Sono tanti i siti naturali aggiunti alla rete. Si tratta di venti Stati membri e interessa tutte le nove regioni biogeografiche della rete, ossia le regioni alpina, atlantica, del Mar Nero, boreale, continentale, macaronesica, mediterranea, pannonica e steppica. L’Italia ha aggiunto 12 nuovi siti e ampliato o modificato i confini di 42 siti, sono stati aggiunti un totale di 1.500 km2 alla sua rete nazionale
Circa 25 000 km2 di preziosi siti naturali sono stati aggiunti alla rete Natura 2000. Questa rete di siti protetti è il principale strumento di cui dispone l’Ue nella lotta per la conservazione di una ricca biodiversità in Europa. La Commissione europea ha ora formalmente approvato l’inclusione nella rete di 235 ulteriori siti proposti dagli Stati membri per il riconoscimento come «Siti di importanza unionale». Gli Stati membri disporranno di sei anni per attuare le misure necessarie a proteggere tali siti.
L’ultimo ampliamento riguarda venti Stati membri e interessa tutte le nove regioni biogeografiche della rete, ossia le regioni alpina, atlantica, del Mar Nero, boreale, continentale, macaronesica, mediterranea, pannonica e steppica. La rete di Natura 2000 copre attualmente 768.000 km2 (17,9%) di superficie terrestre dell’Ue e oltre 217.000 km2 (circa il 4%) di mari e oceani.
Janez Potočnik, Commissario europeo per l’Ambiente, ha dichiarato: «Mi congratulo con questi Stati membri per un altro contributo importante alla protezione del patrimonio naturale dell’Europa. La rete Natura 2000 costituisce la spina dorsale dei nostri sforzi per proteggere l’ambiente naturale e ed è di vitale importanza per la tutela della biodiversità. Oltre ad offrire spazi interessanti da esplorare e in cui ricrearsi la rete Natura 2000 apre ampie opportunità di sviluppare nuove attività economiche basate su questo prezioso patrimonio naturale. La sua espansione è quindi molto positiva per la natura e per noi».
L’ampliamento della rete riguarda principalmente il Regno Unito, la Romania, la Lettonia, l’Italia, la Svezia, la Bulgaria, la Danimarca, la Francia, la Slovacchia, l’Estonia e Malta.
L’Italia ha aggiunto 12 nuovi siti e ampliato o modificato i confini di 42 siti, sono stati aggiunti un totale di 1.500 km2 alla sua rete nazionale di Natura 2000. Tutti i 12 nuovi siti e la maggior parte delle principali estensioni aggiunte riguardano siti marini in Abruzzo, Campania, Friuli, Veneto, Toscana e Sicilia.
Natura 2000
Natura 2000 è una rete di zone protette composta da zone speciali di conservazione, istituite a norma della direttiva «Habitat» e di zone a protezione speciale, istituite a norma della direttiva «Uccelli». Natura 2000 non costituisce tuttavia un sistema rigido: le attività come l’agricoltura, il turismo, la silvicoltura e le attività ricreative possono continuare a svolgersi all’interno della rete a condizione che siano sostenibili e in armonia con l’ambiente naturale.
Gli Stati membri selezionano i propri siti Natura 2000, istituiti a norma della direttiva Habitat, in collaborazione con la Commissione. Una volta selezionati, i siti vengono ufficialmente riconosciuti dalla Commissione quali «Siti di importanza unionale», come è avvenuto col presente aggiornamento. Questo processo conferma lo statuto ufficiale dei siti e fissa gli obblighi per la loro protezione. Gli Stati membri dispongono a questo punto di sei anni per applicare le misure di gestione necessarie e designare i siti come zone di protezione speciale.
L’ultimo ampliamento riguarda venti Stati membri e aumenta di 235 il numero di siti di importanza unionale. Le aggiunte più recenti riguardano tutte le nove regioni biogeografiche, ossia l’alpina, l’atlantica, del Mar Nero, la boreale, la continentale, la macaronesica, la mediterranea, la pannonica e la steppica.
La tipologia delle zone protette è molto varia e comprende ad esempio praterie fiorite o sistemi di grotte e lagune. Le nove regioni biogeografiche della rete rispecchiano la grande varietà della biodiversità dell’Unione europea.
La biodiversità (una risorsa limitata costituita dalla varietà delle forme di vita sulla terra) è in pericolo. Le specie stanno scomparendo a un ritmo senza precedenti, con conseguenze irreversibili per il nostro futuro. L’Unione europea sta lottando contro questo fenomeno e recentemente si è posta l’obiettivo di porre fine alla perdita di biodiversità entro il 2020, di proteggere i servizi ecosistemici come l’impollinazione o le difese contro le alluvioni (e di ripristinare questi servizi quando sono degradati) e di rafforzare il contributo dell’Ue nella lotta contro la perdita di biodiversità. Natura 2000 è uno strumento fondamentale per conseguire tale obiettivo.
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