Gli altri premiati

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PREMIO SAPIO PER LA SALUTE ED IL SOCIALE 2003

Dott.ssa Caterina Pistarini
Nata ad Alessandria, dirigente di 2° livello presso la Fondazione Salvatore Maugeri -Istituto Scientifico di Montescano

Titolo dei risultati di ricerca
Profilo degli aminoacidi plasmatici dopo trattamento riabilitativo in pazienti con esiti di trauma cranico: rapporti con le funzioni cognitive.

Le motivazioni del Comitato Scientifico
Le problematiche della riabilitazione delle Persone colpite da una grave cerebrolesione traumatica sono molto vaste e di grande rilevanza anche sociale: la tempestività della presa in cura riabilitativa, la qualità delle procedure di trattamento, la capacità di realizzare un completo Progetto Individuale che sappia integrare sinergicamente tutti gli strumenti per la cura ed il recupero funzionale, sono elementi determinanti per una effettiva possibilità di riconquistare una autonomia motoria, cognitiva e relazionale. La Ricerca presentata si fonda su una serie di indagini cliniche approfondite e significative che aprono un suggestivo e nuovissimo fronte per ulteriori sperimentazioni di questi risultati in campo clinico, allo scopo di offrire nuove possibilità terapeutiche a molti di questi soggetti. La tematica affrontata, la validità e novità dei risultati e questa concreta prospettiva sono pienamente in linea con le finalità e lo spirito del Premio Sapio e costituiscono l’insieme delle motivazioni dell’assegnazione del Premio stesso alla Dottoressa Caterina Pistarini autrice della Ricerca, perchè possa ulteriormente sviluppare il proprio lavoro.

Sintesi contenente una breve descrizione dei risultati di ricerca
In uno studio condotto su pazienti con esiti di grave cerebrolesione acquisita ricoverati presso l’Istituto Scientifico di Montescano è stata documentata l’esistenza di importanti alterazioni del profilo degli aminoacidi plasmatici. Dopo ciclo di riabilitazione, i pazienti con trauma cranico hanno una normale quantità totale di aminoacidi plasmatici. Tuttavia, il profilo aminoacidico risulta profondamente alterato. La conseguenza è che il cervello del paziente ha una ridotta disponibilità di aminoacidi a catena ramificata. In modo particolare si verifica una ridotta concentrazione plasmatica di tirosina ed istidina, mentre normale è il livello di triptofano. In questi pazienti risulta pertanto ridotta la disponibilità di sintesi di catecolamine con conseguente difficoltà di neurotrasmissione adrenergica ed istaminergica.

PREMIO SAPIO NMR

Dott. Renzo Bazzo
Nato a Treviso, Senior Investigator presso IRBM di Pomezia (Roma).

Titolo dei risultati di ricerca
Studi strutturali su enzimi virali (HCV, HIV) e relativi inibitori

Motivazioni del Comitato Scientifico
Per i suoi importanti contributi nel campo delle applicazioni della spettroscopia NMR alla soluzione di rilevanti problemi in biologia strutturale.Di particolare importanza sono gli studi riguardanti gli agenti virali quali il virus dell’epatite C (HCV) e dell’AIDS (HIV). I risultati delle sue ricerche rappresentano una valida piattaforma per la progettazione di farmaci ad alta specificità per un trattamento terapeutico di queste patologie di forte impatto sociale.

Sintesi contenente una breve descrizione dei risultati di ricerca
L’applicazione dell’ NMR allo studio e alla determinazione strutturale di importanti agenti virali appartenenti al virus dell’epatite C (HCV) e dell’ AIDS (HIV), nonchè alla caratterizzazione di composti inibitori, ha fornito cruciali informazioni, utili


per la scoperta e la ottimizzazione di nuovi farmaci

Breve descrizione dell’applicazione pratica dei risultati di ricerca
La ricerca suddetta è parte dello sforzo complessivo dell’IRBM rivolto alla scoperta di nuovi farmaci per curare importanti malattie umane

