Nell’operazione dei Nuclei Carabinieri Cites sequestrate anche specie esotiche invasive. L’attività operativa si è svolta su tutto il territorio nazionale, 500 i controlli effettuati nei confronti di allevatori e commercianti, 18 le sanzioni amministrative elevate per circa 60.000 euro
Tra luglio e settembre 2020, i militari dei Nuclei Carabinieri Cites hanno svolto un’importante serie di controlli su allevatori, privati, fiere, mostre e manifestazioni al fine di contrastare il traffico di specie di rettili protette dalla Convenzione Cites nonché per monitorare la presenza di quelle rientranti nell’elenco delle «specie esotiche invasive».
L’attività operativa si è svolta su tutto il territorio nazionale, 500 sono stati i controlli effettuati nei confronti di allevatori e commercianti, 18 le sanzioni amministrative elevate per circa 60.000 euro. Nel corso dell’attività sono stati inoltre posti sotto sequestro oltre 100 esemplari di rettili appartenenti a specie tutelate dalla Cites ed alcuni esemplari di tartarughe della specie Trachemys scripta per la quale la normativa vigente prevede «controllo, rilevamento precoce ed eradicazione rapida». Tale specie, per la sua elevata capacità di adattamento e di diffusione, costituisce un pericolo per le specie autoctone, occupandone habitat e nicchie ecologiche con la conseguente minaccia per la conservazione della biodiversità.
Gli esemplari appartenenti alla specie Testudo hermanni sono risultati essere quelle maggiormente ricercati, per la loro facilità di allevamento e di riproduzione. Numerosi sono stati i casi di rinvenimenti da parte di cittadini privati che li prelevano e detengono illegalmente, contravvenendo alle disposizioni della normativa Cites.
Con la campagna «Reptilia», sono stati ottenuti ottimi risultati in termini di prevenzione e repressione dei reati commessi in danno alle specie a rischio estinzione, sottoposte a protezione della Cites e di altri Trattati e Direttive europee, con possibilità di poter sviluppare ulteriori filoni di indagine anche a carattere internazionale.
(Fonte Comando Generale Carabinieri)