Resilienza degli ulivi e rigenerazione del territorio

Tempo di lettura: 13 minuti

֎Un documento di associazioni salentine all’attenzione dei Rappresentanti di Istituzioni ed Enti di ricerca nazionali e regionali invitano ad un urgente check-up֎

L’albero monumentale di Monopoli è salvo

Tempo di lettura: 3 minuti Il Tar Bari obbliga la Regione Puglia a rideterminare la misura applicabile ֎E sono 600 anni di vitalità. Il richiamo normativo conferma l’orientamento già espresso dal Collegio barese con le […]

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In Puglia pesticidi… obbligatori

Tempo di lettura: 2 minuti È l’effetto della presenza della Xylella. In 19 comuni pugliesi i cittadini diffidano i sindaci. Destinati 5 milioni di finanziamenti pubblici all'acquisto e allo sversamento di pericolosi pesticidi sui propri […]

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Xylella e non solo, nuova luce da una ricerca

Tempo di lettura: 6 minuti Intervista a Marco Scortichini «Sono state effettuate ulteriori indagini circa il ruolo svolto dai funghi nel causare i noti deperimenti dell’olivo nel Salento. Sta emergendo che alcuni funghi fitopatogeni, appartenenti […]

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Xylella, altre 3 sentenze Tar fermano gli abbattimenti

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Piovono sentenze Tar contro la Regione Puglia. Gli ulivi positivi, anche dopo anni, continuano a stare bene

Salviamo la Piana degli ulivi secolari in Puglia

Tempo di lettura: 5 minuti Intervista a Margherita Ciervo «Questa sentenza del Tar Bari pone solide basi per la fine dell’attuale stato di eccezione e del connesso processo di “normalizzazione dell’emergenza” che, in nome di […]

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Xylella, alt alla gestione medievale, il Tar sceglie la ricerca

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Il Tribunale amministrativo regionale per la Puglia (Sezione Terza) di Bari ha accolto i ricorsi presentati dai proprietari degli alberi di olivi monumentali e con caratteristiche di monumentalità di Ostuni, dichiarati positivi a Xylella fastidiosa dall’Osservatorio fitosanitario regionale. Prevista la possibilità di fare ricerca scientifica sul campo

Accolto il ricorso sugli alberi di Ostuni

Tempo di lettura: 3 minuti Il Tar accoglie integralmente le ragioni dei proprietari degli alberi monumentali di Ostuni con una sentenza epocale. Il Comitato scientifico multidisciplinare indipendente: «ora affrontare il problema del disseccamento nella sua […]

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Xylella, l’ulivo di Monopoli resiste

Tempo di lettura: 4 minuti La testardaggine della Regione Puglia. In attesa del 5 aprile, giorno in cui sarà nuovamente il Tar a decidere il merito della controversia, dopo la decisione del 3 febbraio del […]

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A S. Paolo Albanese si piantano specie antiche

Tempo di lettura: 2 minuti Dopo la campagna di recupero, di conservazione, di tutela e di riproduzione della «Dolce di Chiaromonte», una antica varietà di oliva dolce tipica di alcune terre tra le valli dei […]

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La mancanza di api sta facendo danni

Tempo di lettura: 2 minuti La perdita degli impollinatori, a livello globale, sta già causando circa 500.000 morti precoci all'anno. Il recupero dell’ozono è sulla buona strada per essere completamente recuperato entro il 2040 in […]

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Il fico per recuperare terreni marginali e una coltura redditizia

Tempo di lettura: 2 minuti Giunto a conclusione un progetto condotto e finanziato dall’Università di Pisa per rilanciare questa coltura grazie ad un nuovo sequenziamento del genoma

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Quanto è cattivo il lupo?

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Secondo i dati Ispra i danni in Puglia non sono così rilevanti quanto il racconto popolare fa intendere. In Italia «le aziende colpite con capi bovini sono risultate in media ogni anno 526,8 pari allo 0,33% di tutte quelle presenti sul territorio nazionale. Le aziende ovicaprine che hanno subìto danni sono state in media ogni anno 1.008,6 pari allo 0,7% del totale delle aziende ovicaprine registrate a livello nazionale

Pesticidi, svelati gli effetti nascosti

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Una ricerca pubblicata su «Science of the Total Environment» e realizzata da Simone Tosi, docente e ricercatore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino, mostra come i pesticidi possano provocare danni comportamentali, cognitivi e fisiologici a impollinatori e tanti altri animali benefici per l’uomo

In Basilicata una «rete» per salvare varietà in estinzione

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Nell’Agenda del nuovo Programma sono state indicate le attività più significative, dalla riedizione delle attività già sperimentate con successo negli anni precedenti, al recupero di semi antichi, di semi perduti, di varietà in via di estinzione, di agrobiodiversità rara e di vecchi alberi da frutto dell’area, alla gestione del 2° Itinerario della Agrobiodiversità, che mette in rete gli agricoltori custodi, i produttori, i trasformatori, i ristoratori e tutti gli animatori socio-culturali del territorio, alla promozione della fruizione turistica della filiera completa, alla creazione di spazi per la valorizzazione delle nuove generazioni

Xylella, si torna a parlare degli erbicidi…

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Il punto a 8 anni dall’emergenza

Se ne è parlato in un convegno svoltosi in occasione della Notte internazionale della Geografia. Approfondita l’analisi a proposito di un’indagine in agro di Gallipoli del 1974. E intanto continua l’eradicazione degli ulivi che sta cambiando la geografia dei luoghi senza osservare completamente le norme previste dagli Standard internazionali per le Misure fitosanitarie della Fao

Neofusicoccum, altra minaccia per gli ulivi

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Intervista a Marco Scortichini

Rilevato nel Salento. Questo fungo provoca severi disseccamenti, non è da quarantena e non sono previste eradicazioni. La sua presenza impone un nuovo tipo di gestione anche per la Xylella perché «la contemporanea presenza di più microrganismi fitopatogeni pericolosi in uno stesso territorio deve comportare una gestione più accurata dell’epidemia». Le zone interessate e lo studio scientifico

Gli Ogm ci riprovano, no alla proposta 5 stelle

Tempo di lettura: 3 minuti Questa volta la scusa non è risolvere la fame nel mondo ma fronteggiare i cambiamenti climatici. Le Associazioni dell’agricoltura biologica, contadine, ambientaliste e della società civile chiedono il ritiro della […]

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Una fattoria sostenibile e di… recupero

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È la comunità Emmaus di Foggia, una realtà agricola e sociale che vanta oltre 40 anni di vita. Accoglie giovani in difficoltà e una cooperativa sociale che con i suoi soci e volontari cura con grande amore una fattoria bio didattica e dove si producono formaggi, ortaggi di stagione e uno yogurt delicatissimo dal latte di capra

Toh! Chi si rivede: il granomischio

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Noto da 8mila anni coltivato fino al XIX secolo

Si tratta di grani pigmentati duri e teneri, in pratica i chicchi sono blu, viola, rossi. In antichità i contadini garganici li seminavano insieme ai legumi. Le farine che venivano prodotte, davano vita a pani ad alto valore proteico e basso glutine. Michela Cariglia, una vulcanica imprenditrice foggiana che dalla salicornia ad una varietà dimenticata di grano cerca una sintesi nuova nell’alimentazione e fa scoperte straordinarie