Che cos’è la desertificazione?

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Per desertificazione si intende il degrado delle terre nelle zone aride, semi-aride e sub-umide secche, provocato da diversi fattori, tra i quali le variazioni climatiche e il rapporto con l’attuale modello delle attività umane.

Essa si manifesta con la diminuzione o la scomparsa della produttività e complessità biologica o economica delle terre coltivate, sia irrigate sia non, delle praterie, dei pascoli, delle foreste o delle superfici boschive causate dai sistemi di utilizzo della terra, o da uno o più processi, compresi quelli derivanti dall’attività dell’uomo e dalle sue modalità di insediamento, tra i quali l’erosione idrica, eolica, ecc; il deterioramento delle proprietà fisiche, chimiche e biologiche o economiche dei suoli; la perdita protratta nel tempo di vegetazione naturale.

La desertificazione, insieme ai cambiamenti climatici, costituisce una delle maggiori sfide ambientali attuali. Il degrado del suolo, di solito irreversibile, e la perdita delle sue capacità produttive sono diffusi in tutti i continenti con aspetti, cause ed effetti diversi.

La desertificazione minaccia la sopravvivenza di milioni di persone e, in particolare, di una larghissima parte delle popolazioni più povere, che vivono in aree a clima secco e la cui sopravvivenza è direttamente collegata all’utilizzo delle risorse naturali locali per la produzione di cibo e di energia.
Nei Paesi in via di sviluppo, povertà e desertificazione sono strettamente collegate. Nei Paesi sviluppati come l’Italia, desertificazione, cambiamenti climatici e sfruttamento intensivo dei suoli provocano processi di perdita della produttività biologica ed economica del territorio.