Terremoti dove e come

0
Tempo di lettura: < 1 minuto

֎Online la nuova versione del Database Diss con le sorgenti sismogenetiche italiane aggiornate. Uno strumento cruciale per la comprensione della sismogenesi in Italia e per la stima della pericolosità associata֎

La conoscenza può salvare l’acqua

Tempo di lettura: 3 minuti

֎Convegno a Monopoli, «La speleologia nel territorio di Monopoli tra passato e presente». L’acqua, la risorsa naturale di massima importanza per la vita, è all’origine della formazione di grotte carsiche e rappresenta il motore attraverso il quale il processo di dissoluzione scava i vuoti ipogei, sino a renderli di dimensioni tali da essere esplorati dall’uomo. E l’acqua stessa la ritroviamo all’interno di queste cavità, come assoluta protagonista della storia del paesaggio carsico֎

Campi Flegrei, esaminata la caldera fino a 20 km

0

Tempo di lettura: 3 minuti֎Una profondità mai esplorate in precedenza. Le immagini ottenute forniscono una visione della struttura interna dei Campi Flegrei, migliorando la comprensione dei meccanismi che governano il vulcano֎

Non puoi leggere tutto l'articolo perché non sei un utente registrato!

Registrati oppure esegui il login.

Terremoto Myanmar, Doglioni (Ingv): “Area altamente sismica”

0
Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – Il terremoto avvenuto questa mattina in Myanmar si è verificato in “un’area altamente sismica. Nel secolo scorso ci sono state parecchie scosse di magnitudo superiore a 7: in soli 26 anni, dal 1930 al 1956, ce ne sono state 6 di magnitudo superiore a 7, quindi è un terremoto del tutto atteso in quell’area”. Così all’Adnkronos il presidente dell’Ingv, Carlo Doglioni, dopo il violentissimo sisma che ha colpito l’Asia. Si tratta di “una zona del mondo dove la placca indiana si muove verso nord-nordest sotto l’Asia e in quella zona della Burma ha una componente obliqua, sono dei terremoti che hanno una componente compressiva ma anche di movimento laterale tra le placche quello che noi chiamiamo transpressione destra”. E’, dunque, l'”effetto di questa convergenza obliqua tra l’India e l’Asia di circa 4 cm all’anno, velocità 10 volte più grandi di quelle che abbiamo in Italia dove la deformazione è dell’ordine dei millimetri all’anno: questo spiega perché lì ci sono terremoti molto più energetici che da noi”.  Il sisma di questa mattina “è di energia simile a quella dell’evento di febbraio 2023 in Turchia, difficile immaginare che non ci siano grossissimi danni e molte vittime”. “Se persino a Bangkok, che si trova a parecchie centinaia di chilometri di distanza, ci sono stati crolli, dentro l’area epicentrale ci sarà sicuramente grande distruzione, molte frane e fenomeni di liquefazione (lo scuotimento del suolo che sembra solido, si liquefa e se ci sono abitazioni sopra queste collassano e ci possono essere ulteriori danni)”, spiega. Non ci sono indicazioni per un rischio tsunami. “Il terremoto è avvenuto a centinaia di chilometri dalla costa, non ha rotture sul fondo mare, quindi non c’è un rischio tsunami come quello dell’Indonesia o di Tohoku, in Giappone”, chiarisce. Sull’evoluzione del fenomeno nelle prossime ore, l’esperto spiega che “è avvenuto ciò che definiamo un main shock, cioè una scossa principale. Può succedere che, a volte, queste scosse principali siano accompagnate da scosse di magnitudo simile, come nel caso della Turchia, a distanza di poche ore. E’ possibile. D’altronde c’è una sequenza che decade nel corso dei giorni in termini di numero di scosse di magnitudo che diventano sempre più piccole e sempre più diradate. Ma se la discesa è iniziata in maniera definitiva non lo sappiamo perché se c’è un’ulteriore recrudescenza, con un altro main shock, si riazzera l’orologio

“. (di Francesca Romano) —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Corre l’erosione costiera: 10 metri in meno l’anno

Tempo di lettura: 2 minuti

֎È a rischio il 66% dei delta fluviali. Il delta dell’Ombrone registra una delle situazioni più critiche, con tassi di erosione fino a 5-6 metri l’anno. Il Sinni rappresenta uno dei casi più estremi, con un’erosione che supera i 10 metri l’anno. Lo studio del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa֎

Campi Flegrei, un sensore nello spazio monitora la temperatura

0

Tempo di lettura: 2 minuti֎Uno studio condotto da ricercatori dell’Ingv suggerisce l’uso dei dati termici della Stazione spaziale internazionale nell’allerta sismica dell’area flegrea֎

Non puoi leggere tutto l'articolo perché non sei un utente registrato!

Registrati oppure esegui il login.

Il progetto del dissalatore sul Tara

Tempo di lettura: 10 minutiUna nuova fonte idrica per la Puglia ֎Il dettaglio dell'impianto che sarà realizzato e che ha creato una serie di proteste. Il problema dell'inquinamento marino. Cosa prevedono le varie autorizzazioni. […]

Non puoi leggere tutto l'articolo perché non sei un utente registrato!

