Antologia di ecomostri

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Rodi Garganico: l’albergo sulla spiaggia

Contro il parere del Parco si sta costruendo un albergo sulla spiaggia di Rodi Garganico. Visitare per credere.

Baia dei Campi: ecomostro storico, «il Centro Direzionale»

Una struttura enorme, costata una trentina di miliardi di vecchie lire, voluta contro ogni ragionevole buon senso sulla costa di quella che era la più bella baia del Gargano. A nulla sono valse le più fiere battaglie ambientaliste: dopo decenni dal completamento non sanno ancora cosa farci, mentre la struttura cade a pezzi.

San Giovanni Rotondo: l’ecomostro «politico», la Masseria Agropolis

Costruita nel fondo dell’antico lago di S. Egidio (in territorio di S. Giovanni Rotondo), con sistemi complessi e costosi di drenaggio continuo per evitare che finisca sott’acqua, costata trenta miliardi di vecchie lire, la Masseria Agropolis finisce per chiudere, preda di un vergognoso mercimonio politico ed elettorale, che vede la Comunità Montana del Gargano incapace di trovare qualsiasi soluzione. Decine le famiglie sul lastrico.

Il Porto industriale di Manfredonia: la «tangentopoli foggiana»

Un’infrastruttura costosissima, dall’impatto ambientale devastante, nota alle cronache per storie di tangenti (i famosi «nastri d’oro», mai utilizzati) attualmente cadente, anche se sottoutilizzata nel passato e nel presente.

Gli impianti industriali dell’ex Enichem: Al capezzale del «caro estinto»…

Le bonifiche a rilento e lo smontaggio degli impianti di là da venire, dopo alcuni lustri dalla chiusura del petrolchimico, ciminiere, impianti e serbatoi sono ancora lì che incombono sul litorale di Manfredonia e Monte S. Angelo. Intanto quasi tutta la reindustrializzazione sta avvenendo su altri suoli, di pregio naturalistico ed ambientale. Mentre chi ha inquinato gestisce il disinquinamento.

Il «Giubileo» di San Giovanni Rotondo: l’ecomostro «collettivo»

Alberghi di ogni dimensione costruiti a centinaia in occasione dell’euforia edilizia del Giubileo per un totale di 7000 posti letto, in totale dispregio di ogni disegno urbanistico. Mai come in questo caso è evidente che realizzare posti letto non significa automaticamente riempirli. Ora a pagarne le conseguenze è un’intera comunità che vede transitare velocemente milioni e milioni di pellegrini, ma non riesce a intercettarne neppure uno. Gli alberghi non sono mai decollati e hanno provocato il crack dell’industria turistica legata al culto di S. Pio.