Descrizione tecnica dei risultati di ricerca
La determinazione strutturale via NMR di enzimi virali permette di progettare piccole molecole che hanno lo scopo di legarsi alle molecole di enzima per inibirne la funzione. Tali piccole molecole sono da considerarsi i primi composti precursori dei futuri farmaci. L’NMR interviene anche nella individuazione e nella caratterizzazione di essi fornendo preziose indicazioni per l’ attività di sintesi chimica tesa a migliorarne le caratteristiche di attività, efficacia e tollerabilità. Particolarmente nel progetto relativo al sistema enzimatico della proteasi NS3 del virus dell’epatite C (HCV), i risultati strutturali ottenuti con l’NMR sull’enzima stesso e su diversi inibitori hanno permesso di chiarire il meccanismo di inibizione e di elucidare le caratteristiche molecolari del sito attivo, permettendo un importente avanzamento della ricerca per l’ottenimento di farmaci.

PREMIO SAPIO PER LE TECNICHE ANALITICHE PER LA RICERCA 2003

Dott.ssa Marina Carini
Nata a Milano, lavora presso Università degli Studi di Milano, Istituto Chimico Farmaceutico Tossicologico

Titolo dei risultati di ricerca
Sviluppo e applicazione delle tecniche di Spettrometria di massa (MS, MS/MS, GC/MS, LC-MS, LC-MS/MS) nel settore farmaceutico, biomedico,fitochimico e tossicologico.

Motivazioni del Comitato Scientifico
Fra i candidati del premio, diversi ad alto livello, merita una considerazione particolare la prof.ssa Marina Carini poiché le ricerche eseguite e presentate sono strettamente collegate all’ ambito analitico e impostate sullo studio delle diverse potenzialità delle tecniche di spettrometria di massa. Gli studi condotti seguono ampiamente l’evoluzione tecnica e considerano diversi campi di applicazione fra i quali il farmaceutico, il biomedico, il fitochimico e non ultimo quello tossicologico. Appare evidente l’interesse del candidato per l’analisi in spettrometria di massa di miscele complesse naturali o di sintesi, che portano a risultati applicabili nel controllo di qualità a livello industriale. Grande interesse rivestono le ricerche di farmaci ad uso veterinario nel materiale biologico di specie animali commestibile ,apportando un notevole contributo alla difesa della salute del consumatore.
La commissione unanime dichiara la prof.ssa Marina Carini vincitore del Premio Sapio.

Sintesi contenente una breve descrizione dei risultati di ricerca
Le ricerche raggruppate in questa tematica, che si estendono dal 1981 a tutt’oggi, si sono rivolte all’applicazione delle tecniche di spettrometria di massa (utilizzando diversi sistemi di ionizzazione) anche in accoppiamento ai sistemi cromatografici GC e HPLC nei settori dell’analisi chimico-farmaceutica, dell’analisi chimico tossicologica e della fitochimica. In particolare la ricerca si è sviluppata secondo le seguenti principali tematiche:

1.STUDIO DEL DESTINO METABOLICO IN VITRO E IN VIVO DI FARMACI
Le ricerche raggruppate in questa tematica hanno avuto per oggetto da un lato la caratterizzazione strutturale dei principali metaboliti di farmaci ad attività tubercolostatica, antilipemica ed anti-infiammatoria dopo isolamento da sistemi in vitro (frazioni subcellulari epatiche di ratto) e in vivo (liquidi biologici) nel ratto e nell’uomo, mediante


l’impiego di tecniche analitiche diversificate, la loro determinazione quantitativa in tessuti e liquidi biologici e lo studio dei sistemi enzimatici epatici responsabili della loro formazione. Particolare interesse è stato rivolto alle tecniche di spettrometria di massa, che utilizzano sia l’impatto elettronico (EI) che i più moderni sistemi di ionizzazione ?soft? per la caratterizzazione di molecole termolabili, polari e ad elevato peso molecolare (FD, Field Desorption ; FAB, Fast Atom Bombardment; ESI, Electrospray Ionization; API, Atmospheric-Pressure Ion-spray Ionization) e più recentemente alle tecniche di accoppiamento LC-MS e LC-MS/MS.

