Cosa si propone l’Amece

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L’Amece si propone che le conclusioni di questo incontro portino alla redazione di un piano di azione e disimpegni concreti per il prossimo triennio (2007-2010) al fine di garantire l’accesso all’acqua e la liberalizzazione dell’acqua come bene comune.
Anche se ancor oggi non esiste un «diritto all’acqua» formalmente riconosciuto ed applicato, l’obbligo di assistere le persone che sono in pericolo perché minacciate esiste ed dunque è necessario che la Comunità internazionale si assuma le su responsabilità di fronte al problema dell’accessibilità all’acqua. È questa la motivazione alla base della richiesta avanzata degli organizzatori dell’Amece ma anche di tutti i soggetti sensibili al tema che prenderanno parte ai lavori e che sperano di trasformare il diritto all’acqua in un Diritto dell’Uomo universalmente riconosciuto. L’Assemblea è in continuità con la campagna www.portatoridacqua.it.
Attualmente infatti, più di 1,1 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua e 2,6 miliardi mancano di servizi sanitari il che determina conseguenze disastrose sulle condizioni igieniche e sanitarie di queste popolazioni. Bisogna evitare che anche dopo i lavori dell’Amece ci siano ancora nel mondo 4.500 bambini che muoiano ogni giorno per le conseguenze legate al mancato accesso all’acqua potabile.

(Info: Comitato italiano per il contratto sull’acqua – e-mail: segreteria@contrattoacqua.it; tel. 02.4870.3730)