalmente alle persone che sono state infettate da Sars-CoV-2 all'inizio della pandemia, mentre non è chiaro se il rischio di malattie cardiovascolari persista o possa persistere in chi si è ammalato gravemente di Covid dal 2021 a oggi. Gli scienziati spiegano anche che i risultati andranno confermati con ulteriori indagini su una popolazione etnicamente più differenziata da quella della Uk Biobank. Infine, poiché i partecipanti allo studio non erano vaccinati, saranno necessarie future ricerche per determinare se lo stato vaccinale influenza o meno il rischio cardiovascolare da Covid. Serviranno poi studi sul legame tra infezione e gruppo sanguigno, perché il meccanismo di interazione gene-virus resta poco chiaro. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Biden: “Israele smetta di colpire forze Unifil”. La condanna di Meloni, Macron e Sanchez

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(Adnkronos) – La richiesta a Israele di smetterla di colpire le forze Unifil in Libano arriva da più parti a poche ore dal ferimento di altri 2 peacekeeper della forza delle Nazioni Unite. Non ha dubbi il presidente Usa Joe Biden che, alla domanda "Vuole chiedere a Israele di cessare gli attacchi sulle forze di mantenimento della pace dell'Onu?", ha risposto "Sì, assolutamente". Nel frattempo l'Italia trova il sostegno di Francia e Spagna a Cipro, nell'ambito del vertice dei 9 Paesi europei del Mediterraneo.  La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a Cipro nell'ambito del vertice dei 9 Paesi europei del Mediterraneo trova una sponda nel capo dell'Eliseo Emmanuel Macron e nel primo ministro spagnolo Pedro Sanchez quando si tratta di condannare i ripetuti attacchi di Israele alle basi italiane Unifil. In quanto partner della missione istituita nel 1978 dalle Nazioni Unite dopo la prima invasione di Israele in Libano, i leader di Italia, Francia e Spagna – nell'ambito dei lavori del Med9 – firmano una dichiarazione comune per ribadire la loro "indignazione" dopo il ferimento di alcuni militari Unifil a Naqoura: "Questi attacchi costituiscono una grave violazione degli obblighi di Israele ai sensi della Risoluzione delle Nazioni Unite 1701" e "devono cessare immediatamente" intimano i tre Paesi, invitando Israele a impegnarsi per la sicurezza delle missioni Onu. Netta la posizione del presidente francese Macron il quale rinnova il suo appello a "interrompere l'esportazione armi utilizzate" in scenari di guerra come Gaza e Libano: "E' l'unica leva che potrà mettere fine a tutto ciò. Stabilità e pace si ottengono solo attraverso soluzioni diplomatiche" scandisce il leader di Parigi, preoccupato per il rischio che le tensioni in Medio Oriente possano contaminare l'intera Regione ed estendersi a macchia d'olio anche oltre. Sulla stessa lunghezza d'onda il premier spagnolo Sanchez per quanto riguarda lo stop all'invio di armi a Israele: "Noi – spiega – lo facciamo già da tempo. La motivazione è semplice: senza armi non c'è guerra". Poi l'invito a "rivedere l'accordo tra Ue e Israele. Chiedo alla Commissione europea di dare una prova di coerenza". "Come Italia non posso non tornare a condannare quello che è accaduto. Non è accettabile" dirà poi Meloni nelle dichiarazioni finali al termine del summit. La premier definisce "preziosa" l'opera prestata dai militari italiani nella missione Onu e in quella bilaterale Mibil, ribadendo l'impegno del suo governo a monitorare la situazione in Libano. E' necessario, secondo Meloni, "arrivare a un cessate il fuoco a Gaza e in Libano e al rilascio degli ostaggi israeliani" che si trovano ancora nelle mani di Hamas. E' il presidente cipriota Nikos Christodoulidīs a illustrare alla fine dei lavori i contenuti della dichiarazione conclusiva, dove i 9 Paesi del Mediterraneo chiedono un "immediato cessate il fuoco" lungo la Blue Line che separa Israele dal Libano e in merito al conflitto russo-ucraino confermano il sostegno a Kiev per tutto il tempo necessario. Nel capitolo relativo ai migranti i leader auspicano una attuazione "efficace e tempestiva" del Patto su asilo e migrazione, con focus sulla dimensione esterna. A conclusione del Med9 il passaggio di consegne tra Cipro e Slovenia, che ospiterà il prossimo summit mediterraneo nel 2025.  Sugli attacchi da parte di Israele alle basi Unifil in Libano è intervenuto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha inviato nuovi messaggi al ministro degli Esteri israeliano Israel Katz e anche al capo dello Stato Isaac Herzog per confermare che per l’Italia questi attacchi "sono totalmente inaccettabili". Secondo fonti della Farnesina il ministro ha scritto ai suoi interlocutori: "Sappiamo che la situazione sul terreno sta diventando molto complicata, ma crediamo che il vostro Governo prenderà ogni misura necessaria per evitare ogni possibilità di nuovi attacchi di questo tipo". Il ministro Katz ha garantito "ogni sforzo possibile per evitare di danneggiare Unifil”. Lo stesso capo dello Stato Isaac Herzog ha garantito di occuparsi direttamente della questione con il governo del suo paese. Tajani ha chiesto al governo israeliano una inchiesta e comunque le scuse per i danni provocati nei giorni scorsi. Secondo fonti della Farnesina le prossime ore saranno decisive per ricevere chiarimenti e indicazioni cruciali da parte del governo di Israele. Il Governo italiano ritiene che a Gaza e in Libano si debba passare al più presto a un cessate il fuoco che permetta di riprendere un negoziato diplomatico verso un confronto politico fra le parti.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Termosifoni accesi e stangata gas: le stime sui costi, i consigli per risparmiare