2.SVILUPPO E APPLICAZIONE DI NUOVE METODOLOGIE DI SPETTROMETRIA DI MASSA PER L’ANALISI QUALI/QUANTITATIVA DI FARMACI IN MATRICE COMPLESSA
Le ricerche raggruppate in questa tematica si sono rivolte allo studio delle potenzialità delle moderne tecniche di spettrometria di massa (MS/MS, GC/MS, FAB/MS, API/MS) nell’analisi diretta di composti di interesse farmaceutico e cosmetico (farmaci antielmintici, antibiotici, agenti anabolizzanti, principi attivi di piante medicinali, conservanti, tensioattivi) in miscela complessa (tessuti e liquidi biologici, estratti vegetali, prodotti cosmetici).

3.ISOLAMENTO, CARATTERIZZAZIONE E VALUTAZIONE DELL’ATTIVITÀ BIOLOGICA DI PRINCIPI ATTIVI DI ORIGINE NATURALE AD USO FARMACEUTICO E COSMETICO
In questa tematica sono raggruppate le ricerche volte all’isolamento, alla caratterizzazione, all’analisi quantitativa e alla valutazione dell’attività biologica in sistemi in vitro e in vivo di principi attivi naturali di interesse farmaceutico. In particolare, mediante tecniche estrattive e cromatografiche (TLC, HPLC), e mediante tecniche spettroscopiche (UV-Visibile, NMR) e di spettrometria di massa (EI-MS, FD-MS, FAB-MS, LC-MS, LC-MS/MS), è stato possibile isolare da estratti di Aesculus hippocastanum L., Hedera helix L., Helichrysum italicum G. Don, Helichrysum stoechas, Echinacea angustifolia, Krameria triandra, e Ilex Paraguayensis, e succesivamente identificare i singoli componenti (o frazioni omogenee) ad attività antiedematosa, antijaluronidasica e antiossidante/radical scavenging.

4.STUDIO DELL’ATTIVITÀ E DEI MECCANISMI DI REAZIONE DI PEPTIDI ENDOGENI CON SPECIE CARBONILICHE CITOTOSSICHE.
In questa tematica, la più recente, è stata studiata la capacità quenching di peptidi cisteinici (glutatione) e istidinici nei confronti di aldeidi a,b-insature, prodotti di perossidazione lipidica ad elevato potenziale citotossico, tra cui acroleina e 4-idrossi-trans-nonenale (HNE) presentano la maggiore reattività. In particolare è stata studiata l’attività della carnosina, un dipeptide (b-alanil-L-istidina) presente ad elevate concentrazioni (20 mM) nei tessuti cerebrale e muscolare. Di questa molecola sono stati caratterizzati mediante analisi ESI-MS/MS e LC-MS/MS i prodotti di coniugazione con HNE sia in soluzione fisiologica che in tessuto muscolare di ratto, e gli studi sull’acroleina sono tuttora in corso.

Breve descrizione dell’applicazione pratica dei risultati di ricerca
Per quanto riguarda gli studi sul metabolismo farmaci, il significato principale risiede nella definizione delle vie metaboliche, indispensabile ai fini della comprensione dell’attività farmacologica (metaboliti attivi), nonché della cinetica di eliminazione del farmaco e quindi della eventuale tossicità.
La valutazione delle potenzialità delle diverse tecniche di spettrometria di massa non solo ampliano le conoscenze di base (in termini di definizione di limiti e/o vantaggi), ma trovano ampio riscontro applicativo, in quanto le metodologie sviluppate e applicate a settori di interesse diversificati, sono a disposizione della comunità scientifica accademica e industriale.
Per quanto concerne gli


studi sulle droghe vegetali, l’opportuna combinazione tra test preliminari in vitro per la determinazione dell’attività radical scavenging e uno screening analitico mediante analisi LC-MS (supportato dalle informazioni UV-DAD) rappresentano un valido approccio nella ricerca di nuovi polifenoli ad attività biologica (e di nuove fonti vegetali che li contengono), da utilizzarsi, sottoforma di estratti/frazioni standardizzati, in formulazioni farmaceutiche, integratori dietetici o prodotti cosmetici per incrementare le difese endogene antiossidanti in tutte quelle situazioni fisio-patologiche che comportano elevato stress ossidativo.

