Le previsioni

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In generale le previsioni per i prossimi anni non sembrano rosee. L’innalzamento della temperatura dei mari è, secondo gli scienziati, un processo irreversibile ed è causa principale dell’aumento di intensità dei fenomeni climatici estremi. La rivista «Nature» rincara la dose presentando uno studio di tre ricercatori americani nel quale si analizza l’andamento dei cicloni negli ultimi 25 anni. Tutti i bacini tropicali esaminati presentano un incremento della velocità massima dei venti e una crescita della frequenza dei cicloni soprattutto nelle fasce settentrionali dell’Oceano Indiano e dell’Atlantico con la sola eccezione dell’Oceano Pacifico. Per ogni grado di temperatura in più delle acque superficiali oceaniche, aumenta del 31 per cento la frequenza globale dei più intensi cicloni.

In Bihar, Assam, ad Haiti e a Cuba si muore per la pioggia e il vento, ma la notizia trova spazio ancora troppo limitato sui media internazionali. Viene da chiedersi: ma se qualcuno raccontasse meglio cosa sta accadendo nel sud del mondo e ne mostrasse quotidianamente le tragiche immagini, forse qualcuno firmerebbe i tanto attesi trattati anti-global warming?