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(Adnkronos) – Freddo, quanto ci costi? In vista dell’accensione dei termosifoni, Facile.it ha stimato che con le attuali tariffe del mercato libero, quest’anno gli italiani per riscaldare casa spenderanno, in media, 1.144 euro in bollette del gas. Il primo semaforo verde scatterà nelle città incluse nella cosiddetta Zona E, che copre gran parte del nord e del centro Italia; qui, a partire dal 15 ottobre, si potrà accendere il riscaldamento e, dalle settimane successive, il via verrà gradualmente esteso anche alle altre aree del Paese.  Per evitare che nelle nostre case anche le bollette del gas siano 'bollenti', Facile.it ha stilato un elenco di sette consigli per risparmiare. 1) Occhio ai gradi: innanzitutto, è bene ricordare che non serve ricreare in casa una temperatura sahariana; non solo è nociva per la salute, ma sarebbe anche uno spreco di gas e di soldi. Ecco allora che abbassando di un solo grado il riscaldamento potremmo conseguire un risparmio in bolletta di circa 100 euro. Se invece decidiamo di ridurre le ore di accensione dei termosifoni, sappiate che bastano 60 minuti in meno al giorno per abbattere i costi di circa 36 euro in un anno. 2) Alcuni accorgimenti ai fornelli: sebbene la maggior parte dei consumi domestici di metano siano legati al riscaldamento, è bene fare attenzione anche al gas che usiamo per cucinare. Basta adottare alcuni piccoli accorgimenti ai fornelli per alleggerire la bolletta. Alcuni esempi? Cuocere in una pentola a pressione al posto di quella tradizionale aiuta a ridurre il consumo di gas, mentre usare il coperchio durante la preparazione della pasta fa risparmiare qualche altro euro all’anno. Addirittura, il semplice gesto di abbassare l’intensità del fuoco dopo che l’acqua è arrivata a ebollizione ci consentirebbe di risparmiare fino al 25% del gas normalmente usato; calcolando la cottura di 200 grammi di pasta al giorno, con questo trucchetto una famiglia di due persone risparmierebbe 12 euro. Anche il microonde può essere un grande alleato per abbattere i consumi e può essere una valida alternativa ai fuochi, ad esempio, per scaldare un bicchiere di latte o una tazza di tè. 3) Bagno e doccia: anche nella stanza da bagno bastano pochi gesti per risparmiare. Il primo consiglio è, naturalmente, di evitare gli sprechi; far scorrere a vuoto l’acqua calda mentre ci si rade equivale non solo a sperperare questa preziosa risorsa, ma anche a consumare inutilmente gas. E se ormai tutti, o quasi, sono consapevoli che un bagno caldo consuma molto più di una doccia, pochi sanno che anche sotto il soffione si possono adottare accorgimenti per ridurre i consumi. Ad esempio, ridurre la durata della doccia da 7 minuti a 5 minuti consente di risparmiare quasi 30 centesimi di euro ogni volta; se si abbassa la temperatura dell’acqua di 3 gradi, invece, si possono tagliare i consumi di gas fino al 9%. 4) Bonus casa, ultima chiamata? Il risparmio sui consumi energetici può essere davvero notevole se si ha la possibilità di fare interventi strutturali sulla propria abitazione come il cappotto termico, l’isolamento del tetto o il cambio degli infissi. Una buona controsoffittatura, ad esempio, può far risparmiare fino al 20% di energia. Si tratta di lavori importanti i cui costi possono spesso arrivare a quattro zeri, ma per il 2024 possono essere, almeno in parte, ammortizzati grazie ai Bonus casa. 5) Valvole termostatiche: le valvole termostatiche consentono di controllare la temperatura di ciascun termosifone. Possono quindi essere uno strumento utilissimo per chi vuole regolare la temperatura di ciascun calorifero sulla base delle reali esigenze delle diverse stanze della casa. Se, ad esempio, usiamo la camera da letto solo per dormire, non serve che lì i radiatori vadano a pieno regime tutto il giorno. 6) Dalla caldaia al buon senso: il controllo periodico dei fumi è obbligatorio, ma la periodicità cambia a seconda del tipo di caldaia (si va dai 12 mesi ai 4 anni), in ogni caso il suggerimento è di fare una revisione almeno una volta l’anno in vista della stagione invernale. Un apparecchio non efficiente non solo è potenzialmente pericoloso per la sicurezza, ma rischia di farci pagare più del dovuto. Come sempre, inoltre, non dimentichiamoci di adottare alcune semplici azioni di 'buon senso'. Ad esempio, limitiamo i ricambi di aria nelle ore di accensione del riscaldamento, non ostacoliamo i radiatori mentre sono in funzione, abbassiamo le persiane di notte per ridurre la dispersione di calore; si tratta di piccoli gesti a costo zero, ma che, bollette alla mano, potrebbero far risparmiare qualche euro. 7) Valutare il fornitore: ultimo consiglio, ma non meno importante, è quello di valutare le tariffe offerte dal proprio fornitore di gas. Sul mercato libero ci sono centinaia di venditori e la differenza di prezzo tra l’uno e l’altro può essere in alcuni casi notevole. Secondo l’analisi di Facile.it, la spesa per la bolletta del gas può variare fino al 20% tra le migliori e le peggiori offerte presenti sul mercato; scegliere quindi un fornitore non conveniente significa rischiare di spendere anche 200 euro in più per riscaldare casa. "Per l’attivazione di un nuovo contratto di fornitura – spiegano gli esperti di Facile.it occorrono tra i 15 e i 60 giorni – pertanto questo è il periodo ideale per confrontare le offerte sul mercato libero e valutare un possibile cambio di fornitura in vista della stagione invernale. Ricordiamo che il passaggio è gratuito e non comporta una interruzione di fornitura". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)