Descrizione tecnica dei risultati di ricerca
TEMATICA 1) Nella prima serie di ricerche lo studio del metabolismo in vitro e in vivo di farmaci tubercolostatici (pirazinamide), antilipemici (bezafibrato, tiadenolo), anti-infiammatori non steroidei (tenoxicam, nimesulide) è stato affrontato procedendo all’isolamento dei principali metaboliti da sistemi in vitro (frazioni subcellulari epatiche di ratto) e in vivo (liquidi biologici) nel ratto e nell’uomo mediante tecniche cromatografiche convenzionali e alla caratterizzazione strutturale mediante spettrometria di massa utilizzando sia la tecnica EI che i sistemi di ionizzazione ?soft? FD (Field Desorption), FAB (Fast Atom Bombardment), API (Atmospheric-Pressure Ion-spray Ionization), ESI, (Electrospray Ionization).
In una seconda serie di ricerche lo studio del metabolismo è stato affrontato utilizzando le tecniche LC-MS e LC-MS/MS. La tecnica API a ioni positivi ha per esempio consentito di caratterizzare i prodotti di coniugazione del noto farmaco antitumorale cis-platino con il glutatione (GSH) nel plasma umano o di ratto, mentre la tecnica ESI, in accoppiamento ad un sistema HPLC in fase inversa con rivelazione a fotodiodi (UV-DAD), è stata utilizzata per lo studio del metabolismo in vivo dei flavonoidi, consentendo di caratterizzare i principali metaboliti plasmatici, urinari e fecali dei flavonoidi contenuti in un estratto commerciale di Ginkgo biloba, pianta medicinale ad attività neuroprotettiva e anti-ischemica, in seguito a somministrazione orale nel ratto. Mediante analisi HPLC-UV-MS (con interfaccia APCI) è stato studiato il meccanismo di attività antiossidante del farmaco anti-infiammatorio non sterorideo Tenoxicam: è stato possibile stabilire che il farmaco, per esposizione ad un flusso di radicali HO° generati per sonolisi dell’acqua, va incontro ad estesa degradazione ossidativa, con formazione di 6 prodotti principali. Sono state inoltre messe a punto nuove metodologie LC-UV-DAD e LC-UV-DAD-MS/MS per lo studio del destino metabolico di una nuova classe di farmaci NO-FANS (anti-infiammatori non steroidei a rilascio di NO) sia in sistemi in vitro che in vivo, utilizzando inizialmente quale molecola prototipo la ?Nitroaspirina?, acido 2-(acetilossi) benzoico 3-(nitrossimetil)fenilestere ed estendendo in seguito le ricerche a un altro NO-FANS (nitroflurbiprofen). In particolare è stato studiato il metabolismo in vitro nel ratto (frazioni subcellulari epatiche) della nitroaspirina, allo scopo di definire le principali vie di detossificazione epatica della molecola e le relative cinetiche di biotrasformazione, base indispensabile per gli studi sul metabolismo in vivo nell’animale e nell’uomo che sono attualmente in corso. Mediante analisi LC-ESI-MS/MS a ioni positivi e negativi è stata identificata una nuova via metabolica, strettamente correlata alla struttura chimica della nitroaspirina, alternativa a quella comunemente proposta per i nitrati organici usati in terapia cardiovascolare (es. nitroglicerina), che comporta la formazione di