Registrati oppure esegui il login.

La più grande inondazione mai avvenuta sulla Terra

0

Tempo di lettura: 4 minuti֎Un team di ricerca multidisciplinare ha ricostruito la dinamica della Mega-Alluvione Zancleana che, 5.33 milioni di anni fa, fece riversare nel bacino del Mediterraneo milioni di metri cubi di acqua […]

Non puoi leggere tutto l'articolo perché non sei un utente registrato!

Registrati oppure esegui il login.

Campi Flegrei, l’aumento dello zolfo spia nella dinamica del bradisismo

0

Tempo di lettura: 3 minuti֎Lo studio rappresenta un passo avanti nella comprensione dell’attuale crisi bradisismica flegrea e sottolinea l'importanza di un monitoraggio continuo֎

Non puoi leggere tutto l'articolo perché non sei un utente registrato!

Registrati oppure esegui il login.

Il profitto sta distruggendo Case Pente a Sulmona

Tempo di lettura: 3 minuti

֎Per consentire alla Snam di costruire la sua centrale di compressione, il Governo ha autorizzato la distruzione di preziose testimonianze archeologiche di 4200 anni fa֎

Come si sono formati gli Appennini

Tempo di lettura: 3 minuti֎Uno studio recentemente pubblicato su «Tectonics» e condotto dall’Ingv e dalle Università Sapienza e Roma Tre ha evidenziato un nuovo potenziale indicatore basato sulle caratteristiche geometriche delle particelle che costituiscono […]

Non puoi leggere tutto l'articolo perché non sei un utente registrato!

Registrati oppure esegui il login.

«Dove ha tremato, tremerà»

Tempo di lettura: 2 minuti

֎Questa ricerca si è concentrata su processi di ricollocazione che interessano le famiglie in nove comuni del versante occidentale dell’Etna interessato dal grave evento sismico di dicembre del 2018֎

Scoperta un’antica caldera al largo dei Campi Flegrei

0

Tempo di lettura: 3 minuti֎Un team multidisciplinare di Ingv e Cnr ha analizzato la porzione sommersa dei Campi Flegrei e del fondale marino circostante, identificando una caldera rimasta finora sconosciuta e una vasta frana […]

Non puoi leggere tutto l'articolo perché non sei un utente registrato!

Registrati oppure esegui il login.

Gurgo dall’Unesco a vasca di laminazione?

0
Tempo di lettura: 3 minuti

֎Allarme e appello lanciati dalla Società italiana di Geologia Ambientale per la salvaguardia del Gurgo di Andria. «Non siamo contrari alla vasca di laminazione, anzi! Però non comprendiamo la scelta del Gurgo di Andria, noto per la sua bellezza paesaggistica e archeologica tanto che si è in attesa dell’ufficializzazione del riconoscimento dall’Unesco come un territorio meritevole di essere inserito nel network dei GeoParchi mondiali»֎

Campi Flegrei, la relazione tra sollevamento del suolo e terremoti

0

Tempo di lettura: 4 minuti֎L’analisi dei dati di deformazione e della sismicità registrati nella caldera flegrea tra il  2000 e il 2023 ha permesso di evidenziare la stretta relazione tra sollevamento del suolo e […]

Non puoi leggere tutto l'articolo perché non sei un utente registrato!

Registrati oppure esegui il login.

Pubblicata la Carta della Sismicità

0

Tempo di lettura: 2 minuti֎A 25 anni dalla sua istituzione, l’Ingv pubblica un’edizione speciale della Carta che raccoglie gli eventi sismici registrati sul territorio nazionale dal 1999 ad oggi֎

Non puoi leggere tutto l'articolo perché non sei un utente registrato!

Registrati oppure esegui il login.

L’Inu contro il «Salva Milano»

Tempo di lettura: 3 minuti

֎Il Presidente dell’Inu Michele Talia: «Scelte ed effetti pericolosi, e nemmeno risolutivi». «Le garanzie già presenti nel nostro ordinamento per il bilanciamento e la composizione degli interessi pubblici e privati che oggi sono messe in discussione non devono essere accantonate, ma al contrario possono essere innovate e reinterpretate all’interno di un nuovo quadro organico, e appunto di una nuova riforma urbanistica»֎

