Giuseppe Genchi alla masseria Dirupo

Nell’ambito della rassegna «Le pietre che parlano», organizzata presso la Masseria Dirupo a Noci (Bari) Giuseppe Genchi esporrà le sue opere dal 4 al 17 maggio.

Giuseppe Genchi nasce a Bari nel 1959, e sin da piccolo mostra una gran-de passione per l’arte che lo porta in età adulta a visitare i più importanti musei in Europa e negli Stati Uniti. Il suo percorso artistico ha abbracciato inizialmente l’espressione figurativa per poi immergersi nelle radici dell’arte rupestre e dei graffiti, creando lavori che attingono alle origini dell’arte.

Comincia a cimentarsi nel riprodurre con la tecnica ad olio le immagini di Steve McCurry, sviluppando così da autodidatta il suo interesse per temi antropologici e universali. Nascono quindi opere come: la bella di Ulan Bator, la Palenquera fuma, la ragazza con il gallo ecc.

La sua arte si evolve nel tempo influenzata oggi dall’archeologia (grotta di Lascaux) e con il colore acrilico esprime tutta la potenza e incisività dei graffiti.

Al suo attivo si annoverano numerose collettive in Bari, Bitonto, Rieti.

• Il Programma completo di «Le pietre che parlano»