un derivato tioetereo di coniugazione con il glutathione 1-(glutation-S-il)metilene-3-idrossibenzene.
Al fine di una migliore comprensione del meccanismo d’azione del nitroflurbiprofene (molecola ad elevata attività antiinfiammatoria a livello del sistema nervoso centrale, e per queste proprietà indicata nel trattamento del morbo di Alzheimer), è stata messa a punto una nuova metodologia LC-UV-DAD e LC-MS/MS (interfaccia ESI) per l’identificazione e la determinazione quantitativa del nitroflurbiprofen e dei suoi potenziali metaboliti a livello plasmatico e nel tessuto cerebrale di ratto in seguito a somministrazione acuta sia per via orale che intraperitoneale. I risultati ottenuti hanno consentito di stabilire da un lato che il rilascio di NO non avviene nel tessuto cerebrale e dall’altro che l’attività farmacologia della molecola a livello cerebrale è mediata prevalentemente dal metabolita flurbiprofene.

TEMATICA 2) E’ stata svolta una serie di ricerche volte allo studio delle potenzialità di una tecnica di spettrometria di massa MS/MS nell’analisi ?diretta? in matrice complessa di composti di interesse farmaceutico. L’approccio metodologico, basato sull’applicazione della tecnica CAD MIKES (Collisionally Activated Dissociation Mass Analysed Ion Kinetic Energy Spectrometry) consente, in un’unica soluzione strumentale che prescinde da sistemi cromatografici (spettrometro a doppio fuoco e a geometria inversa), la separazione dei singoli componenti presenti in matrice complessa e la loro caratterizzazione strutturale, ovviando ai convenzionali e laboriosi processi di estrazione e purificazione del campione. In particolare la tecnica CAD MIKES è stata applicata all’analisi chimico-tossicologica, per l’analisi di residui di farmaci antielmintici appartenenti a classi chimiche diverse, (nitroxynil, rafoxanide, ossiclozanide, closantel, levamisolo, tiabendazolo, mebendazolo, fenbendazolo e febantel), antibiotici (tetraciclina), agenti anabolizzanti (dietilstilbestrolo, zeranolo e trenbolone) nel latte e nei tessuti commestibili di bovino e ovino con limiti di rivelamento compresi tra 14 ppt e 1 ppb. Contemporaneamente la spettrometria di massa collisionale è stata utilizzata per l’identificazione diretta dei metaboliti di un farmaco in matrice biologica, di principi attivi di interesse biologico, quali saponine e tannini in matrice vegetale (Hedera helix L. foglie, Hamamelis virginiana L. corteccia) e di agenti antimicrobici in matrice cosmetica.
Il problema dell’analisi ?diretta? di componenti di miscele complesse quali i tensioattivi è stato affrontato attraverso l’applicazione di altre tecniche di spettrometria di massa: GC/MS (analisi di miscele di tensioattivi non ionici, i derivati polietossilati di alcooli superiori), FAB-MS e API-MS (tensioattivi non ionici, anionici, anfoteri e cationici come tali e in prodotti cosmetici).

TEMATICA 3) Nell’ottica dell’allestimento di frazioni standardizzate in principi attivi ad attività antiossidante, le ricerche si sono rivolte all’isolamento e alla caratterizzazione dei principali derivati polifenolici ad attività antiossidante di diverse specie vegetali (Gingko biloba, Calendula officinalis, Tilia cordata, Krameria triandra, Ilex Paraguayensis, Helichrysum H. stoechas) attraverso un frazionamento della droga ed uno screening ?bioguidato?, che prevede la determinazione su ciascun estratto dell’attività radical scavenging in modelli di membrana e cellulari e successiva analisi LC-UV-DAD-MS/MS (diversi sistemi di ionizzazione).
La tecnica TI (Thermospray Ionization), in accoppiamento ad un sistema HPLC-UV-DAD in fase inversa, è stata utilizzata per l’identificazione dei principi attivi di alcune piante medicinali contenenti flavonoli bi- e triglicosidici ad elevato


