…di un prodotto antisolare viene stabilito misurando il tempo di esposizione solare necessario a far comparire l’eritema sia su una porzione ricoperta dalla sostanza in esame e sia su una non protetta.
Il rapporto tra i due tempi è il Spf: ad esempio, un Spf 10 significa che quel prodotto antisolare moltiplica per dieci il tempo di esposizione al sole senza che vi sia comparsa di eritema.
Esistono tre metodi per determinare il Spf: quello americano, quello europeo e quello australiano, per cui i valori dei prodotti antisolari commercializzati nei diversi Paesi non sempre sono comparabili.
I valori di Spf espressi secondo lo standard americano sono, a parità di capacità di protezione, più alti rispetto a quelli espressi con la metodica europea; ad esempio, a valori compresi tra 2 e 13 in Europa possono corrispondere negli Usa valori di Spf compresi tra 4 e 26.
Il Spf è riferito soltanto alla capacità del prodotto antisolare di bloccare i raggi UVB, ma non fornisce indicazioni circa gli UVA.
Attualmente, pur mancando raccomandazioni ufficiali, si effettuano test basati sulla valutazione del fenomeno della immediata pigmentazione; il Spf per gli UVA corrisponde ad un numero (di solito fino a 30), oppure da 1 a 4 stelle, con il metodo inglese di Boots.