Boom di registrazioni Emas nel 2005 calabrese

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In virtù di questi risultati la Calabria ha ora superato regioni come Lazio, Sicilia e Campania, ed è in sostanziale parità con la Puglia nella graduatoria nazionale. Molta parte del merito va attribuito ad ArpaCal, attiva nell’incentivazione e nella diffusione delle logiche d’innovazione tecnologica in campo ambientale

Con cinque nuove registrazioni nel 2005, la Calabria lascia le ultime posizioni nella graduatoria nazionale delle registrazioni «Emas,» il sistema comunitario di ecogestione ed audit.
L’anno appena concluso si è infatti rivelato molto proficuo rispetto a quelli precedenti. Oltre alla registrazione di cinque nuove imprese operanti sul territorio regionale, un’altra, già registrata dal 2002, ha ottenuto la conferma del prestigioso marchio di qualità.
In virtù di questi risultati la Calabria ha ora superato regioni come Lazio, Sicilia e Campania, mentre è in sostanziale parità con la Puglia nella graduatoria nazionale, rapportando le registrazioni Emas con il totale delle organizzazioni pubbliche e private (imprese, enti pubblici) presenti sul territorio regionale e con la popolazione residente.
L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria (ArpaCal) è la maggiore fautrice della promozione e della diffusione della «Cultura della Qualità» nelle imprese pubbliche e private calabresi.
ArpaCal, infatti, è nodo regionale di una più ampia rete nazionale, costituita con il compito di promuovere capillarmente sul territorio la cultura dei Sistemi di Gestione Ambientale (Sga), diffonderne le logiche, le procedure e stimolare lo studio ed impiego nei vari settori produttivi delle migliori innovazioni tecnologiche in campo ambientale.
Per incentivare ulteriormente le registrazioni Emas in Calabria, ArpaCal sta predisponendo un piano operativo che coinvolga i soggetti istituzionali che aderiscono alla rete regionale per la promozione degli strumenti volontari di ecogestione (Emas/Sga).
Gli strumenti di ecogestione, detti volontari perché basati esclusivamente su una adesione consapevole e non obbligatoria, servono a portare all’interno delle imprese pubbliche e private la tematica ambientale, considerata come una parte integrante della fase produttiva, incoraggiando comportamenti volti alla prevenzione e anticipazione dei problemi, nonché alla partecipazione di tutti i soggetti che con diversi ruoli intervengono nei processi produttivi.

(Fonte Arpa Calabria)
(17 Gennaio 2006)