Contro l’amianto ora c’è anche la «guardia nazionale»

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    Un’associazione che presidia il territorio insieme all’Osservatorio nazionale amianto. Entrambe vigilano per combattere l’uso e l’abbandono dell’amianto

    L’Osservatorio nazionale amianto (Ona) avrà da oggi un alleato speciale nella lotta contro la fibra killer. Si tratta della Guardia nazionale ambientale (Gna), associazione senza scopo di lucro ben radicata nel territorio, che ha sede nella capitale, ma che è presente in ben 19 regioni con 377 sedi operative, 4.732 addetti diretti e 288mila simpatizzanti, e che vanta numerosi protocolli d’intesa con le amministrazioni locali. Nel 2019 è stato l’unico Ente di protezione ambientale riconosciuto che si è aggiudicato 4 progetti di educazione ambientale nei maggiori parchi nazionali finanziati dal ministero dell’Istruzione e della Transizione ecologica. Fa parte della Task force prefettizia per la protezione dell’ambiente a Brescia, gestisce, il Parco della biodiversità mediterranea di Catanzaro, ed è stata di supporto durante la pandemia, come dopo il terremoto del centro Italia del 2016.

    «Come organizzazione puntiamo molto sulla formazione e sull’educazione ambientale nelle scuole perché siamo fermamente convinti che il rispetto dell’ambiente possa essere un valore per le future generazioni e la soluzione delle problematiche dei cambiamenti climatici — spiega il presidente, Alberto Raggi —. Con l’Osservatorio nazionale amianto abbiamo in comune la battaglia della tutela dell’ambiente e della salute di persone e animali — aggiunge il giurista, che ricopre anche incarichi presso il Senato della Repubblica ed è membro permanente della Conferenza governativa americana per la Salute e la Sicurezza industriale — l’amianto è altamente nocivo sia per i cittadini che per il territorio. Vogliamo dare il nostro contributo per combattere il suo uso e il suo abbandono».

    Da parte sua, Ezio Bonanni, presidente Ona, sottolinea come i due Enti stiano facendo tutto quanto in loro potere per combattere l’inquinamento in ogni sua manifestazione, per contribuire a salvare il Pianeta, e per la realizzazione di una transizione ecologica reale, che sia anche etica e sociale. Da qui la soddisfazione per una nuova collaborazione con la Gna che potrà fornire un importante apporto nella mappatura delle zone ancora contaminate dall’asbesto e da altri materiali e agenti inquinanti.

    Le due associazioni sono già al lavoro per attivare progetti nel territorio e la formazione specifica dei volontari relativamente all’amianto che si aggiungeranno al personale di Gna già preparate a gestire vari tipi di rifiuti.

    Si ricorda che l’Ona, a tal proposito, ha realizzato l’app amianto. Inoltre, si può richiedere assistenza all’Ona tramite lo sportello amianto online o il numero verde gratuito 800 034 294.

     

    Elsa Sciancalepore