Consumo di suolo rallenta ma rimane elevato, persi 20 ettari al giorno

0
Tempo di lettura: 3 minuti

(Adnkronos) – Il consumo di suolo rimane ancora troppo elevato, anche se con una leggera diminuzione rispetto all’anno precedente, e continua ad avanzare al ritmo di circa 20 ettari al giorno (2,3 metri quadrati ogni secondo), ricoprendo altri 72,5 km2 (una superficie estesa come tutti gli edifici di Torino, Bologna e Firenze). Una crescita inferiore rispetto al dato dello scorso anno, ma che risulta sempre al di sopra della media decennale di 68,7 km2 (2012-2022) e solo in piccola parte compensata dal ripristino di aree naturali (poco più di 8 km2, dovuti in gran parte al recupero di aree di cantiere). A descrivere l’andamento nazionale del fenomeno, il rapporto Snpa (Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente) ‘Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici’ che in questa edizione pubblica le stime per tutte le regioni, le province e i Comuni italiani relative al 2023.  Cambia, intanto, la classifica dei comuni ‘Risparmia suolo’, quelli in cui le trasformazioni della copertura del suolo sono limitate o assenti: sul podio del 2024 salgono Trieste, Bareggio (MI) e Massa Fermana (FM). Nelle aree, dove il nuovo regolamento europeo prevede di azzerare la perdita netta di superfici naturali e di copertura arborea a partire dal 2024, si trovano nuovi cantieri (+663 ettari), edifici (+146 ettari) e piazzali asfaltati (+97ettari). In calo costante quindi la disponibilità di aree verdi: meno di un terzo della popolazione urbana riesce a raggiungere un’area verde pubblica di almeno mezzo ettaro entro 300 metri a piedi. Secondo l’analisi, proseguono le trasformazioni nelle aree a pericolosità idraulica media, dove la superficie artificiale avanza di oltre 1.100 ettari, mentre si sfiorano i 530 ettari nelle zone a pericolosità da frana, dei quali quasi 38 si trovano in aree a pericolosità molto elevata. La Valle d’Aosta e la Liguria sono le uniche regioni sotto i 50 ettari: la Valle d’Aosta, con +17 ettari, è la regione che consuma meno suolo, seguita dalla Liguria (+28). Gli incrementi maggiori per l’ultimo anno si sono verificati in Veneto (+891 ettari), Emilia-Romagna (+815), Lombardia (+780), Campania (+643), Piemonte (+553) e Sicilia (+521). Escludendo le aree ripristinate (operazione da cui si ricava il consumo di suolo netto) segnano gli aumenti maggiori Emilia-Romagna (+735 ettari), Lombardia (+728), Campania (+616), Veneto (+609), Piemonte (+533) e Sicilia (+483).  La capitale perde meno suolo: a livello comunale per la prima volta Roma (+71 ettari) registra una significativa riduzione dell’incremento rispetto ai dodici mesi precedenti (+124 ettari), ma si conferma tra i Comuni con il consumo di suolo più alto (tenuto conto che si tratta del Comune con la maggiore superficie in Italia), insieme a Uta (+106 ettari), comune della città metropolitana di Cagliari e Ravenna (secondo Comune per superficie totale in Italia, +89 ettari). La stima – si legge nel rapporto – dei costi totali della perdita del flusso annuale di servizi ecosistemici (dallo stoccaggio e sequestro di carbonio alla qualità degli habitat fino alla regolazione del regime idrologico) varia da un minimo di 8,22 a un massimo di 10,06 miliardi di euro persi ogni anno a causa del consumo di suolo avvenuto tra il 2006 e il 2023. Il valore più alto di perdita è associato al servizio di regolazione del regime idrologico. Analogamente, a questo servizio è connesso anche il valore più alto di perdita tra il 2022 e il 2023 (vale intorno ai 400 mln l”effetto spugna’, ossia la capacità del terreno di assorbire e trattenere l’acqua e regolare il ciclo idrologico), mentre complessivamente nell’ultimo anno si stima una perdita del flusso di servizi ecosistemici da 410 a 501 milioni di euro all’anno.  Il valore perso di stock (ossia la perdita assoluta di capitale naturale) tra il 2006 e il 2023 varia tra 19 e 25 miliardi di euro.  —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Acque degli acquiferi carsici e terremoti

0

Tempo di lettura: 3 minuti֎Uno studio sul ruolo delle acque accumulate negli acquiferi carsici offre nuovi spunti per l’analisi dell’attività sismica. Un team di ricercatori di Ingv, Università di Padova, Università di Napoli e […]

Non puoi leggere tutto l'articolo perché non sei un utente registrato!

Registrati oppure esegui il login.

Si studia il «silenzio sismico» della Sardegna

0

Tempo di lettura: 2 minuti֎A Sos Enattos due esperimenti dell'Ingv per fotografare la struttura del sottosuolo. Queste sperimentazioni permetteranno di ampliare ulteriormente le conoscenze su come risuona la Terra nelle sue profondità֎

Non puoi leggere tutto l'articolo perché non sei un utente registrato!

Registrati oppure esegui il login.

Villaggio Globale - Logo 272x90
Panoramica sulla Privacy

Questo sito web utilizza i cookie per poter offrire la migliore esperienza possibile ai visitatori. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono specifiche funzioni, come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web, consentendo di aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito trovi più interessanti ed utili.

La pubblicità presente sul sito è fornita da Google AdSense in modalità anonima.

È possibile regolare tutte le impostazioni dei cookie navigando le schede sul lato sinistro di questa finestra.

Leggi maggiori informazioni sulla nostra Privacy & Cookie Policy.