Qualità dell’aria

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Pubblichiamo le concentrazioni al suolo di polveri sottili sul territorio italiano dal sistema di previsione di qualità dell’aria del Cetemps1.
Nel sito sono riportate rispettivamente la concentrazione massima giornaliera di polveri con diametro minore di 10 micron2 (PM10) e 2,5 micron (PM2,5), in unità di microgrammi al metro cubo3. La gradazione di colore varia dal viola-blu per basse concentrazioni al giallo-rosso per alte concentrazioni. Indicativamente, i colori dal verde in su rappresentano un segnale di allarme per quanto riguarda la qualità dell’aria. L’esposizione per un tempo eccessivo ad alte concentrazioni di queste polveri, in particolare di quelle più fini (PM2,5), può provocare danni all’apparato respiratorio e cardiovascolare e può aumentare la frequenza di bronchiti croniche e asma. Secondo la legislazione italiana, per evitare danni alla salute, l’esposizione ai PM10 non deve superare una media di 50 µg/m3 sulle 24 ore e la media annuale non deve superare i 40 µg/m3. Le polveri PM2,5 sono invece, allo stato attuale, regolamentate solo negli Stati Uniti, dove la soglia di tolleranza è stabilita in 15 µg/m3 su base annuale.

La concentrazione delle polveri sottili è regolata da diversi fattori, alcuni legati ai cicli naturali, altri legati alle attività umane. Esse sono immesse direttamente in atmosfera, ad esempio durante i processi di combustione, o possono anche formarsi per via secondaria dai prodotti di degradazione di altri inquinanti come gli idrocarburi. Le polveri sono inoltre soggette ad una lunga serie di processi di trasformazione, come l’assorbimento in gocce d’acqua o l’aggregazione in particelle più grandi.

Al pari delle previsioni meteo, è oggi possibile prevedere il «tempo chimico», cioè lo stato degli inquinanti atmosferici di cui le polveri sottili sono solo un esempio. Questo è possibile grazie a modelli al computer che riproducono, al meglio delle nostre conoscenze, i molteplici processi di emissione, trasporto e trasformazione delle sostanze chimiche in atmosfera. Le mappe appena descritte sono il risultato delle simulazioni operative dal 2005 presso il Cetemps e sono basate sul modello meteorologico MM54 e sul modello di chimica e trasporto Chimere5. La griglia su cui i modelli svolgono i calcoli è costituito da celle di 50 km x 50 km. È attualmente in fase di sviluppo presso il Cetemps una versione del sistema con risoluzione molto più alta (5-10 km) che permetterà di apprezzare meglio i dettagli delle diverse località italiane. Il progetto sarà sostenuto grazie al finanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana.

1. Il Centro di Eccellenza per l’integrazione di tecniche di Telerilevamento e Modellistica per la Previsione di eventi meteorologici Severi (Cetemps) si trova presso il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi dell’Aquila.
2. 1 micron (µm) = 1 milionesimo di metro.
3. 1 microgrammo al metro cubo (µg/m3) = 1 milionesimo di grammo di sostanza per ogni metro cubo di aria.
4. Modello meteorologico sviluppato negli Stati Uniti presso la Pennsylvania State University e il National Center for Atmospheric Research.
5. Modello di chimica e trasporto atmosferico sviluppato da diversi istituti di ricerca francesi a Parigi.

 

Gabriele Curci, Cetemps