A tutt’oggi la maggior parte degli operatori impegnati nel settore turistico in genere sono ancora le associazioni (ambientaliste e culturali) e le cooperative che per prime hanno svolto i ruoli di «accoglienza leggera» (es. guide naturalistiche, accompagnatori di gruppi e scolaresche, affitta-biciclette/barche/cavalli), mentre l’ospitalità più strutturata (es. ristoranti, alberghi) è per lo più in mano ad operatori storici del settore oppure ad ex-operatori agricoli che si stanno, in alcuni casi anche velocemente e con successo, riconvertendo a questo settore, in particolare grazie al fenomeno dell’agriturismo. Questi elementi, nonché la storia del territorio del Ticino e del suo Parco e naturalmente le caratteristiche del territorio, ne hanno influenzato la fruizione e l’uso, anche da parte dei visitatori, negli anni successivi alla sua istituzione e sino ai giorni nostri, contribuendo tra le altre cose alla costruzione di un’immagine di area protetta «accessibile», ovvero in grado di coniugare i difficili obiettivi di tutela della natura senza «chiudersi» troppo alla visita anche massiccia (in certi siti e periodi temporali) dei turisti.