peso molecolare. Per quanto concerne la Ratania (Krameria triandra), pianta medicinale originaria del Sud America nota per le proprietà astringenti ed antimicrobiche, al fine di ottenere un rapido fingerprint dei costituenti presenti nelle frazioni a maggiore lipofilia, è stato impiegato un approccio LC-MS con interfaccia Particle Beam e ionizzazione a impatto elettronico (EI): sulla base degli ioni molecolari e dei patterns di frammentazione, nelle frazioni a maggior lipofilia sono stati identificati complessivamente 9 derivati lignanici, prevalentemente riconducibili alla struttura base del 5-propenil-benzofurano, sostituito in posizione 2 con residui idrossi- o diidrossifenilici, responsabili dell’attività antiossidante. Per la definizione strutturale dei componenti della frazione più polare si è ricorsi ad una tecnica di ionizzazione ?soft?, la spettrometria di massa FAB-MS/MS, che ha consentito di identificare direttamente sulla matrice vegetale i seguenti derivati polifenolici : catechina-3-O-gallato, catechina-glucoside, catechina-diglucoside, due proantocianidine dimeriche (catechina-afzelechina ; catechina-catechina) e i corrispondenti derivati sostituiti con un gruppo diidrossifenilpropanoico, acido clorogenico (caffeoilchinico) ed il corrispondente metilestere. La presenza di numerosi derivati polifenoli a struttura catecolica giustifica la maggiore attività antiossidante dell’estratto a maggiore polarità (butilacetato).
Mediante tecniche LC-UV-DAD, LC-MS e LC-MS/MS, è stato possibile inoltre identificare i principali derivati fenolici ad attività antiossidante di un estratto acquoso di foglie di Maté (Ilex Paraguayensis), ottenuto per infusione della droga. In particolare si è utilizzato un sistema di spettrometria di massa a trappola ionica con interfaccia APCI (Atmospheric Pressure) a ioni negativi, la dissociazione degli ioni precursori per collisione (CID, collision-induced dissociation) in parallelo all’impronta UV-DAD. In tal modo sono stati identificati 10 componenti principali, di cui 3 isomeri dell’acido caffeoil-chinico: clorogenico, neo-clorogenico, cripto-clorogenico, 3 isomeri dell’acido dicaffeoil-chinico, rutina, un derivato diglicosidico della luteolina e 2 caffeoil-glucosidi. L’estratto acquoso presenta un’attività antiossidante superiore rispetto al composto di riferimento acido clorogenico, ad indicare un effetto cooperativo antiossidante dei diversi componenti polifenolici.
Helichrysum H. stoechas è una specie ampiamente diffusa nell’area mediterranea, ma a tutt’oggi poco studiata da un punto di vista fitochimico. Lo studio ha avuto pertanto per oggetto l’isolamento di una frazione flavonoidica e l’identificazione dei suoi principali componenti attraverso l’impiego combinato della cromatografia liquida accoppiata alla spettrometria di massa (Ion Trap con interfaccia APCI a ioni positivi e negativi) e ad un rivelatore UV-DAD (diode-array detector). Tale frazione è costituita da 10 derivati fenolici, appartenenti a classi chimiche diverse, tra cui 3 isomeri dell’acido caffeoilchinico (acidi clorogenico, neo-clorogenico e cripto-clorogenic), 2 isomeri dell’acido dicaffeoilchinico, 2 glucosidi isomeri della naringenina (5 e 4′), quercetina-3-O-glucoside, kaempferolo-3-O-glucoside (astragalina), apigenina-7-O-glucoside, apigenina-4′-O-glucoside e 4,2′,4′,6′-tetra-idrossicalcone-2′-O-glucoside.

