In una mostra le opere di Enzo Babini realizzate, per la prima volta in campo artistico internazionale, con i sedimenti prelevati dall’Istituto di scienze marine del Cnr nelle esplorazioni oceanografiche. «Le terre» degli abissi emergono sotto forma di pesci, volti umani, composizioni astratte, globi, veri archivi della vita dei fondali. La mostra è dal 7 al 22 giugno. Altre sono in calendario
Opere plasmate con le argille prelevate dai ricercatori nei fondali marini, dall’Antartide al Mar Rosso, al Mar Mediterraneo. Arte e scienza si fondono nelle straordinarie sculture di Enzo Babini esposte nella mostra: «Voci dal profondo, dalla ricerca all’arte», che sarà inaugurata a Bagnacavallo (Ravenna), il 7 giugno, alle ore 18, presso le Sale Garzoniane dell’antico Convento di San Francesco.
L’esposizione organizzata dall’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Bologna (Ismar – Cnr) e dal Comune di Bagnacavallo, nasce dal progetto «Argille» messo a punto dieci anni fa da Mariangela Ravaioli, responsabile della sezione bolognese del’Ismar-Cnr,