Il convegno intende guardare oltre l’obiettivo della semplice sostenibilità ecologico-ambientale. Il presupposto indicato agli esperti che si riuniranno a Pisa è quello di un paesaggio strettamente legato non solo al contesto naturale, ma anche culturale e storico del territorio di riferimento. Quindi il paesaggio non è più solo un fatto estetico o ecologico ma un bene culturale a tutti gli effetti, testimone di storia e civiltà. Per questo ogni sua azione di tutela e valorizzazione deve anche rappresentare, in aggiunta alla necessaria sostenibilità ambientale, un elemento di sostenibilità sociale per le generazioni future nel rispetto verso quelle passate.
Obiettivo primario del simposio pisano sarà quello di ridurre, nel conflittuale rapporto tra economia e storia, la distanza abissale tra cultura e potere e la cronica incompatibilità tra le ragioni dell’economia e quelle del paesaggio.
Il convegno aprirà dando spazio alle politiche paesaggistiche, presenti e future, sia in ambito nazionale che locale. Sotto il profilo scientifico il concetto centrale sarà quello di Scienza del Paesaggio, quale elemento da affiancare alla pianificazione urbanistica per una programmazione territoriale che non sia solamente economica ma anche ambientale, culturale e storica.
Verranno presentate e discusse a Pisa le due principali linee di azione attualmente sotto esame per lo studio del paesaggio: i sistemi di elaborazione sintetica basati sulla permanenza storica e la stratificazione dei caratteri culturali e naturali dei paesaggi testati in alcune aree massesi (come nel caso del progetto dell’«Atlante storico dei paesaggi rurali» della provincia di Massa Carrara) correlati allo studio di un innovativo software di gestione del territorio chiamato Paesaggio 4D, e il progetto «Terrazze sull’Adriatico», in corso a Saludecio (RN), che si propone di semplificare l’enorme quantità di dati esistenti su uno stesso territorio riunendo in un unico Sistema Informativo Territoriale (Gis) la complessità e i rischi di una determinata area.
Si dibatterà anche sulla necessità che venga riconosciuto un metodo oggettivo per la valutazione dei paesaggi. Il tema delle strategie e delle politiche per la tutela del paesaggio sarà al centro della presentazione di alcune interessanti collaborazioni avviate in via sperimentale dalla Soprintendenza di Pisa, in particolare il «Laboratorio del Paesaggio» attivato con l’Università di Pisa e l’«Osservatorio del Paesaggio della Lunigiana», fondato assieme alla Comunità Montana della Lunigiana.
Dall’analisi all’applicazione concreta, che dovrà necessariamente rivalutare l’intesa tra uomo e natura, che ha fatto dell’Italia il Giardino Fiorito d’Europa. Come, per esempio, nel progetto «Atlante storico del paesaggio agrario» di Massa Carrara attuato dalla Soprintendenza d’intesa con la Coldiretti di Massa Carrara.
Perfettamente inseriti in quest’ottica generale di tutela e valorizzazione a tutto campo si pongono anche gli altri progetti presentati nell’ambito del convegno: il progetto pubblico-privato di tutela di Vicopisano, il progetto «Borghi Vivi» in Lunigiana, il progetto delle Fornaci dell’Elba, il recupero della Fortezza delle Verrucole in Garfagnana, l’Oasi e i cipressi di Bolgheri (Livorno).