Pronto intervento sulle acque, c’è anche l’Arpa Puglia

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    Anticamere di laboratori d’analisi trasportabili su unità mobili non si limitano più all’aria. Tutto questo grazie a Hydronova 2010P

    Anche le acque pugliesi potranno ora avere la loro diagnosi «a domicilio».
    Per l’Arpa Puglia è infatti in corso dal 2004, allo scopo del monitoraggio delle acque di falda, l’installazione di Hydronova 2010P, dopo che dal 1998 se ne sono già dotati enti come la Provincia di Perugia e la Provincia di Trento, oltre ad altre società ed associazioni.
    Hydronova 2010P è la più innovativa cella fotometrica di processo per il monitotoraggio chimico del ciclo integrato delle acque, che estende le già note prestazioni del sistema fisso all’analisi on line su mezzo mobile.
    Il dispositivo sfrutta un monitor fotometrico tricanale portatile e utilizza un sistema di cattura e dosaggio campione brevettato da Ecofield con il brevetto europeo n° 0474607.B1, che semplifica e rende più affidabile il processo analitico.
    Il fotometro garantisce la qualità e l’accuratezza dei risultati provvedendo a una correzione della torpidità del campione tramite misura differenziale bianco?campione. Inoltre, con l’ausilio del programma Windows non ci sono codici da imparare o da decifrare, dato che il dialogo con il sistema è semplificato dall’uso del mouse industriale e dal sinottico operazionale su video a colori.
    Infine, la visualizzazione e la stampa delle cinetiche di reazione permettono un’affidabile gestione analitica del sistema e le ridotte dimensioni (80x60x30) e peso (30 kg) permettono una facile trasportabilità.
    «Hidronova 2010P ? spiega Armando Bedendo di Ecofield ? può avere un triplice impiego; infatti può fungere da unità indipendente di laboratorio o come postazione fissa in campo, ma soprattutto come unità mobile per pronti interventi diagnostici.
    «La grande novità è proprio questa ? prosegue Bedendo – perché é finalmente possibile fare con l’acqua ciò che finora si è sempre fatto con l’aria, ossia ottenere l’accuratezza del laboratorio tradizionale in campo su mezzo mobile grazie ad una affidabile robotizzazione delle singole fasi della procedura analitica. E poi, poiché sappiamo che gli elementi fisici non possono essere scissi ma sono in costante interrelazione, l’analisi dell’acqua ci consente di conoscere di rimando anche lo stato di salute del suolo».
    Sta soprattutto in questo il grande motivo di soddisfazione nei confronti di Hidronova che permette realmente un decisivo e immediato approfondimento dello stato di salute del «malato» ambientale.
    «L’applicazione ha grande importanza soprattutto in casi di disastri ecologici ? conclude Bedendo – perché un’analisi tempestiva sul posto rappresenta la vera e propria anticamera dell’analisi di laboratorio; questa innovativa analisi dei parametri chimici consente di ricavare una precisa ?carta d’identità? dell’acqua».
    Tecnicamente, l’acqua da analizzare (punto di captazione) viene prelevata da una pompa d’immersione; si può trattare di acqua di pozzo (fra i 5 e i 30 metri) o di acque superficiali, marine, potabili o di scarico. In seguito l’acqua viene inviata all’interno del mezzo mobile dove si verifica un «loop di parzializzazione» in cui il campione è sottoposto a due procedimenti di analisi: il primo riguarda i parametri chimico fisici tradizionali (Ph, conducibilità, potenziale di ossidoriduzione, ossigeno disciolto e temperatura); il secondo, che racchiude in sé la novità di Hydronova, riguarda i parametri chimici con l’utilizzo di una sonda multiparametrica per l’analisi dei gruppi dell’azoto (ammoniaca, nitriti, nitrati), nutrienti (fosfati, solfati, solfiti), metalli pesanti (ferro, nichel, manganese) o inquinanti specifici (fenoli, cianuri).

    Claudio Mundo
    (07 Marzo 2005)