Chi li usa e in quali casi

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Le Medicine Tradizionali sono comunemente utilizzate in tutto il mondo e sono molto usuali in Africa, Sud America, Vietnam, Laos e in tutto l’Oriente.
La Medicina Tradizionale Orientale (TOM) include tutte le Medicine Tradizionali dell’Oriente (India, Cina, Vietnam, Laos ecc.) alcune altre come TEAM e TCM Ayurvda o Unani ed altre medicine tradizionali di provenienza India, Bhutan e Tibet non sono considerate TEAM o TCM, ma sono tipiche della TOM.

TOM = Medicina Tradizionale Orientale
TM = Medicina Tradizionale
TCM = Medicina Tradizionale Cinese

Un tempo in Europa l’80% degli utilizzatori di TCM era cinese. Attualmente il 70 % è costituito da europei e americani.

Nella TCM sono utilizzate erbe, minerali e prodotti animali. Il significato Cinese di «Herbs» corrisponde a: piante e prodotti animali e sostanze minerali.

È un sistema di metodi diagnostici e terapeutici che, messo a punto in Cina in circa tremila anni di storia, è solo una parte dello scenario delle pratiche mediche orientali che interessa l’uso di sostanze animali e vegetali.

Approccio della TCM: visione olistica (olos = dal greco tutto intero) dell’universo basata sui principi del Taoismo. Unisce elementi concettuali arcaici, quelli dello Yin e Yang, dei meridiani e dei cinque elementi (acqua, terra, fuoco, metallo, legno) tipici della tradizione cinese a pratiche terapeutiche che, in risposta a sindromi individuate attraverso l’esperienza medica di secoli (interruzioni o ristagni dei flussi vitali), utilizza derivati di piante, animali e sostanze minerali a supporto di tali terapie.

La fitoterapia cinese

E’ difficile rinvenire tra i testi moderni di medicina cinese precisi riferimenti all’uso di sostanze animali. Il riferimento è generico alla fitoterapia che insieme alla agopuntura, rappresentano il grande pilastro della medicina cinese.

La distinzione tra i componenti della medicina cinese è tra:
? erbe
? medicamenti o formule mediche brevettate

È risultato che sotto la definizione generica di erbe si celano prodotti vegetali, animali e minerali sottoposti a processi di trasformazione (essiccazione, cottura, detossificazione) mentre le patent formulas sono misture tra prodotti vegetali tradizionali cinesi e parti animali.
Nel 1977 un trattato moderno registra circa 5.767 voci erboristiche. Negli ultimi decenni è stato provato l’uso di un ingente quantitativo di derivati da piante ed animali protetti trasformati in decotti, polveri, pillole, cerotti, sciroppi e cataplasmi.
Le parti principalmente usate sono:
alberi, radici essiccate, foglie, fiori, erbe, corni e ossa polverizzate, peni essiccati, sangue, radici di ginseng e orchidee.

Impiego terapeutico

È importante sottolineare il fatto che un numero di medicine (ben note e largamente impiegate nelle medicine occidentali) sono state scoperte nella Medicina tradizionale cinese. È il caso, ad esempio, dell’efedrina, un principio vegetale usato come decongestionante nella medicina occidentale, e dell’acido ursodeossicolico, che si trova nella bile d’orso e usato (nella forma di sintesi chimica) nella medicina occidentale per dissolvere i calcoli biliari senza necessità di intervento chirurgico.
Non sono inoltre trascurabili gli aspetti culturali dell’uso delle medicine tradizionali, data la loro millenaria tradizione e


radicata presenza.
Lo scopo degli Stati che, come l’Italia, sono impegnati nella repressione dei fenomeni di traffico illegale di queste specie, non è discutere sull’importanza delle medicine tradizionali, e quindi nel caso specifico di quella cinese, se sia forma legittima di trattamento medico, ma incoraggiare la ricerca dei modi in cui si può continuare ad utilizzarla senza minacciare di estinzione le specie selvatiche. Infatti, sebbene ormai da anni l’impiego di tali specie (tigre, orso, rinoceronte) sia bandito in Cina e in altri paesi dell’Asia dell’est, e in altri paesi del mondo, il fenomeno continua. La natura del commercio di specie selvatiche per le medicine tradizionali pone enormi problemi nell’implementazione e nell’attuazione della Cites, rendendo questo settore d’indagine particolarmente delicato e complesso per gli organi di enforcement.

Le prime attività d’indagine e di ingenti sequestri sono stati effettuati dal 1995 ad oggi sopratutto in Olanda, Usa, Belgio, Germania.
Gli olandesi hanno, sin dall’inizio, effettuato il lavoro più incisivo delineando i flussi e le caratteristiche del traffico illegale.