Il centro Cetus

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Il «Progetto Cetus», studiato per il censimento dei mammiferi marini sul litorale apuo-livornese, nasce nel 1997. I campi di interesse sono la ricerca, la didattica scolastica e la sensibilizzazione sulle tematiche ambientali riguardanti i cetacei attraverso visite guidate in mare.
Il successo del «Progetto Cetus» ha suggerito la creazione di un’associazione culturale e scientifica senza fini di lucro, il Centro Ce.Tu.S., che è divenuto operativo nel 2000.
L’esperienza derivante dai sei anni di gestione del «Progetto Cetus», insieme ai risultati ottenuti, ha permesso al Centro Ce.Tu.S. di proporsi come uno dei più attivi in Italia nella ricerca sui cetacei e nella didattica per le scuole.
Nel Centro coordinano le iniziative 7 biologi, 6 ingegneri elettronici e un informatico. Questi gli ambiti di attività:

DIDATTICA. Consiste nella promozione, presso le scuole medie e superiori, di progetti innovativi sull’ambiente marino (con il patrocinio di Provincia di Lucca e Comune di Viareggio). In 3 anni di attività sono state coinvolte 51 scuole e 2000 ragazzi delle province di Lucca, Pisa, Livorno.

RICERCA. Si occupa del censimento dei cetacei e dello studio del loro linguaggio. Il censimento consente di avere un’indicazione sul numero di delfini e balene stanziali e di passaggio nelle varie aree del Santuario dei cetacei. La bioacustica studia la comunicazione tra cetacei per cercare di interpretare i suoni nell’ambiente marino, una scienza ancora in parte sconosciuta. Il Centro possiede apparecchiature all’avanguardia per la registrazione dei suoni. Attualmente le ricerche hanno portato ad identificare più di 80 delfini residenti davanti alla costa di Viareggio, un numero in costante aumento per le ottime condizioni delle nostre acque. Gli studi di bioacustica hanno permesso di identificare alcuni suoni caratteristici dei tursiopi della Versilia.

ECOTURISMO. Viene effettuato su imbarcazioni a vela ed è promosso in collaborazione con l’Apt Versilia. Tutti possono partecipare, ammirando e ascoltando i delfini e le balene nel loro ambiente naturale, nel rispetto delle regole del whale-watching ed in compagnia dei biologi del Ce.Tu.S.

IL CETUS OGGI

Gli obiettivi del Centro sono oggi rivolti al «Progetto Ce.Tu.S fase II», ad un costante monitoraggio delle aree del Santuario, in particolare della Zona 3 (litorale apuo-versiliese), ed alla interpretazione del linguaggio dei delfini con un progetto in collaborazione con l’Università di Pisa ? Facoltà di Ingegneria delle Telecomunicazioni.
OBIETTIVI:
Riconoscimento fotografico di tutti i tursiopi del gruppo alfa (delfini oggetto di studio dal ’96 nella Zona 3).
Identificazione di altre specie di cetacei stanziali o in transito nella Zona 3.
Analisi dei suoni registrati ed identificazione del maggior numero di ?fischi-firma? emessi dai delfini del gruppo alfa.
Sperimentazione e messa a punto di altre strutture e apparecchiature idrofoniche.
Produzione di filmati in esterno e subacquei a scopo scientifico e didattico

Tra il 2000 ed il 2003 il Centro ha attivato collaborazioni con L’Istituto centrale di ricerca applicata in mare (Icram), la Capitaneria di porto di Viareggio e la Asl della Versilia, la facoltà di Ingegneria di Pisa ed il Centro Interuniversitario di Biologia Marina (Cibm) di Livorno.


Dal 2003 il Ce.Tu.S. ha attivato anche collaborazioni con l’Acquario di Genova (per un progetto di comparazione dei suoni emessi dai tursiopi in cattività e in natura), il Centro Studi Cetacei di Firenze (per il recupero dei cetacei spiaggiati) ed il Centro di Scienze Naturali (Csn) di Prato.

SOS CETACEI

Nel 2003 il Comune di Viareggio, primo Comune in Italia, ha donato al Ce.Tu.S. una barella ed una vasca per il trasporto dei cetacei in difficoltà.
Attraverso tale struttura il Ce.Tu.S. collaborerà con l’Acquario di Genova ed altre associazioni di ricerca e recupero per la salvaguardia di delfini e balene nel Santuario.
La barella rappresenta un progetto innovativo nel campo del recupero di animali ancora vivi: è composta da due teli che possono essere uniti in modo da poter accogliere delfini per un massimo di 3 metri di lunghezza e 200 kg di peso. La vasca di trasporto in PVC è sostenuta da una intelaiatura componibile in alluminio ed accoglie al suo interno la barella con la quale viene soccorso il delfino. L’intera struttura può essere montata su un veicolo e trasferita in una vasca presso un centro abilitato alla cura del cetaceo. Il Ce.Tu.S. è il primo centro in Italia ad essersi dotato di un sistema di salvataggio di questo tipo (che si trova ? pronto all’uso ? presso la Capitaneria di Porto).