La rivincita del cartone

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    Comieco, Tetrapak e Matrec creatori di un’idea che ha entusiasmato a colpi di prove di cucina e passeggiate in triciclo

    Cuochi e ciclisti sono i protagonisti e i promotori di questa interessante iniziativa realizzata da Comieco, il Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo di imballaggi a base cellulosica, in collaborazione con Tetrapak e Matrec (Material Recycling).
    Oggetto dell’attenzione una cucina, facile da trasportare, realizzata interamente con cartone ondulato e riciclato il cui piano di lavoro è impermeabile ai liquidi, lavabile e assolutamente igienico a contatto coi cibi.
    La dimostrazione di tutte queste qualità è evidente assistendo alle prove di cucina che, durante la fiera «Ecomondo», a Rimini, si tengono due volte al giorno, con l’utilizzo di prodotti biologici Coop.
    «Il nostro è un tentativo ”estremo” per sensibilizzare al riciclaggio e ricordare che evitare gli sprechi è possibile perché col cartone si può fare di tutto, – afferma il cuoco-architetto Marco Capellini, mentre si prepara per la prima dimostrazione della giornata, in piena coerenza con quelle che sono le origini di «Ecomondo», in passato «Ricicla», fiera esclusivamente dedicata al riciclaggio che anche oggi continua ad avere molto spazio – . La cucina è un prototipo simbolico e non aspira a essere messa in commercio. Comunque abbiamo fatto tutti i test per assicurarci che non prenda fuoco nulla durante le dimostrazioni» – scherza l’architetto».
    Alle prove, che hanno attratto l’interesse di numerosi visitatori, hanno partecipato anche l’onorevole Paolo Russi, presidente della Commissione bicamerale di inchieste sui rifiuti, Massimo Ferlini, presidente dell’Osservatorio Nazionale dei Rifiuti, Gianfranco Faina, presidente Conai e il «padrone di casa» Piero Capodieci, presidente Comieco.
    A suon di strombazzate e di slogan («Io riciclo? Di più…triciclo») reclamano grande attenzione anche i tricicli, anch’essi prototipi realizzati da Tetrapac e Matrec. Per la loro realizzazione sono stati utilizzati tubi di cartone di diverso diametro e spessore, per un peso totale equivalente a quello di circa 60 quotidiani. Per il fissaggio delle parti, invece, colla e graffette metalliche.
    Claudio Mundo

    (04 Novembre 2004)