Cenni di storia geologica

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Per quanto riguarda la sua storia geologica, il Mediterraneo è il mare, con profondità rilevanti, più giovane del pianeta (Fredj e Laubier, 1985). La sua attuale posizione geografica si sovrappone, con un’estensione notevolmente minore, a ciò che nell’era Mesozoica (circa 220 milioni di anni fa) era occupato dal Mar della Tetide. Le profonde variazioni subite da questo antico mare, dovute al movimento delle masse continentali, a fenomeni di orogenesi e a variazioni del livello degli oceani, hanno dato origine al Mediterraneo. In particolare, durante il Cretaceo (circa 120 milioni di anni fa) il Mar della Tetide collegava l’attuale regione atlantica con quella indo-pacifica ospitando organismi di acque calde di tipo tropicale e sub-tropicale.
Nell’era Cenozoica, a partire dall’Oligocene (circa 30 milioni di anni fa), iniziò a ridursi e nel Miocene (tra 10 e 6 milioni di anni fa) rimase chiuso tra il continente africano e quello euro-asiatico; isolato prima dall’Indo-Pacifico e poi dall’Atlantico, acquisì la configurazione geografica dell’attuale bacino mediterraneo. Fu proprio questo isolamento, associato ad un bilancio idrico negativo, che determinò il quasi completo essiccamento del Mediterraneo (Messinian salinity crisis) provocando la quasi totale estinzione del biota originario della Tetide, soprattutto in acque profonde.
In questa fase i margini continentali furono sottoposti ad una intensa erosione, soprattutto dovuta all’azione dei fiumi, che diede origine ai numerosi canyon che incidono il profilo Mediterraneo dalla piattaforma fin giù lungo la scarpata continentale, l’area che oltre i 100-200 m scende con maggiore pendenza fino ad oltre 3.000 m di profondità. Durante il Pliocene (circa 5 milioni di anni fa), si ripristinò il collegamento con l’Oceano Atlantico, attraverso lo Stretto di Gibilterra, e così il Mediterraneo tornò a riempirsi e a ripopolarsi di specie atlantiche. La successione di periodi glaciali ed interglaciali verificatasi nel Pleistocene consentì, di volta in volta, l’ingresso di specie atlantiche di acque temperato-fredde o di acque calde sub-tropicali (Emig e Geistdoerfer, 2004).