Il concetto di biosfera

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( Perfezionanda in Diritti Umani, Scuola Superiore Sant’Anna, Pisa, chiara.certoma@sssup.it )

Già nel 1875 il geologo svizzero Eduard Suess conia il termine Biosfera per indicare l’insieme di tutti i fenomeni che si manifestano sulla terra al di sopra della litosfera e il poliedrico studioso russo Vladimir Vernadskij ne è fortemente influenzato.
A suo giudizio da un punto di vista energetico lo spazio cosmico è pervaso da radiazioni che esercitano la loro azione su una regione di confine, la Biosfera la quale ha il potere di trasformarle in energia attiva di tipo elettrico. La Vita non è un fenomeno accidentale esterno, situato sulla superficie della Terra, ma fa parte della struttura e del meccanismo della crosta terrestre e assolve delle funzioni di primaria importanza per tale meccanismo (Vernadskij, 1993, p. 67).
Un evento eccezionale però è sopraggiunto a modificare tale equilibrio: «Il pensiero umano ha cambiato in modo improvviso e radicale la tendenza dei processi naturali e ha modificato perfino quelle che usiamo chiamare leggi naturali» (Vernadskij, 1993, p. 126). A questo punto si entra in un campo completamente nuovo: quello della Noosfera, cioè la Biosfera trasformata dall’azione dell’«energia culturale umana […], un’energia legata all’attività vivente della società» (Vernadskij, 1994, p. 91). La Noosfera è l’ultimo dei molti stadi di evoluzione della Biosfera nella storia geologica, ed è lo stato in cui ci troviamo attualmente.[…] In essa l’uomo è divenuto per la prima volta la più importante forza geologica».