L’ozono supera i valori limite in Europa

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    sole ozono
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    Nell’estate 2004, l’ozono a livello del suolo, ha registrato valori al di sopra dei parametri fissati dalla direttiva Cee 2002/3/EC. Può provocare gravi danni alla salute umana, in particolare al cuore. L’impatto ambientale è notevole: una maggiore concentrazione può causare danni sia agli ecosistemi che ai raccolti agricoli

    Nell’estate 2004, l’ozono a livello del suolo, ha registrato valori al di sopra dei parametri fissati dalla direttiva Cee 2002/3/EC in quasi tutta Europa. Tale direttiva fissa a 120 µg/m3 la concentrazione di ozono nell’aria per non più di otto ore giornaliere; inoltre tale concentrazione non deve superare più di 25 giorni al mese. Invece le 1.792 centraline per il controllo dell’ozono dislocate negli stati membri europei, hanno registrato valori al di sopra dei limiti fissati: 180 µg/m3. In particolare Italia e Spagna hanno registrato valori particolarmente alti: 417 µg/m3.
    L’ozono a livello del suolo è molto concentrato in Europa. Deriva da un complesso meccanico di reazioni (smog – fotochimico) che coinvolge ossigeno, ossidi di azoto e composti organici volatili che reagiscono a causa della presenza della luce del sole. Le sorgenti di questi inquinanti precursori dell’ozono sono: veicoli a motore, le centrali elettriche, le industrie, i solventi chimici, i prodotti di combustione dei vari carburanti. L’ozono è un agente inquinante secondario non essendo prodotto direttamente dall’attività umana; è prodotto nell’aria dalla reazione degli inquinanti primari, in condizioni climatiche caratterizzate da una forte radiazione solare e temperatura elevata, in presenza di alta pressione e bassa ventilazione, tutti fenomeni che favoriscono il ristagno e l’accumulo degli inquinanti.
    Nella stagione calda l’azione della luce solare può quindi innescare reazioni fotochimiche con produzione di ozono. Per questo l’ozono è un fenomeno soprattutto estivo e i valori massimi sono raggiunti in particolare nelle ore più calde della giornata. L’elevata concentrazione di ozono può provocare gravi danni alla salute umana, in particolare può provocare gravi conseguenze al cuore. Anche l’impatto ambientale è notevole, infatti, una maggiore concentrazione può provocare danni sia agli ecosistemi che ai raccolti agricoli.
    La concentrazione dell’ozono è sempre stato sopra i limiti fissati dalla direttiva, in particolare l’estate 2003 ha registrato in tutta Europa sforamenti molto preoccupanti. Nel periodo 1996 -2002 non si sono raccolti dati statisticamente significativi. Tuttavia da una comparazione di dati raccolti si è notato un forte aumento della concentrazione di ozono nelle strade e stazioni urbane.

    (Fonte Arpa Toscana)
    (27 Giugno 2005)