Rifiuti, a Bari presto il «porta a porta»

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Con la presentazione del nuovo Piano per lo sviluppo della raccolta differenziata elaborato da Conai in collaborazione con l’amministrazione comunale, si avvia la nuova gestione dei rifiuti con l’obiettivo di raggiungere e superare il 65% e puntare ai nuovi target di effettivo riciclo e recupero

È stato illustrato questa mattina, presso la sala giunta di Palazzo di Città di Bari, il Piano esecutivo per lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti e dei rifiuti di imballaggio elaborato da Conai in collaborazione con l’amministrazione Comunale. Il piano è stato presentato dal sindaco Antonio Decaro e dal presidente di Conai Roberto De Santis.

La presentazione di oggi rappresenta il punto d’arrivo di una collaborazione avviata nel marzo 2015 tra il Conai (Consorzio nazionale imballaggi) e il Comune di Bari che punta a portare il capoluogo pugliese ad elevati livelli qualitativi e quantitativi di raccolta differenziata (finalizzata all’avvio a riciclo) con l’obiettivo di raggiungere in tempi certi il 65% di raccolta differenziata sul territorio comunale.

Il piano, frutto di un continuo confronto tra tutte le parti interessate (Comune, Amiu e tecnici Conai) prevede la suddivisione dell’intero territorio comunale in 8 aree omogenee che saranno gradualmente coinvolte nel rispetto della programmazione prevista dal progetto.
Si partirà con il primo blocco di circa 50mila abitanti che interesserà le zone di Palese, Santo Spirito, San Girolamo, Fesca e San Cataldo, dove verrà introdotto il sistema di raccolta differenziata porta a porta per il conferimento di carta/cartone monomateriale, imballaggi in plastica e metalli multimateriale, vetro, frazione organica e secco residuo non differenziabile.

L’obiettivo è di andare a regime su tutto il territorio comunale entro 24 mesi dall’avvio della prima zona per ottimizzare i flussi di raccolta e uniformare i comportamenti degli utenti. L’intera fase di implementazione del nuovo servizio sarà supportata da Conai, che affiancherà i tecnici del Comune e del gestore del servizio nelle fasi di start up sino all’applicazione del piano a tutta la città.

Conai inoltre contribuirà alla realizzazione della campagna di informazione e sensibilizzazione degli utenti per informare sulle novità introdotte dai nuovi servizi di raccolta differenziata e migliorare la qualità dei materiali oggetto di raccolta. Infine Conai garantirà, attraverso i Consorzi di Filiera, il ritiro e il successivo avvio a riciclo dei rifiuti di imballaggio in acciaio, alluminio, carta, plastica, legno e vetro, all’interno degli standard qualitativi previsti dagli allegati tecnici dell’Accordo Quadro Anci- Conai.

«Ringrazio il Conai per la collaborazione attivata in questi mesi, che oggi ci ha permesso di avere un cronoprogramma dell’introduzione del sistema di raccolta dei rifiuti Porta a porta su tutta la città – ha esordito Decaro -. Una vera rivoluzione che entrerà nelle case dei cittadini che saranno chiamati a cambiare strutturalmente le proprie abitudini. Procederemo gradualmente, quartiere dopo quartiere, e avvieremo una fase di intensa e capillare informazione. Una volta partiti nessuno avrà più scuse. Il sistema prevederà la raccolta di rifiuti organici tre volta alla settimana, due volte dei rifiuti indifferenziati e una volta della plastica. È importante capire che questa è l’unica strada percorribile per non incappare nelle sanzioni previste dalla legge per i Comuni che ancora non raggiungono livelli adeguati di percentuale di raccolta differenziata e per arginare i costi del conferimento in discarica, che si attestano sui 125 euro per tonnellata di rifiuto, se vogliamo evitare di aumentare le tasse per i cittadini. Per lo stesso motivo stiamo già lavorando alla riorganizzazione del personale dell’azienda per ottimizzare i costi del nuovo servizio, in parte già finanziato dalla premialità concessa dalla Regione Puglia per i Comuni che nel 2015 hanno ottenuto buone performance rispetto alla scadenza di giugno. Aumenteremo i controlli per sanzionare i cosiddetti “portatori di rifiuti”, ossia tutti quei cittadini residenti nei Comuni limitrofi, dove è già in vigore il sistema di raccolta porta a porta, che abbandonano i propri rifiuti a Bari quando arrivano in città per lavoro o per altri motivi: già sulle complanari della SS 16 nella zona sud e su via Bitritto abbiamo provveduto ad eliminare i cassonetti stradali. L’amministrazione sta inoltre valutando insieme all’Amiu la possibilità di migliorare gradualmente il servizio di spazzamento anche nei quartieri periferici, automatizzando l’attività, come accade già nel centro cittadino, e di combattere in maniera più incisiva il fenomeno dell’abbandono selvaggio dei rifiuti ingombranti».

«In questo cambio radicale di passo che vogliamo imprimere alla raccolta dei rifiuti su tutta la città è fondamentale la collaborazione dei cittadini. Abbiamo già testato l’iniziativa dei baresi, quando spronati su un obiettivo hanno raggiunto a giugno 2015 risultati molto positivi – ha spiegato l’assessore Petruzzelli -. L’obiettivo del “porta a porta” è ancora più importante e siamo consapevoli di dover fare un lavoro di informazione e sensibilizzazione più capillare e pervasivo. Per questo con l’Università degli studi di Bari stiamo sottoscrivendo un protocollo d’intesa che prevede il coinvolgimento e la formazione degli studenti del corso di laurea di scienze ambientali e di scienze della comunicazione che avranno il ruolo di facilitatori nella fase di avvio del servizio, sensibilizzando i cittadini ed aiutandoli a correggere i comportamenti sbagliati».

«La predisposizione del piano esecutivo per la gestione dei rifiuti nella città di Bari, rappresenta un ulteriore tassello dell’impegno di Conai per lo sviluppo della raccolta differenziata di qualità in una delle più importanti realtà urbane del Sud Italia – ha commentato Roberto De Santis, Presidente di Conai -. Tale intervento, una volta a regime, consentirà al Comune di gestire i rifiuti di imballaggio in modo più efficace e ambientalmente sostenibile e di beneficiare dei corrispettivi economici previsti dall’Accordo Quadro Anci Conai».