Tre interventi: Viglione, Bresso, Pecoraro Scanio

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«L’inversione di rotta osservata a settembre nel campo delle emissioni di gas serra, è legata ad elementi sistemici. In altre parole la diminuzione dell’1,5%, registrata nel 2006 e comunicata a Brindisi, durante il workshop di preparazione della conferenza sui cambiamenti climatici, è il frutto dell’adozione di politiche ad hoc». A parlare il Commissario straordinario dell’Apat, Giancarlo Viglione, durante il discorso di apertura del convegno di presentazione dell’Annuario dei dati Ambientali 2007, edito dall’Agenzia per la Protezione dell’ambiente. «Ovviamente questo è solo l’inizio – prosegue il Commissario – una nota positiva che certamente spicca in un quadro generale negativo, ma la strada è ancora lunga.
Dalle analisi dell’Apat emerge un Paese in cui non solo la qualità dell’aria non migliora, ma in cui i trasporti, fonte primaria di PM10, continuano ad aumentare. La seconda posizione, dopo gli Usa, guadagnata dall’Italia nella classifica mondiale dei Paesi con il numero più alto di veicoli per abitante (compresi motocicli e vetture commerciali), oltre a spiegare il perché della presenza di dati sull’aria così allarmanti, ci porta a riflettere. Se a questo si aggiunge che, da un’indagine voluta dal ministro dell’Ambiente, è stato rilevato dall’Unione Petrolifera che nei 4 giorni di blocco dei tir, sono state vendute 230mila tonnellate di combustibile liquido in meno con una diminuzione di 700mila tonnellate di CO2, è facilmente intuibile la necessità di proseguire, nel caso incentivare, gli interventi nel settore. L’Apat, infatti, ha stimato che riducendo il traffico dal 25 al 40% si avrebbe un abbattimento delle emissioni tra lo 0,6 e lo 0,9 milioni di tonnellate di CO2. La Commissione Tecnica Emissioni (Cte), ha già proceduto a una revisione della Delibera Cipe (approvata l’11 dicembre scorso) che aggiorna i dati di stima (su base Apat) e ha avviato un processo per rivedere le misure proprio nel settore Trasporti, insieme a Civile (Edilizia anche scolastica) e Agricoltura.
Certo, continua il Commissario, oltre alle norme ci vogliono i controlli. Questi ultimi, insieme alla comunicazione ambientale, rappresentano una delle missioni fondamentali dell’Apat e proprio recentemente è stato firmato il decreto che Istituisce gli «Ispettori Ambientali», figura che permetterà all’Agenzia di entrare nel vivo delle sue competenze.
Infine, tra le novità di quest’anno, relative alla presentazione dell’Annuario, conclude, anche l’istituzione di un premio alla regione che ha messo in atto le azioni ambientali più virtuose per risanare o migliorare la qualità dell’aria, tenendo conto della tempestività con la quale è avvenuta la trasmissione delle informazioni. In questo senso ad aggiudicarsi il titolo per l’edizione 2007, il Piemonte.

«Ricevendo il premio che ci viene assegnato oggi ? ha dichiarato la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso ? portiamo una promessa a chi ce l’ha assegnato, che non è quella di rivincerlo l’anno prossimo, bensì di presentare nel 2008 il prototipo dell’auto solare, che dovrebbe essere pronta a maggio.
Se la priorità è rafforzare il mezzo pubblico, è anche importante sviluppare un progetto come quello dell’auto solare, che in una prima fase avrà un’autonomia di 15-16mila chilometri l’anno, ma in seguito


dovrà essere migliorata per avere una batteria in grado di reggere un’intera giornata.
Tornando al premio, le regole che la Regione Piemonte ha stabilito hanno consentito una riduzione importante delle emissioni, anche se bisogna migliorare ancora: tra le altre ? ha proseguito la Bresso ? ci sono quelle per la rottamazione senza sostituzione delle automobili di vecchio modello, con incentivi economici che evitano la crescita del parco auto, favoriscono l’allargamento delle Ztl (Zone a Traffico Limitato), il rinnovo dei mezzi pubblici, con la consegna imminente di 63 nuovi autobus a gas, nonché gli sconti del 33% degli abbonamenti per lavoratori e studenti universitari. Nonostante questi risultati ? ha concluso la presidente ? bisogna fare molto di più per raggiungere gli obiettivi di Kyoto e Bali, che ad oggi per l’Italia sono ancora un mito e avvicinarsi concretamente ai risultati da essi previsti».

«Per arrivare a risultati concreti dal punto di vista ambientale è necessaria la massima collaborazione tra le istituzioni ? ha affermato, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’Annuario 2007 dei dati ambientali, il ministro dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, Alfonso Pecoraro Scanio ? quindi assume particolare importanza il ruolo delle regioni, come il Piemonte che viene premiato oggi per le sue politiche; per questo vogliamo inserire gli obiettivi regionali di riduzione dei gas serra nella delibera Cipe, anche perché una riduzione nazionale deve anzitutto avvenire a livello locale».
Oggi siamo di fronte a un’inversione di tendenza consolidata, ha proseguito il ministro, testimoniata dai dati che vengono presentati dall’Annuario Apat, visto che tra il 1990 e il 2005 c’era stata una crescita continua delle emissioni, pari al 12,5%, mentre nel 2006 c’è stato un calo dell’1,5%, anche se siamo ancora lontani da quella riduzione del 6,5% prevista dal protocollo di Kyoto per il 2012.
Gli obiettivi devono essere più ambiziosi; è necessario, per questo, che dall’anno prossimo il dato cambi in modo rilevante. Una buona notizia è che si inizia a ragionare anche sulle singole aziende. Ad esempio, a Novara, ce n’è una che fino a poco tempo fa produceva grandi quantità di acido adipico, un gas serra molto peggiore della CO2; grazie a una riconversione completata nel 2006, oggi le sue emissioni di N2O (protossido di azoto) sono scese da ben 22mila tonnellate a 4mila, con un calo pari a circa 5,6 tonnellate di CO2 equivalente.
«Questo dimostra che si sta cambiando registro e per questo è importante individuare i singoli casi clamorosi per avviare le riconversioni, mostrando maggiore attenzione anche agli altri gas serra diversi dall’anidride carbonica, ad esempio quelli prodotti dal metano. I tre comparti fondamentali su cui intervenire sono quelli dei trasporti, edilizia ed energia; nel primo caso è preoccupante il dato secondo cui siamo secondi solo agli Stati Uniti come numero di automobili pro capite. È un dato da ridurre ? ha concluso Pecoraro Scanio ? portando al tempo stesso in circolazione macchine più efficienti e per questo il governo ha già sostenuto sistemi come il car sharing


e il car pooling, ma l’intenzione è di aumentare anche le risorse destinate ai treni dei pendolari e alle ferrovie in generale, oltre che alle metropolitane».

(Fonte Apat)