Cosa prevede il «pacchetto»

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La Convenzione (ratificata dall’Italia con Legge n. 108 del 16 marzo 2001) ha un ruolo fondamentale nel coinvolgimento dei cittadini nella politica ambientale, favorendo l’accesso all’informazione e la loro partecipazione al processo decisionale. I suoi principi costituiscono un quadro di riferimento non solo in ambito Unece ma anche a livello comunitario, con l’apertura di negoziati per l’adozione di 3 direttive comunitarie relative ai 3 pilastri della Convenzione, ovvero la partecipazione del pubblico, l’accesso alle informazioni e l’accesso alla giustizia in materia ambientale.
Il Pacchetto Aarhus comprende la direttiva sull’accesso alla giustizia in materia ambientale; il regolamento sull’applicazione della Convenzione di Aarhus alle istituzioni ed agli organi della Comunità Europea; la decisione riguardante la conclusione, a nome della Comunità Europea, della Convenzione di Aarhus. La proposta di direttiva sull’accesso alla giustizia in materia ambientale affronta il tema più controverso sia a livello Unece, nel cui ambito è stata istituita una task force per facilitare il negoziato e l’attuazione, sia a livello comunitario. Su mandato del Consiglio, la Commissione ha presentato un documento di lavoro per facilitare le consultazioni tra gli Stati membri in vista dell’adozione di una direttiva in materia di accesso alla giustizia.
In particolare, il documento cerca di agevolare l’applicazione e l’attuazione delle leggi ambientali a livello nazionale e sottolinea l’importanza della partecipazione del pubblico nei procedimenti amministrativi e penali in materia ambientale. Secondo la Commissione, l’obbiettivo della proposta di direttiva dovrà essere quello di creare un quadro di requisiti minimi all’interno dell’Europa per permettere l’accesso a persone fisiche o giuridiche ai procedimenti e per dare la legittimazione ad agire in giudizio anche alle Organizzazioni non governative Ambientali, per metterle in condizione di impugnare atti amministrativi o omissioni della Pubblica amministrazione.
Riguardo alla proposta di regolamento sull’applicazione della Convenzione di Aarhus, la discussione verte ancora su quali debbano essere le istituzioni e gli organismi oggetto delle disposizioni del trattato. Ma si ritiene che la proposta si articolerà in una parte generale contenente le definizioni (redatte sulla base delle tre direttive comunitarie che risulteranno dopo l’adozione del pacchetto) e gli obbiettivi. Si tratta di finalità riconducibili all’obbligo di garantire il diritto all’accesso alle informazioni ambientali in possesso delle istituzioni e degli organi comunitari; al diritto riconosciuto al pubblico di partecipare alla preparazione di piani e programmi comunitari; al suo accesso alla giustizia riguardo questioni ambientali a livello comunitario.
Una seconda parte invece regolerà l’accesso alle informazioni mediante un sistema che integri le disposizioni della Convenzione di Aarhus e del Regolamento 1049/2001/CE in materia di accesso del pubblico ai documenti in possesso delle istituzioni comunitarie. Una terza parte riguarda la partecipazione del pubblico all’elaborazione di piani e programmi e si basa sulle previsioni vincolanti della Convenzione di Aarhus e sulla decisione del Consiglio 1600/2002/CE che istituisce il Sesto Programma di Azione comunitario in materia di ambiente.
Secondo la proposta della Commissione, le istituzioni comunitarie dovranno fornire al pubblico opportunità concrete e tempestive di partecipare alla preparazione, modifica e controllo di misure, piani e programmi che abbiano attinenza con


l’ambiente. La quarta parte è quella più delicata e complessa e riguarda l’accesso alla giustizia. In considerazione delle procedure che regolano accesso alla Corte di Giustizia, la Commissione ha ritenuto che non sia compito di una legislazione secondaria intervenire sulla materia del Trattato istituivo della Comunità Europea e quindi ha previsto la legittimazione ad agire davanti alla Corte solo per determinate «entità qualificate» e non per il pubblico in generale.
Per quanto riguarda la procedura di ratifica e attuazione del Trattato, la Comunità Europea ha provveduto alla firma della Convenzione di Aarhus in data 25 giugno 1998. Nel momento in cui la direttiva sull’accesso alla giustizia ed il regolamento interno verranno approvati, la Comunità sarà in grado di ratificare la Convenzione.