TEMATICA 4) Gli studi più recenti e tuttora in corso, hanno come finalità la definizione della capacità quenching di peptidi endogeni cisteinici (glutatione) e istidinici nei confronti di aldeidi a,b-insature (altamente citotossiche) che si generano durante i processi di degradazione ossidativa di molecole biologiche diversificate (lipidi, carboidrati e aminoacidi), implicate nello sviluppo e progressione di patologie cardiovascolari (aterosclerosi, complicazioni a lungo termine del diabete) e neurodegenerative (Alzheimer e Parkinson), nonché dell’invecchiamento cutaneo. In particolare è stata studiata l’attività nei confronti del 4-idrossinonenale (HNE),


principale prodotto di perossidazione lipidica, sia del glutathione che della carnosina, un dipeptide (b-alanil-L-istidina) presente ad elevate concentrazioni (20 mM) nei tessuti cerebrale e muscolare. Di entrambi i peptidi sono stati caratterizzati mediante analisi ESI-MS/MS i prodotti di coniugazione con HNE in soluzione fisiologica; mediante analisi LC-MS/MS (interfaccia ESI) è stata dimostrata la loro formazione direttamente in matrice biologica (tessuto muscolare di ratto). Sono stati infatti identificati 3 principali addotti di Michael dell’HNE con glutatione, carnosina e anserina (derivato N-metilico della carnosina, presente in elevate concentrazioni nel tessuto muscolare). Questi risultati sono significativamente rilevanti da un punto di vista biologico, perché dimostrano che anche dipeptidi endogeni con residui di istidina concorrono con il glutatione nel processo di detossificazione cellulare e tissutale di aldeidi citotossiche.

PREMIO SAPIO ?MENZIONE SPECIALE? 2003

Dott.ssa Silvia Bradamante
Nata a Milano, Senior Scientist presso il CNR ? Istituto Scienze e Tecnologie Molecolari – Università degli Studi di Milano

Titolo dei risultati di ricerca
Sviluppo e utilizzo di metodologie di indagine spettroscopica NMR nel settore chimico, biomedico e biotecnologico.

Le motivazioni del comitato scientifico.
“Riconoscimento per la produzione scientifica nel settore dell’utilizzo delle tecnologie NMR e per la capacità di saper realizzare efficaci soluzioni di collaborazioni tra ricerca pubblica e ricerca industriale privata. Questo aspetto coniuga perfettamente gli auspici enunciati durante la premiazione dello scorso luglio 2002”

Sintesi contenente una breve descrizione dei risultati di ricerca
Le ricerche si estendono dal 1972 a tutt’oggi e la produzione scientifica si compendia in 122 pubblicazioni su giornali a circolazione internazionale e 150 comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali.
Attualmente i campi in cui è focalizzata la sua attività di ricerca sono:
1. materiali organici multifotonici in relazione alla caratterizzazione molecolare ed elettronica di cromofori a base eterociclica Questi materiali sono di grande attualità per le possibili terapie alternative delle neoplasie.
2. lo studio della degradazione di polimeri organici dovuta a danni ossidativi di considerevole interesse nella conservazione di materiali massivi industriali.
3. indagini a carattere biotecnologico relative alla produzione di statine con l’utilizzo di metodi statistici e di nuove tecnologie atte all’identificazione di co-metaboliti
4. progettazione e sviluppo di un bioreattore flow-lift, in particolare adatto alla strumentazione NMR.

Questi progetti sono sviluppati in collaborazione con:
Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano Bicocca, Università dell’Insubria, Erasmus University Rotterdam, Olanda.

e hanno ottenuto supporto da industrie ed enti dei rispettivi settori quali:
ASI ? Agenzia Spaziale Italiana
ESA ? European Space Agency
Bruker Biospin
Carlo Gavazzi Space
Recordati s.r.l.
Molecular Probes
Gruppo Sapio

Nell’ambito delle collaborazioni sviluppate tra ricerca pubblica e ricerca industriale privata recentemente e’ stato costituito fra Sapio Produzione Idrogeno ed Ossigeno S.r.l. e Università degli Studi di Milano Bicocca il Consorzio CMG – Centro Metrologico Gas con lo scopo di promuovere attività di ricerca scientifica e tecnologica e di sviluppare nuovi processi produttivi e nuove tecnologie nel campo delle miscele gassose e del loro utilizzo.