Si tratta del decreto di attuazione della Legge 308 del 15 dicembre 2004 con la quale il Parlamento ha delegato il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi di riordino, coordinamento e integrazione delle disposizioni legislative in diversi settori e materie della normativa ambientale
A livello nazionale è in corso l’iter di approvazione del cosiddetto «Testo Unico in materia ambientale». Si tratta del decreto di attuazione della Legge 308 del 15 dicembre 2004 con la quale il Parlamento ha delegato il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi di riordino, coordinamento e integrazione delle disposizioni legislative in diversi settori e materie della normativa ambientale. La Legge 308/2004 prevede una specifica procedura per la redazione e l’approvazione dei decreti, da emanarsi entro diciotto mesi dall’entrata in vigore della stessa: i decreti legislativi sono adottati su proposta del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, di concerto con il ministro per la Funzione Pubblica, con il Ministro per le Politiche Comunitarie e con gli altri Ministri interessati, sentito il parere della Conferenza unificata Stato – Regioni. La procedura prevede, inoltre, che le competenti Commissioni parlamentari esprimano un parere, indicando specificamente le eventuali disposizioni ritenute non conformi ai principi e ai criteri direttivi di cui alla legge delega.
Il Consiglio dei ministri, dopo aver approvato, in prima lettura, il 18 novembre scorso, un unico decreto attuativo, ha trasmesso il testo alla Conferenza unificata ed Normativa alle Commissioni «Ambiente» della Camera dei deputati e del Senato. Il decreto, nella versione provvisoria approvata dal Consiglio dei ministri, accorpa in un’unica norma tutta la legislazione in materia di rifiuti e bonifica dei siti contaminati, procedure di Via e Vas e Ippc, difesa del suolo e lotta alla desertificazione, tutela delle acque dall’inquinamento e gestione delle risorse idriche, tutela dell’aria e riduzione delle emissioni in atmosfera e tutela risarcitoria contro i danni all’ambiente. Oltre ad accorpare e coordinare le diverse fonti normative nazionali, tuttavia, il Testo Unico attua diverse direttive comunitarie ed apporta modifiche alla vigente legislazione. In merito alla portata dell’intera operazione normativa le Regioni hanno assunto una posizione fortemente critica e la Conferenza Unificata non ha ancora espresso il proprio parere, bensì ha richiesto al Governo (seduta del 15.12.05) un confronto concreto sull’attuazione della delega. Dopo un primo documento tecnico di osservazioni prodotto dalla Conferenza delle Regioni, fa seguito la prosecuzione del lavoro di approfondimento giuridico e tecnico dei punti più controversi del decreto. Le Commissioni «Ambiente» della Camera e del Senato hanno invece già deliberato (sedute del 12.01.06) di esprimere parere favorevole sul Testo Unico, con condizioni e osservazioni.
L’Arpa Toscana ha partecipato a consultazioni sull’argomento, nell’ambito del Sistema delle Agenzie ambientali ed è stata, inoltre, chiamata dalla Regione Toscana a fornire un contributo tecnico nella lettura del Testo Unico; in tale occasione è stato elaborato un documento di sintesi (disponibile sul sito internet www.arpat.toscana.it) contenente osservazioni e rilievi, con particolare riferimento al ruolo ed alle funzioni di controllo proprie dell’Agenzia.
Il testo del Decreto attuativo (versione 18 novembre 2005), i pareri delle Commissioni «Ambiente» di Camera e Senato ed ulteriore documentazione di interesse sull’iter formativo possono essere scaricati dai seguenti siti istituzionali:
– www.governo.it/governoinforma/dossier/codice_ambiente/
– www.comdel.it/archivio_pub.asp
– www.camera.it/_dati/leg14/lavori/bollet/200601/0112/pdf/08.pdf
– www.senato.it/static/bgt/listasommcomm/0/13/index.html
– www.regioni.it/2004/home.aspx
(Fonte Arpa Toscana)
(18 Gennaio 2006)