Le frequenze «domestiche»

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Le principali sorgenti artificiali dei campi Elf sono le linee dell’alta tensione e tutti gli apparecchi contenenti fili che trasportano corrente, in ambiente industriale e domestico, operanti a 50 Hz (in Nord America a 60 Hz).
Nei luoghi di lavoro e in casa campi elettrici Elf si trovano vicino ai fili elettrici, apparecchi elettrici e per l’illuminazione, macchine elettriche industriali. I valori tipici in una casa variano da meno di 1 a circa 15 V/m. Per quanto riguarda il campo magnetico a 50/60 Hz si va da 100 nT a 1 mT, in dipendenza dalla distanza dagli apparecchi. Nell’ambito di particolari situazioni occupazionali i lavoratori possono essere esposti ad alte intensità.
I videoterminali emettono campi elettrici e magnetici su un ampio spettro che va dalle frequenze estremamente basse (Elf), fino alle radiofrequenze; in ogni caso i campi da essi prodotti decadono molto rapidamente con la distanza dell’operatore dal videoterminale stesso.
Le sorgenti di esposizione a Cem in ambiente industriale si basano sulla trasformazione in calore dell’energia elettromagnetica assorbita dal materiale oggetto di trattamento. Le applicazioni sono numerose suddivise in tre grandi categorie a seconda del principio e delle modalità di funzionamento: a microonde, a perdita dielettrica, a induzione magnetica.
Le antenne radiotelevisive utilizzano frequenze da circa 0,5 MHz (radio a modulazione di ampiezza – AM) fino a circa 1 GHz (canali televisivi privati) con trasmettitori operanti ad una potenza variabile da decine di watt a centinaia di KW in funzione del tipo di propagazione e dell’area da coprire. Gli operatori possono essere sottoposti a campi elettrici fino a 1000 V/m e magnetici fino a 5 A/m.
I radar vengono usati per il controllo del traffico terrestre, aereo e navale per scopi civili e militari (le frequenze a cui operano sono 3-30 GHz e 30-300 MHz), per sorveglianza e per uso meteorologico (300 MHz-3GHz). Sono sistemi molto direttivi ed in genere si trovano in aree isolate e sicuramente non aperte al pubblico. Gli operatori addetti alla manutenzione di stazioni radio-base Gsm (frequenza 900 MHz-1.800 MHz) e Umts (frequenza 1.900 MHz ? 2.200 MHz) sono sottoposti a esposizioni rilevanti. Tipicamente, le aree tra i 2 e i 5 metri intorno alle antenne radio-base montate sui tetti sono recintate per tenere le persone lontano dalla zona in cui l’esposizione potrebbe superare i limiti di legge. Dato che l’emissione dell’antenna è in direzione frontale e non è significativa dietro, sopra e sotto la sorgente, i livelli di campo all’interno o ai lati della costruzione sono di solito molto bassi.
I telefoni mobili sono trasmettitori Rf a bassa potenza, con emissioni massime tra i 0,2 e i 0,6 watt. Comunque, tutti i cellulari sono testati per non superare i livelli consentiti dalla normativa.
Sistemi antitaccheggio: largamente diffusi per la prevenzione dei furti, basano il loro funzionamento sull’emissione di campi elettrici e magnetici di frequenza variabile, a seconda del dispositivo, dalle basse frequene (10 Hz – 135 KHz), alle radiofrequenze (1 MHz – 20 MHz) e microonde (0,8 GHz – 2,5 GHz). Le postazioni


degli operatori (cassiere all’interno dei supermercati, guardie nei pressi di musei o biblioteche) sono localizzate in genere ad una distanza variabile da 1 a 3 metri da tali sistemi e i livelli di esposizione risultano bassi in quanto i campi emessi diminuiscono rapidamente allontanandosi dalla sorgente.
I Cem sono impiegati a scopo diagnostico e a scopo terapeutico sia alla frequenze più basse sia a quelle alte, sfruttando i meccanismi di assorbimento della potenza elettromagnetica da parte dei tessuti biologici per provocare aumento di temperatura in zone localizzate dell’organismo. Tra le più importanti applicazioni possiamo citare: ipertermia, marconiterapia, radarterapia, risonanza magnetica nucleare, applicazioni chirurgiche.