Copernicus spia l’anidride carbonica terrestre

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Tecnologie Made in Italy per i nuovi satelliti ambientali

Gli obiettivi prioritari dell’Unione europea di misurare l’anidride carbonica atmosferica prodotta dall’uomo. Queste misure ridurranno le incertezze attuali sulle stime delle emissioni di anidride carbonica derivanti dalla combustione dei combustibili fossili su scala nazionale e regionale

La loro sigla è CO2M, che fa subito venire in mente la formula di anidride carbonica, o se preferiamo, biossido di carbonio e persino gas silvestre. Un gas che ieri, come oggi e in futuro va tenuto sotto stretto controllo per ciò che riguarda le emissioni atmosferiche prodotte dall’uomo. I satelliti, dallo spazio, già da molti anni monitorano la situazione. E le tecnologie più sofisticate consentono ai ricercatori di controllare sempre meglio la situazione.

L’Europa, e le tecnologie spaziali del vecchio continenti, a differenza dell’attuale amministrazione Usa, continuano a dimostrare interesse e a investire su queste tecnologie applicate ai satelliti dell’Esa (Agenzia spaziale europea). La Thales Alenia Space, una joint venture tra la francese Thales (67%) e l’italiana Leonardo (33%), ha siglato nei giorni scorsi la prima tranche, pari a 72 milioni di euro, del contratto con OHB System, quale responsabile del progetto, per sviluppare il carico strumentale dei satelliti della missione CO2M, nell’ambito del programma europeo Copernicus, cuore del programma satellitare di osservazione della Terra della Commissione europea per le attività nel campo dell’Esa. Fornisce dati di osservazione della Terra per la protezione ambientale, il monitoraggio del clima, la valutazione dei disastri naturali e altri compiti di carattere sociale.

L’obiettivo della missione CO2M è di misurare l’anidride carbonica atmosferica prodotta dall’attività umana. Queste misure ridurranno le incertezze attuali sulle stime delle emissioni di anidride carbonica derivanti dalla combustione dei combustibili fossili su scala nazionale e regionale. Ciò fornirà all’Ue una fonte di informazioni unica e indipendente per valutare l’efficacia delle misure politiche e per tracciarne l’impatto verso la decarbonizzazione dell’Europa e per raggiungere i target nazionali di riduzione delle emissioni di gas.

Thales Alenia Space consegnerà a OHB il carico strumentale di CO2M basato su un’architettura modulare e con un design che si sviluppa intorno a uno strumento combinato CO2/NO2 (anidride carbonica/biossido di azoto) basato su uno spettrometro per misure nello spettro visibile e nel vicino infrarosso fornito da Thales Alenia Space in Francia; un polarimetro multiangolo basato su quattro fotocamere identiche, contenuto in un’unità ottica dedicata, fornito da Thales Alenia Space Regno Unito, un cloud imager derivato dallo strumento testato in volo Proba-V, fornito dall’azienda belga OIP Sensor Systems.

Il carico utile di CO2M fornirà simultaneamente e con accuratezza scientifica rigorosa: misurazioni quantitative ad alta precisione delle concentrazioni CO2 e NO2 (utilizzando lo strumento CO2/NO2); misurazioni della densità degli aerosol (utilizzando lo strumento Map); il rilevamento e la mappatura delle nuvole (utilizzando il localizzatore Clim), garantendo così la massima accuratezza e la correzione degli errori delle misurazioni della concentrazione CO2M misurerà le immagini della colonna di CO2 con la risoluzione, l’accuratezza, il tempo di campionamento e la copertura spaziale necessari per dare input chiave dallo spazio al sistema di monitoraggio e verifica delle emissioni antropogeniche di CO2. Le misure atmosferiche prodotte dai satelliti e combinate con quelle prodotte in-situ, forniranno all’Europa una capacità operativa unica che contribuirà al monitoraggio globale di emissioni CO2 di tipo fossile e di cui CO2M ne sarà un elemento cruciale.

 

Antonio Lo Campo